Prestazioni, compattezza, affidabilità. Da sempre l’Air è il MacBook per tutti, quello capace di soddisfare chiunque non abbia particolari esigenze professionali e a volte anche questi ultimi! Air 2022 porta con sé diverse novità di design e non solo.. perché arriva la seconda generazione di processori Apple.
Iniziamo da ciò che si vede: nuovo design, nuovo trackpad e nuova tastiera. Il design è sempre soggettivo ma ciò che è oggettivo è che si perde una caratteristica ormai peculiare degli Air: la rastrematura. Adesso lo spessore è costante per tutta la larghezza e questo gli dà un aspetto forse un po’ più tozzo ma sicuramente più simmetrico. In termini numerici siamo a 1,13 centimetri, più della parte più sottile del vecchio Air ma meno di quella più spessa e qualcosa è stato perso in termini di peso, adesso siamo a 1,24 chilogrammi.
Tastiera e trackpad sono stati rinnovati e con entrambi in effetti ho avvertito miglioramenti, la prima ha un feedback che la rende davvero piacevole da usare ed il secondo funziona sempre benissimo come prima, ma è di circa un 20% più grande.
La dotazione di porte si è ampliata perché adesso oltre alle due USB-C 4/3.1, che sono anche Thunderbolt 3, ed al jack audio da 3,5mm, assistiamo ad un grande ritorno: la tanto amata porta MagSafe a sgancio rapido magnetico per la ricarica!
Apple ha insistito tanto poi sui nuovi altoparlanti, che ora sono 4, ma io a dire il vero non sono riuscito a trovare differenze con i già ottimi speaker del precedente modello.
Passiamo al display, Apple lo chiama Liquid Retina ed è un IPS da 13.6″ con una risoluzione di 2560×1664, 224 pixel per pollice, tecnologia True Tone e 500 nits di luminosità massima. Aldilà della scheda tecnica ciò che si avverte sono i 100 nits di luminosità massima in più, ma solo quando si lavora all’aperto. Per il resto è il solito ottimo Retina di Apple che adesso si amplia di 0.3″ per via della riduzione delle cornici e a proposito, il notch o “tacca” si trova in mezzo a quella che su Mac OS è sempre la zona occupata dalla barra dei menù, quindi non dà mai fastidio e non toglie spazio ad altro, nemmeno visualizzando contenuti video a schermo intero perché il formato del display non è 16:9 ma è più quadrato e le bande nere sopra e sotto ci sarebbero comunque.
Con il “nuovo” Pro 13 dotato di processore M2 ci sono state polemiche riguardo alle temperature quindi com’è qui la situazione? Come prevedibile la maggiore potenza di questa CPU in un computer fanless qualche grado in più lo sviluppa ma parliamo di giusto un paio di gradi nella parte inferiore proprio sotto la CPU, nulla di veramente problematico.
Le prestazioni rispetto all’Air con M1 sono migliorate di circa il 20% e questo significa render un po’ più veloci o montaggio in 4K 60FPS estremamente fluido, non che prima non lo fosse ma qualche micro-lag ogni tanto si vedeva, adesso proprio zero.
La domanda quindi è: MacBook Air con M1 o MacBook Air con M2? Dipende, per un uso generalista che non richieda una potenza computazionale estrema io continuo a consigliare l’M1 con i suoi 300 euro in meno. Se come me invece avete bisogno di tanta potenza perché ad esempio montate ogni giorno file 4K allora sì, questo nuovo M2 che parte da 1.529 euro sarà una scelta sensata!