Sempre più spesso assenti dalle confezioni, siamo ormai costretti a comprarli separatamente ma come capire quale sia il caricabatterie è adatto ai nostri dispositivi? In questo video, grazie alla collaborazione di SBS, proviamo a fare chiarezza.
Iniziamo subito da un dettaglio che però risulta importante, la sigla GaN. I caricabatterie che riportano sulla confezione la sigla GaN vuo dire che usano il nitrato di gallio come materiale e rispetto a quelli standard riscalderanno meno. Mantenere temperature inferiori è importante sia per una questione di sicurezza che di efficienza, tutto il calore infatti non è altro che energia elettrica sprecata. Infine gli alimentatori GaN non solo riscaldano meno ma risultano anche più piccoli e compatti di quelli standard.
Adesso, dopo questa prima premessa, passiamo all’aspetto più importante. La potenza. La potenza di un alimentatore viene indicata attraverso tre parametri. Il primo è rappresentato dai watt, quindi vedrete scritto ad esempio alimentatore da 20W, alimentatore da 40, 65, persino 120W. I watt però non sono altro che il risultato della moltiplicazione di volt e ampere. Gli standard sono 5v, 9v, 20v e ultimamente anche 50volt. La capacità di erogare corrente a 5, 9, 20v dipende dall’alimentatore ma sarà il nostro dispositivo poi a “selezionare” quella giusta in automatico così come sarà il nostro dispositivo a decidere quanti ampere assorbire. Uno smartphone che carica a 20W potrebbe, giusto per fare un esempio, farlo a 5v per 4a oppure a 9v per 2,2a.
Ecco quindi il motivo per cui i produttori di cui ci si può fidare, come in questo caso SBS che mi ha mandato i caricabatterie da testare, indicano sulla confezione a quanti volt può erogare e quanti ampere massimi per ogni voltaggio. Da questo risulta chiaro che un caricabatterie troppo potente rispetto al nostro smartphone potrebbe essere una spesa inutile ma che comunque non andrà a rovinare la batteria, semplicemente non verrà sfruttato appieno. Magari però sarà così potente, come nel caso di quelli da 65 o 12oW da ricaricare il portatile e permetterci di avere un solo caricatore e usarlo per tutto.
Un’ultima nota riguardo agli alimentatori con uscite multiple. Ricordate che i Watt indicati si riferiscono alla capacità totale di un caricabatterie, ad esempio uno multiplo da 65W non è detto che abbia una porta da 65W, potrebbe essere che la porta più potente sia comunque da 45w. Non è questo il caso di SBS, l’alimentatore multiplo SBS da 120W ha la porta da 120W ma vale comunque il discorso che 120W sono il massimo, quindi per averli non bisogna usare le altre porte. Per fare un esempio pratico l’alimentatore SBS da 120W ha due porte 120W USB-C ed una USB-A da 36W se utilizzate singolarmente mentre il massimo con tutte e tre in funzione è di 45W + 45W + 30W. Non preoccupatevi però perché tutti questi dati sono indicati molto chiaramente nella descrizione dell’articolo se siete sul loro sito o sulla confezione se ve la trovate davanti fisicamente.
Spero che questo argomento possa tornarvi utile e di aver fatto un po’ di chiarezza. Un’ultima cosa, diffidate di tutti quei caricatori che non indicano in descrizione/confezione tutti i dati di cui abbiamo appena parlato in maniera chiara per la vostra sicurezza e per quella dei vostri dispositivi.