L’avevamo già vista in anteprima a Milano ma adesso, dopo averla guidata, posso confermare le prime impressioni: KIA si è evoluta e con questa EV6 dimostra di poter dire la sua nel mondo dell’elettrico! Tanta potenza, ottima reattività, design, materiali e tecnologia, scopriamola con un test drive un po’ diverso dal solito.
Design e Tecnologia
Frontalmente si presenta subito super aggressiva, i fari sono a matrice di LED, gli indicatori di direzione dinamici e i radar degli ADAS, che permettono la guida autonoma di livello 2 sono ben integrati e nascosti nella calandra.
In taglio laterale svela il suo essere crossover, quasi SUV ma rimanendo molto filante e “cattiva”, si notano i cerchi nel mio caso da 20″ ma che possono arrivare a 21″.
Il posteriore è molto interessante perché presenta la fanaleria pensata per essere un elemento di design sia da accesa ma soprattutto anche da spenta con questo unico fanale orizzontale che percorre tutto il baule. Baule che si apre tramite un meccanismo elettroattuato ed ha una capienza di 490 litri, che diventano 1300 con i sedili abbattuti.
Dalla chiave si può utilizzare la funzione di parcheggio automatico per far entrare e uscire la vettura in autonomia, magari da parcheggi particolarmente stretti.
Una volta entrati troviamo subito tanta tecnologia grazie ai due schermi di infotainment e cruscotto, una bella illuminazione effetto lounge e anche una grande attenzione dei materiali: sia i tessuti dei sedili, che del rivestimento del cruscotto sono dichiarati da Kia come ecosostenibili.
Il passo è di 2,90 metri, e come tutte le vetture basate su piattaforme nate per l’elettrico e non adattate, lo spazio è tantissimo. Dietro c’è veramente tanto spazio per le gambe, qualsiasi sia l’altezza degli occupanti anteriori. Anche dietro sono presenti prese USB, bocchette dell’aria e riscaldamento dei sedili.
La batteria è da 77kWh e carica in corrente continua fino a ben 350kW, che significa caricare 100km in 5 minuti e dal 10 all’80% in 18 minuti. In corrente alternata si arriva a 11kW. La particolarità è che lei può anche donare corrente attraverso la presa combo, fino a 3,6kW.
Test Drive
Tre versioni per quanto riguarda la potenza: 168kW a trazione posteriore, 239 con quella integrale e la performance da ben 430kW e 740Nm di coppia.
Io ho guidato sia la 239kW con 605Nm di coppia e un’accelerazione da 0 a 100 in soli 5.4 secondi (ti attacca al sedile) che la 168kW che ha 350Nm di coppia e completa lo 0-100 in 7.5 secondi quindi comunque parecchio reattiva.
In città ho avuto modo di apprezzare sia l’accelerazione, molto buona su entrambe le versioni, che la reattività al volante oltre che un passaggio da frenata rigenerativa a frenata meccanica davvero fluido. Comodossimo il fatto che la vettura non appena venga attivato un indicatore di direzione ci mostri sul cruscotto la visuale della telecamera posta sotto allo specchietto dello stesso lato, in modo da eliminare l’angolo cieco.
È presente anche una sorta di guida one-pedal che permette di impostare la frenata rigenerativa al massimo imprimendo una gran forza di freno motore, utile per scendere magari da strade in montagna senza stressare i freni e ricaricando la batteria.
Gli ADAS ci sono tutti, come dicevamo prima permettono la guida autonoma di livello 2 e troviamo un lane assist evoluto, che oltre a non farci oltrepassare la linea bianca ci mantiene proprio al centro della corsia insieme ad un cruise control adattivo veramente fluido sia nelle frenate fino a 0km/h che nelle ripartenze.
Il consumo nei pochi chilometri percorsi in città è stato di 16.7kWh/100km e quello totale, dopo 109km di misto è arrivato a 19.2kWh/100km. La versione a 4 ruote motrici e 239kW invece consuma circa il 10% in più.
L’autonomia quindi in autostrada è di 350km, sul misto sale attorno ai 400km ed in città arriva ai 506km per la 4 ruote motrici e 528 per la 2 ruote motrici.
Il prezzo è di 49.500€ per la versione standard con 168kW, 53.000€ la 4 ruote motrici 239kW, 61.000€ la stessa versione ma in allestimento GT-line mentre la GT con 430kW costa 69.500€.