RECENSIONE DJI Spark Selfie Drone

Lo avevate visto nell’anteprima fatta a Roma qualche settimana fa alla quale vi rimando per le informazioni più tecniche. Ora l’ho comprato, l’ho usato ed ecco la recensione completa del primo selfie drone di DJI.

COSA MI E’ PIACIUTO:

Dimensioni e peso. Vista la modalità di guida autonoma (il ritorno alla base) anche lui, pur pesando 300 grammi, deve sottostare alla normativa ENAC. Ma da portare in giro o da far volare in ambienti chiusi il peso piuma è un plus non da poco. Inoltre essendo piccolo e leggero fa meno paura alle persone nell’intorno. E poi se cade….cadono 300 grammi che, in testa, fanno mooolto meno male del Mavic!

La qualità del video. Ok, non è paragonabile a Mavic o Phantom4, ma è comunque molto buona e la stabilizzazione ottima pur essendo meccanica a 2 assi (elettronica per il terzo).

Minivideo di 10 secondi automatici preimpostati. Attivabili dallo smartphone ha 4 modalità preimpostate per fare video d’effetto anche senza essere capaci di comandarlo.

Tracciamento e inseguimento. Ben funzionanti!

Partenza ed atterraggio dalla mano. Comodissima funzione quando siamo in presenza di terreni sui quali è impossibile appoggiarlo.

 

 

COSA NON MI E’ PIACIUTO:

Sensibilità al vento. Il Mavic è tutta un’altra cosa! Sarà per il peso, sarà per la stabilizzazione inferiore ma questo Spark è davvero molto sensibile anche a venti leggeri. Il che rende difficili riprese di fino, in esterna, quando bisogna essere precisi. Con vento modesto bisogna guidarlo in modalità sport per riuscire a contrastarlo.

Funzionalità selfie. Funzionano una volta su 10. Peccato perchè i comandi gestuali per farsi una foto al volo con gli amici senza doverlo collegare allo smartphone potevano avere un senso. Ma, per come funzionano ora, non ne hanno.

Portata ed autonomia. Utilizzando la classica tecnologia WiFi e non la proprietaria (presente su Phantom e Mavic) la portata del segnale è limitata a circa 50 metri se si usa l’app e 70 se si usa il comando dedicato. La batteria dura circa 12/15 minuti di volo e registrazione e la ricarica completa dal drone impiega circa 2 ore (con cavo micro USB standard). Per gli ambiti di utilizzo dello Spark entrambe queste criticità non sono poi importanti. Con un paio di batterie e il caricabatterie rapido (presente nella versione da 799 euro, io ho la base da 599) si supera l’ansia da autonomia.

CONCLUSIONI:

Fortunatamente io l’ho preso da GearBest risparmiando almeno 150 euro (verisone cinese). Perfettamente registrabile sulla piattaforma DJI e compatibile con l’estensione della garanzia anche ai danni accidentali (che ho sottoscritto) per 69 euro. Lo terrò, per i miei esperienziali o per video particolari (quindi ne monitorerò gli upgrade). Lo ritengo utile ed è un investimento più limitato rispetto al Mavic che, su tutto, rimane decisamente più a fuoco per uso pro o semiPro e come rapporto prestazioni/compattezza.

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Voto finale:

7