Vi ricordate il “vecchio” Ideos? Non si parla di tantissimi anni fa, era infatti la fine del 2010 quando divenne icona perchè fu il primo smartphone Android a costare solo 99 euro e ad andare così bene. Huawei doveva rompere il mercato infatti, fino ad allora, aveva costruito principalmente telefoni per altri brand (anche Ideos aveva marchio Vodafone e Google).
Oggi, aprile 2016, non solo sono incredibilmente lievitate dimensioni e prezzi ma Huawei, ormai sdoganata, associa il proprio brand, ora ben stampato sulla scocca del telefono, a un mostro sacro della fotografia: Leica. Insomma, basta timori reverenziali per un marchio cresciuto incredibilmente in soli 5 anni che vuole conquistare la vetta della classifica delle vendite. Ci riuscirà con P9? O rivivremo la storia del P8 che, a conti fatti, ha venduto poco lasciando fare i numeri al piccolo P8 lite? Che sia quella la dimensione di Huawei (i medi di gamma)? Scopriamo nella recensione se questo P9 ha davvero i numeri da TOP.
Confezione e contenuto
Noi abbiamo una scatola giornalisti con uno scomparto vuoto. Ma cuffie auricolari di buona fattura, caricabatterie rapido e cavo USB - Type C ci sono.
Materiali design e touch-and-feel
Molto bello al tatto, costruito bene, in metallo con bordo stondato ai bordi. La sensazione è di un prodotto premium.
Display
E' un 5,2" FHD tecnologia TFT. Bello ma non bellissimo. Pecca nei neri che, se non guardati perpendicolarmente, tendono al grigino. Ok luminosità, sensore e oleofobicità.
Processore e memoria
Huawei i processori se li costruisce in casa e sul P9 monta un Kirin 955 octacore con 4 core a 2,5 ghz e 4 a 1.8. Un mostro praticamente. Chiudono il cerchio 3 gb di ram e 32 gb espandibili con micro sd. Non manca un microprocessore inserito nel soc dedicato alla fotocamera.
Batteria
3000mAh un telefono che scalda se si usa la fotocamera o la videocamera. Per il resto qualche intiepidimento in uso 4g stress in movimento ma nulla di grave. La batteria ha tante opzioni di gestione e risparmio, forse troppe. Alla fine arriva più o meno a cena.
Software ed ecosistema
La EMUI copre Marshmallow qui presente in versione 6.0. Ecosistema classico Android più i temi e qualche altra app specifica Huawei. Bene gli aiuti ad una mano e le gesture attuabili con strisciamenti sul sensore di impronte digitali. Belle e finalmente puntuali su un Huawei nuovo le notifiche che prevedono anche badge e icona contatto al posto dell'icona app.
Reparto telefonico
Nulla da dire. Buona ricezione, buono audio in capsula, buono in vivavoce. Bello e veloce nella ricerca il dialer. Anche la ricerca rapida è facilitata da uno swipe verso il basso.
Foto e video
Riassumendo foto molto bene, video meno bene. Gli scatti in bianco e nero sono fantastici, quelli a colori molto buoni. Veloce ma non fulminea la messa a fuoco. Tanti controlli manuali. I video, invece, sono sotto le aspettative anche se stabilizzazione e audio sono buoni. Così com'è buona, molto, la riproduzione musicale.
App e gaming
Le applicazioni girano molto bene, telefono sempre fluido, senza impuntamenti. Bel feed della vibrazione sulla classica (per Huawei) tastiera Swipe. Real Racing è veloce, si avvia in 20 secondi e gira fluido e reattivo.
Giudizio finale
Quest'anno Huawei ha alzato l'asticella del prezzo. 599 euro per questo P9 e 749 euro per il plus che arriverà a maggio con un 5,5", press touch, 4/64gb di memoria. Meglio l'uovo oggi o la gallina domani? Su tutto un telefono che convince, gira bene già da subito, senza criticità con una, o meglio, due fotocamere davvero buone. In bianco e nero gli scatti sono fantastici. Proverò il G5 e poi maxicomparativa tra cameraphone. Criticità? Un display non al top e un'autonomia nella media 2015. Ma mi è piaciuto. Leica ha fatto bene a Huawei!
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