Anche l’ultimo baluardo del mio ufficio è caduto! Dopo aver ragionato a lungo sul farlo o meno e messo sulla bilancia Pro e Contro, ho installato la serratura smart Nuki Combo 2.0, un apparecchietto sostanzialmente “stupido”, ma infinitamente comodo!
In confezione troviamo le istruzioni, molto chiare, che indicano come primo step di scaricare l’applicazione per smartphone che vi chiede immediatamente di misurare quanto sporge la serratura e quando da essa sporge la chiave. Queste sono operazioni da svolgere anche prima dell’acquisto di Nuki, per evitre problemi di compatibilità. Sul sito ufficiale ci sono tutte le specifiche.
L’installazione è molto semplice, una volta aperta la confezione montiamo la mostrina che va fissata al cilindro della serratura tramite i tre prigionieri e su di essa aggiungiamo il Nuki che si inserisce ad incastro. Il resto della configurazione avviene da smartphone tramite l’applicazione. Va configurato il bridge al quale collegare il WiFi e che comunica con il Nuki e creato un account amministratore che permette di collegare apparati esterni compatibili come ad esempio il sensore di impronte digitali di e-key Uno che vi ho mostrato in video.
Dopo circa 15 giorni di utilizzo non riesco a farne a meno, non ho riscontrato alcun tipo di problema, sempre affidabile e nessuna incertezza. Io l’ho utilizzato con anche l’accessorio per il riconoscimento dell’impronta digital ekey Uno che devo dire essere un ottimo strumento di backup nel caso in cui dimentichiamo lo smartphone o lo perdiamo. Il sensore e-key Uno non memorizza l’impronta, ma va a cercare le singolarità nel dito e le trasforma, tramite un algoritmo, in codice binario e memorizza semplicemente quello. In ogni caso, semmai qualcuno dovesse rubare l’apparecchietto non riuscirebbe a ricostruire l’impronta digitale, perchè sono presenti solo le singolarità. La durata batteria del sensore di impronte digitali è di 6 mesi.
La serratura Nuki ha al suo interno delle pile stilo alcaline che riescono a garantire una durata di 6 mesi. Possibile, inoltre acquistare un pacco batterie ricaricabile che consente una durata fino a 1 anno. Dall’interno, per risparmiare batteria, è possibile chiudere la serratura semplicemente girandola. Una volta scaricate le batterie sono “cavoli” per evitare problemi bisognerebbe avere un cilindro della serratura abbastaza lungo da inserire due chiavi. Per evitare il problema basta comunque verificare di tanto in tanto l’autonomia residua delle pile.
Dotata di un led circolare che si illumina completamente quando la porta è chiusa e lascia un pezzettino non illuminato quando questa è aperta. Quando lasciamo la porta non chiusa a chiave, ma comunque aperta questo led inizia a lampeggiare per indicarci di non aver chiuso a chiave.
Tramite l’applicazione è aggiungere accessori, impostare una chiusura automatica che avviene in base a quando chiudiamo la porta e dopo un tempo selezionabile da noi. Possibile controllare la batteria residua così da non rischiare di scaricarle. Presente la funziona Nuki Web, attivabile dall’applicazione, che consente di aprire la serratura da qualsiasi browser web semplicemente effettuando login. Veramente molto molto smart, tantissime funzioni e possibilità di integrarsi tramite le API con altre applicazioni come ad esempio AirBNB. La Nuki si integramo con Homekit e gli IFTT.
Ci sono dei contro? Dal punto di vista della sicurezza, ho chiesto a molte persone oltre che ad un fabbro, non cambia nulla perchè quello che conta è proprio il cilindro. Lo svantaggio è la possibilità, una volta che qualcuno è entrato attraverso un altro ingresso, di uscire dalla porta semplicemente girando il cilindro. Piccola critica sulla qualità costruttiva, poteva essere costruito leggermente meglio il cilindretto interno che permette la chiusura e l’apertura manuale.
Costa 299 euro in versione 2.0 dotata di bridge e serratura. Il sensore ekey Uno costa 250 euro, comodo ma non sostanziale.
Spero di non pentirmene, ma per adesso sono super soddisfatto d questo Nuki.
