Grazie a Renault ho avuto la grande opportunità di assistere al Gran Premio di Formula 1 di Monza dai box di ALPINE F1 Team. E ho anche avuto la possibilità di intervistare FERNANDO ALONSO, che ha 2 droni e ho scoperto che ha regalato alla mamma a natale iil robot aspiirapolvere, ESTEBAN OCON al quale piaceva la mia telecamera e che ama il SIM Racing ma anche STEFANO BRIVIO che ci ha confessato di aver scavalcato la rete di Monza da giovane per assistere al gran premio e MARCIN BUDKOWSKI che ci ha dato la sua visione da ingegnere.
Intervista a Fernando Alonso, Esteban Ocon, Marcin Budkowski e Davide Brivio
Parliamo di tecnologia: quando esce un nuovo gadget, un nuovo smartphone o qualsiasi cosa di tecnologico hai la fretta di andarlo a provare o ti interessa poco?
Alonso: Mi piace molto seguire la tecnologia, non corro a comprarla con una fretta esagerata ma sì, mi piace e aggiorno sempre lo smartphone, ho due droni ed anche un robot aspiravolvere regalato a mia madre e molto apprezzato!
Ocon: Sì, mi piace la tecnologia, sono cresciuto con Playstation ed Xbox e mi piace molto anche il mondo Marvel. Ho un drone ed in generale non ho sempre le ultime novità ma quelle che mi piacciono sì.
Brivio: Sono stato abbastanza malato di tecnologia, telefonini, device, computer. Ho anche programmato in passato e cambiavo spesso i miei dispositivi anche solo per il piacere di impararne altri con sistemi operativi diversi. Oggi mi diverto a cercare di scoprire tutte le nuove funzioni ed impostazioni ogni volta che capita di provare una vettura.
Marcin: io sono un “late adopter” nel senso che non sono mai il primo a compare qualcosa ma non sono neanche l’ultimo. Non leggo sempre i giornali, le news, sulla tecnologia ma nemmeno sulle auto in realtà. Mi concentro sul motorsport.
Qual è l’innovazione tecnologica arrivata sulla vettura di F1 che più ti ha colpito negli ultimi vent’anni?
Alonso: Sicuramente il motore ibrido, ha rappresentato uno step in efficienza che forse era persino impensabile quando ho iniziato. C’erano già motori molto potenti che consumavano tanto da obbliggarci a fermarci per molti pit-stop, adesso consumando meno possiamo correre di più. Adesso a parità di potenza, se non di più, usiamo un terzo della benzina che usavamo prima.
Dall’anno prossimo probabilmente cambieranno i regolamenti sull’aerodinamica per facilitare i sorpassi, cosa ne pensi?
Alonso: Mi aspetto una F1 più competitiva, più equa, ad oggi possono vincere solo due team, che sono Red Bull e Mercedes e come sport questa non è una cosa bella, con le nuove regole invece le macchine dovrebbero riuscire ad avvicinarsi di più in modo appunto da facilitare il sorpasso.
Ocon in Ungheria hai vinto grazie a talento, auto, lavoro di squadra.. Niki Lauda però una volta disse che “la cosa più importante per capire come va una macchina è il culo”, cosa pensi al riguardo?
Ocon: La tecnologia è importante, il team anche, ma a volte è il feeling del pilota che permette di scovare i problemi, di capire cosa va e cosa non va quindi sì, è vero.
Renault è in F1 come fornitore di motori dal 1977 in maniera praticamente ininterrotta, quanto è importante un background tecnologico?
Marcin: Ci sono due cose importanti in F1, la cultura ed il background tecnologico, la cultura perché essendo appunto in F1 da 40 anni in interrottamente c’è ormai una vera cultura in Renault sul motorsport, importante perchè così capita che ci siano ingegneri che passando fra il team di F1 e la casa madre e viceversa permettano di aumentare il know-how, fornendo le esperienze. Anche sul background tecnologico c’è tanto know-how ed è importante, la nuova tecnologia del motore ibrido ad esempio c’è dal 2014 e anche se non ci sono tutti gli stessi ingegneri da quell’anno si tratta comunque di esperienze che il team mantiene vive e si sfruttano anche se i regolamenti cambiano.
Quali sono le macro differenze fra F1 e Moto GP?
Brivio: Ci sono grosse similitudini, come l’aspetto umano di team, quello del pilota che è un’atleta ed ha anche la sua forma fisica, i suoi allenamenti e le sue condizioni generali a cui pensare ma ci sono anche grandi differenze come la grandezza del team e dell’organizzazione generale. Compiti che in MotoGP magari ha una persona qui sono divisi fra 3, 4, 5 persone.
Pensi che sia più importante per ottenere risultati in F1 la ricerca dei materiali, della meccanica, dell’aerodinamica e di tutto ciò che è fisico o la ricerca sul software di gestione della vettura, della coppia e di tutti gli altri parametri?
Marcin: andiamo per ordine, al primo posto viene l’aerodinamica, parliamo di vetture che vanno ad altissime velocità, dotate di ali e appendici studiate per questo. Al secondo c’è il motore, con la sua più o meno potenza e più o meno efficienza. Al terzo le gomme, anche se sono fornite da un fornitore unico e non lavoriamo su questo c’è comunque da capire come farle rendere al meglio sulla nostra macchina, e questo può fare la diffrenza. Ovviamente importantissimo è anche il pilota, che si trova già tutto il “pacchetto” ma può fare la differenza con le sue performance. Per il software è diverso, il software non ti fa andare più veloce come il motore ma averlo per sviluppare ad esempio le simulazioni di aerodinamica o per svolgere dei compiti ripetitivi permette all’ingegnere di fare altro, di studiare altri modi per migliorare le performance.
Mi hanno fatto vedere il volante, ed illustrato l’infinità di comandi e pulsanti che dovete utilizzare in gara. Come riuscite a concentrarvi su tutti quei pulsanti mentre andate a quelle velocità?
Alonso: Sì i comandi sono tanti e soprattutto quando si arriva da altre categorie dove non c’è tutta questa tecnologia lo shock riguarda anche questo, non solo la maggiore velocità. Con il tempo, l’esperienza e l’aiuto del simulatore si innescano gli automatismi e le dita iniziano ad andare da sole senza più bisogna di pensare a quale comando andare a premere per cambiare la ripartizione della frenata se le gomme dietro iniziano a deteriorarsi e a bloccarsi o se si vuole aumentare il sottosterzo