È uno dei sistemi infotainment più evoluti e completi che ci siano, lo sappiamo, ma sulle Tesla manca sempre una cosa, anzi due: Apple CarPlay e Android Auto. Riuscirà questo dispositivo chiamato CarlinKit a colmare questa lacuna in maniera affidabile?
Iniziamo dal suo funzionamento. Le condizioni per funzionare sono due: la prima riguarda la connessione, deve infatti avere al suo interno una SIM con connessione dati 4G, la seconda è che la vostra Tesla possa tenere il browser aperto durante la marcia.
Questo piccolo apparecchietto una volta alimentato tramite USB-C o USB-A da una presa della vettura genera una rete WiFi alla quale connettersi dalla Tesla, così avendo accesso ad internet andrà anche ogni altra funzione, e contemporaneamente lo connetteremo via Bluetooth all’iPhone. L’iPhone va però comunque abbinato in Bluetooth anche alla Tesla così che l’audio in caso di Spotify o app del genere passi direttamente dal cellulare alla vettura.
Una volta seguita questa procedura basta aprire il browser web dalla macchina e ad un determinato sito troveremo il nostro CarPlay, ecco quindi il “sotterfugi” trovato, CarPlay (o Android Auto) via browser web.
Il funzionamento è completo e si può fare tutto quello che di solito si fa con CarPlay, le criticità che ho trovato stanno nella fluidità non proprio eccelsa del sistema e nel fatto che ogni volta che spegniamo e poi riaccendiamo la vettura tutto si deve riconnettere e a volte ci si mette un po’ di tempo perché qualcosa non va al primo tentativo.
Tutto questo dovrebbe valere anche per Android con Android Auto ma io ho provato e non andava.. dovrebbe arrivare un aggiornamento software.
Quanto costa? La versione cablata costa 98 euro, la versione wireless che ho provato io invece sta a 132 euro. Ne vale la pena? Secondo me no, ok l’effetto wow all’inizio ma per via della lentezza e della non completa affidabilità, nonostante in generale funzioni, nell’utilizzo quotidiano io penso che finirei per non usarlo.