Design, materiali, tecnologia, insomma questa Polestar 2 è una vettura 100% elettrica dal feeling premium. L’avevamo già conosciuta ma adesso abbiamo avuto modo di provarla in versione a motore singolo e batteria più capiente e siamo pronti a raccontarvela con tutti i suoi PRO e anche i suoi CONTRO!
Design e Interni
Il design è filante ma anche muscoloso e lascia chiaramente intendere le origini comuni con Volvo, parentela che ritroviamo anche nei fari, che sono a LED e presentano la tipica firma luminosa del brand svedese definita “a martello di Thor”. Da notare come sotto al cofano troviamo un pratico pozzetto per lo stivaggio di oggetti da 41 litri di capienza.
Il nostro esemplare aveva pneumatici 245/45 montati su cerchi da 19″ e, sempre per rimanere sulla vista laterale, spiccano gli specchietti privi di cornice. Bellissimi.
Il baule ha 405 litri di capienza e sono molto ben sfruttabili, a sedili abbattuti diventano 1.095 e c’è anche l’apertura centrale per far passare solo gli sci senza abbattere i sedili.
Gli interni sono curati, finiture e assemblaggi sono da fascia premium così come i materiali, tutti ecosostenibili. Si respira aria premium ma si respira anche tecnologia e modernità. Il cruscotto è digitale e può mostrare al guidatore la mappa a tutto schermo con i dati di navigazione in sovraimpressione. L’infotainment ha poi un grande display centrale basato su Android Automotive, con grande possibilità di personalizzazione e di scaricare le app sullo store. C’è la compatibilità con Apple CarPlay.
Gli spazi non sono male per una vettura lunga 4,61 metri, dietro anche un occupante alto 1.90 metri trova posto per le gambe e per la testa. Se poi anche davanti c’è qualcuno di molto alto allora bisogna trovare qualche compromesso ma ci si sta comunque.
Test Drive
Le versioni disponibili di Polestar 2, parlando di motorizzazioni sono diverse: ne troviamo due con un singolo motore elettrico da 170kW di potenza e 330Nm di coppia che si distinguono per la batteria da 67 o 75 kWh (oggetto della nostra prova) e la terza ha il doppio motore elettrico per 300 kW totali e 660 Nm (350kw e 680Nm con performance pack) con batteria da 75kWh.
La ricarica avviene sotto corrente alternata AC a 11kW oppure corrente continua DC a 135kW per la batteria piccola e 150kW per la più capiente da 75kWh.
La dinamica di guida è molto sincera, non si tratta di una vettura sportiva, non nella versione a motore singolo, e non ha un’accelerazione da attaccare al sedile ma le prestazioni sono comunque molto buone, l’assetto è rigido, in alcuni casi, come sui giunti autostradali, anche troppo e si hanno delle reazioni un filo secche ma nonostante le gomme invernali non abbiamo notato problemi di sottosterzo. Telaio, freni e sterzo lavorano bene e la frenata rigenerativa è settabile su più livelli fino ad avere una vera guida one-pedal.
Una nota speciale la merita l’insonorizzazione, sempre altissima a qualsiasi velocità e in ogni condizione.
In città o anche a 110 km/h costanti si consumano 17 o 18 kWh/100km e questo significa poter fare tra i 420 e i 450 chilometri. Al limite autostradale, quindi 130 km/h si consumano 21 kWh/100km e l’autonomia si riduce a 340 chilometri. I dati si riferiscono alla versione con batteria da 75 kWh.
I prezzi di Polestar 2 partono da 50.900 euro per la versione a singolo motore, batteria da 67 kWh e dotazioni di serie e arrivano a 71.400 euro con la dual motor in versione Performance. La nostra, quella a motore singolo ma con batteria da 75 kWh costa 61.900 euro ed è sicuramente la più equilibrata.
Terminiamo, come di consueto, con i PRO e CONTRO, per i primi mettiamo:
- Comfort e guida one pedal. Come già detto l’insonorizzazione è top e la guida one pedal è davvero comoda. Si potrebbe anche eliminare attivando una funzione che sotto gli 8 km/h lascia avanzare la macchina ma noi la preferiamo fino a 0 km/h.
- Design, materiali e dettagli. C’è cura e ricercatezza.
- Rete di assistenza Volvo. Una certezza per un nuovo brand.
CONTRO:
- Bug del sistema infotainment Android. Si vedono ogni tanto, ma nulla che non si possa risolvere riavviandolo.
- No Android Auto e si Apple CarPlay ma solo cablato.
- Taratura del lane centering.
- Sospensioni a volte un po’ secche su buche e avvallamenti.