Ho avuto la fortuna di visitare in anteprima il primo flagship store Apple di Milano. Un trionfo di pietra (beola grigia), acqua e vetro per un’idea di piazza esterna riportata anche dentro lo store. Una sorta di piazza ipogea che si climatizza con le ultime tecnologie, un’architettura curata nei minimi dettagli. Ed è proprio la cura maniacale dei dettagli che mi ha impressionato.
Progettato dallo studio FOSTER ci è stato illustrato da Stefan Behling (Head of Studio) che ci ha spiegato come la sfida era quella di dare continuità alla piazza, non stravolgerla e mettere meno barriere possibili tra esterno e interno. Ecco il perchè del vetro.
La pietra utilizzata è tipicamente italiana e mi hanno colpito i dettagli: i gradini della scala completamente a sbalzo, la mancanza di griglie per l’aerazione sostituite da una gola perimetrale al pavimento. Anche le fessure in vetro che fanno da alzata ai gradoni della piazza concorrono a mettere in comunicazione il fuori con il dentro. E il fatto di avere piante anche all’interno del negozio rafforza il concetto.
Molto bella e socializzante la scalinata che dal livello zero della piazza porta, con gradoni sui quali ci si può sedere, chiacchierare, riposare, porta all’ingresso secondario.
Uno store più multimediale degli altri grazie ad un grande ledwall e a tanti schermi ma che ricalca la filosofia Apple. Tanti workshop, il genius bar “diffuso” e, come di consueto, tutti i prodotti da provare.
Insomma, davvero un bel progetto che riqualifica una piazza che fino a poco tempo fa altro non era che un parcheggio. Mi sarebbe piaciuto firmare il progetto….anche se lo studio Foster forse non ha fatto i conti con i maleducati che già oggi si sono tolti le scarpe e hanno fatto una passeggiata dentro le fontane!