In una cornice suggestiva ed esotica come quella di Maui, alle Hawaii, Qualcomm ha lanciato oggi due importanti novità: Snapdragon 8 Gen 3 e Snapdragon X Elite. Il primo sarà il processore che vedremo sugli smartphone top di gamma del 2024, o quantomeno su una buona parte di essi, il secondo invece, Snapdragon X Elite è destinato ai PC e promette grandi cose. Denominatore comune l’intelligenza artificiale e si parla di intelligenza artificiale generativa. Vedremo poi che anche Snapdragon Seamless rappresenta una grande innovazione: Qualcomm evolve il concetto di integrazione fra dispositivi e sistemi operativi!
Snapdragon 8 Gen 3
“Snapdragon 8 Gen 3 garantisce un’AI ad alte prestazioni in tutto il sistema ed esperienze straordinarie ai consumatori. Questa piattaforma apre una nuova era di AI generativa che consente agli utenti di generare contenuti unici, aiutare la produttività e altri casi d’uso rivoluzionari”. ha dichiarato Chris Patrick, senior vice president e general manager of mobile handsets, Qualcomm Technologies, Inc. “Ogni anno ci impegniamo a progettare funzioni e tecnologie all’avanguardia che alimenteranno la nostra ultima piattaforma mobile Snapdragon serie 8 e la prossima generazione di dispositivi Android di punta. Lo Snapdragon 8 Gen 3 è all’altezza”.
Si parla di AI e si parla di AI generativa, quella che riesce a creare immagini partendo da una nostra descrizione, quella che riesce a cancellare elementi da una foto o da un video, quella che sì, finalmente ha il sapore del progresso tecnologico, di qualcosa di nuovo e che speriamo i produttori riescano a sfruttare fino in fondo. La nuova generazione della CPU top di gamma Qualcomm sarà più intelligente oltre che più potente ed includerà il nuovo Qualcomm AI Engine. Vogliamo i numeri? Qualcomm dichiara performance migliori del 30% ed efficienza energetica migliore del 20% per la CPU mentre sia le performance che l’efficienza salgono del 25% nel caso della GPU, con un Ray Tracing migliore del 40%. L’NPU, cioè l’elemento dal quale dipende l’AI vanta invece il 98% di performance in più ed il 40% di efficienza. Tutto questo rispetto allo Snapdragon 8 Gen 2.
L’architettura è a 64 bit, il processo produttivo a 4nm, il core primario è da 3,3 GHz, poi ci sono 5 Performance Cores che arrivano a 3.2GHz e 2 Efficiency Cores che arrivano a 2.3GHz. La connettività 5G fino a 10Gbps è affidata al modem X75 5G mentre per il resto c’è il Qualcomm FastConnect 7800 System che pensa a WiFi 7 fino a 5.8Gbps e al Bluetooth 5.4 che supporta l’audio lossless. Il nuovo processore supporta display fino al 4K 60Hz o QHD+ a 144Hz ed il refresh variabile potrà andare da 1 a 240Hz, supporta fino a 24GB di memoria RAM LPDDR5X e storage UFS 4.0. L’acquisizione foto e video è affidata al Qualcomm Spectra Image Signal Processor, cioè l’ISP che permetterà di arrivare ai video in 8K HDR a 30 fps, ai 4K a 120 fps, a video HDR catturati con camere da 108MP e a foto con HDR da 200MP.
Snapdragon X Elite
Qualcomm è un nome che inevitabilmente associamo al mondo degli smartphone, mercato nel quale è leader da certamente non poco tempo, ma da oggi l’intenzione è quella di ritagliarsi un posto di assoluto rilievo anche per quanto riguarda i PC.
“Snapdragon X Elite rappresenta un salto di qualità nell’innovazione del computing, grazie all’introduzione della nostra nuova CPU Qualcomm Oryon personalizzata per prestazioni super potenziate che delizieranno i consumatori con un’incredibile efficienza energetica e porteranno la loro creatività e produttività a un livello superiore”, ha dichiarato Kedar Kondap, Senior Vice President & General Manager of Compute & Gaming, Qualcomm Technologies, Inc. “Le potenti esperienze AI sul dispositivo consentiranno un multitasking senza soluzione di continuità e nuove esperienze utente intuitive, consentendo a consumatori e aziende di creare e realizzare di più”.
Si parla di computer ad alte prestazioni ma le promesse non riguardano solo la potenza, comunque più che interessante (Qualcomm la mette sopra ad ogni altra CPU, compresi Intel Core i9 ed Apple M2 Max), quanto l’integrazione con il software e l’efficienza energetica. Significa che l‘intelligenza artificiale generativa renderà sempre più efficaci e produttive le nostre “conversazioni” con gli assistenti virtuali e significa che l’autonomia dei PC portatili sarà sempre più estesa. Qualcomm parla anche di diversi giorni e di un consumo energetico sotto stress pari ad un terzo di quello della concorrenza.
Snapdragon X Elite vanta un processo produttivo a 4nm e porta con sé la compatibilità al 5G, al WiFi 7, all’audio lossless e all’acquisizione di immagini di maggiore qualità dalle webcam grazie al suo nuovo ISP. Spingerà i produttori e i programmatori a fare di più e ad integrare l’intelligenza artificiale in sempre più processi per migliorare la nostra esperienza di utilizzo quotidiano. Lo vedremo in azione su PC che usciranno a partire da metà 2024.
Snapdragon Seamless
La varietà e la concorrenza fra le aziende sono senza dubbio positive per il consumatore perché spingono l’innovazione e calmierano i prezzi ma c’è un rovescio della medaglia: la frammentazione. Spesso infatti veniamo spinti a comprare tutti i dispositivi di uno stesso marchio per farli dialogare al meglio fra loro e questo limita la nostra libertà. Qualcomm se n’è accorta e ha fatto qualcosa di importante per risolvere questo problema.
La soluzione si chiama Snapdragon Seamless ed è una tecnologia multipiattaforma che consente ai dispositivi Windows, Android e Snapdragon di comunicare a doppio senso e di scambiarsi informazioni creando una vera integrazione, proprio come quella che al momento avviene sono fra dispositivi dello stesso brand/ecosistema. Pensiamo ad un file o una finestra che possono essere trascinati da un dispositivo all’altro, a mouse e tastiere che funzionano su tutti senza problemi di compatibilità, ad auricolari connessi contemporaneamente a tutti i nostri dispositivi che passano da uno all’altro in base alla priorità (tipico esempio quando si sta ascoltando la musica collegati al PC, squilla il cellulare e le cuffie passano a quest’ultimo). Insomma un sistema cross-device che abbatte le barriere fra dispositivi e fra sistemi operativi. Davvero interessante.