E davanti ad una delle mietitrebbia più grandi di Italia, forse la più grande, vi racconto come l’agricoltura stia cambiando, diventando 2.0 grazie alla tecnologia.
Grazie a FieldView, abbiamo provato un piccolo gadget in grado di rendere smart la grande mietitrebbia: è un piccolo apparecchio che si collega alla presa diagnostica, comunicando via bluetooth con un iPad, e ci permette di regolare qualsiasi settaggio della trebbia e di migliorare la nostra produzione.
Questo apparecchio può essere installato su quasi tutte le macchine adatte a questo tipo di lavorazioni, praticamente tutte le nuove macchine sono predisposte per il supporto a questo tipo di strumenti.
La trebbia raccoglie le piante dal lato anteriore e getta dal lato posteriore lo stelo o ciò che non serve della pianta. Ha diversi sensori, come il sensore di umidità o un elevatore che riesce a fornirci la misura della quantità di granella che entra nella macchina e la converte in chilogrammi per ogni ettaro di terreno.
Durante la lavorazione, tutti i sensori della macchina registrano i dati in tempo reale e li inviano al nostro iPad: umidità, produzione, superficie, velocità, quanto tempo manca per il completamento ecc, cosi da poter gestire al meglio ogni appezzamento di terreno.
Tutto ciò che viene inviato al nostro iPad, può essere anche monitorato in remoto. Sempre da smartphone possiamo accedere ad una mappa di produzione che ci evidenzia ogni parte lavorata e ci dà informazioni su: produttività, umidità e quant’altro. Utilissimo per capire come migliorare la produttività di ogni metro quadro, suggerimenti che arrivano direttamente dall’applicazione stessa, grazie ad un’analisi profonda del terreno che tiene conto anche della storicita dei dati.
È una tecnologia ormai presente da cinque anni, installata in circa il 30% delle macchine. Una percentuale che merita di crescere non solo per un discorso economico, perchè si tratta anche di un risparmio e, quindi, un guadagno tangibile, ma anche per un discorso di sostenibilità ambientale.