Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, potrebbe aver sfruttato un incontro privato con Donald Trump per mettere in cattiva luce Tik Tok e spingere il governo ad attaccare l’azienda cinese puntando il dito sulla trasparenza e la sicurezza dei dati.
Un documento recentemente venuto alla luce, mostra come sia solo dopo l’incontro con il CEO dell’azienda di Menlo Park che il governo ha iniziato a mostrare le prime preoccupazioni riguardanti Tik Tok.
Un portavoce del senatore Josh Hawley ha lasciato intendere come le accuse rivolte a Tik Tok hanno lo scopo di distogliere l’attenzione da Facebook e per convincere i legislatori ad eliminare un rivale.
Tik Tok ha puntato il dito contro Facebook affermando che sta usando la politica per eliminare un rivale utilizzando il patriottismo per far emergere l’ennesima app “copione”.
Sembra che la vicenda sia destinata ancora di più ad infiammarsi, nel frattempo non ci resta che attendere la prossima risposta da parte delle parti interessate o del governo statunitense.