Questo Suunto 7 è un ibrido tra smartwatch e sportwatch, ha infatti WearOS come sistema operativo.
Costruito molto bene anche se è un po’ grande, 50 mm il diametro ma con una cassa in resina e un vetro Gorilla Glass 6 per il display. Il display è molto bello ed è un AMOLED con AOD, ha dei pulsanti fisici che permettono di navigare nei menu (non sempre permettono di muoversi in libertà, il touch ogni tanto è necessario) e un sensore di battito cardiaco sul fondo che non ho trovato puntualissimo e ho qualche dubbio a riguardo.
E’ impermeabile, ha il barometro, la bussola e il chip NFC per i pagamenti.
In confezione troviamo il cavo USB magnetico per la ricarica, in confezione ho trovato anche una bussola e un paio di cuffie true wireless ma non è chiaro, sul sito, se è la confezione standard o le hanno mandate a me.
Come va il software? E’ il solito Android Wear con la sue gestione degli swipe per muoversi e la sua gestione delle notifiche che vanno settate per non essere inondati da ogni applicazione notificante.
Si può rispondere ai messaggi con messaggi vocali o risposte veloci, si possono ascoltare i vocali e si possono vedere le immagini che riceviamo. Presente anche l’assistente Google.
La parte sport è gestita dal software di Suunto e monitora praticamente tutto, un elenco di ben 70 sport.
Ogni sport ha la sua specificità per quanto riguarda i dati da monitorare, possiamo scegliere se lasciare acceso o spento il display per avere o meno i dati in tempo reale del nostro allenamento. Il monitoraggio dei passi è veramente molto preciso.
Purtroppo tutti i dati dei passi, battito, calorie, vengono visualizzati su Fit e non su quella Suunto, quindi c’è un po’ una duplicazione di dati.
Per quanto riguarda i consumi, con il GPS consuma circa il 10% l’ora, tranne per la camminata all’aperto che consuma circa il 15%. Se non usate il GPS, il consumo è del 55% al giorno circa, quindi non riuscirete a fare i due giorni.
Purtroppo manca il riconoscimento automatico dell’attività, dobbiamo settarla noi manualmente.
Il GPS traccia con molta precisione i nostri percorsi e si aggancia abbastanza velocemente, il battito cardiaco è invece molto impreciso e, ponendosi come sportwatch, non ci siamo.
Comoda invece la funzione che, tramite le mappe, segnala le zone in cui generalmente gli altri utenti vanno a fare attività.
Tantissime le watchfaces ma WearOS non lo amo, è un po’ macchinoso e, se cambiate smartphone spesso, vi costringe ogni volta a formattarlo e perdere ogni dato al suo interno.
Molto bello il display, si vede bene alla luce del sole e ha una densità di ben 524 ppi, il movimento del polso per attivarlo viene poi riconosciuto praticamente sempre.
Gli manca una cosa: l’altoparlante per la chiamata.
Insomma, va abbastanza bene e quell’abbastanza mi fa fare un ragionamento: 479 euro sono tanti. Per chi vuole uno smartwatch con WearOS, ce ne sono tanti e anche più belli o più economici. Per chi vuole uno sportwatch, ci sono dei limiti in termini di autonomia.
Prova a fare entrambe le cose ma non le fa bene come dovrebbe: bello ma con un ma.