Le potenzialità del sistema operativo WearOS di Google date dalle migliaia di app disponibili e da uno dei migliori assistenti vocali non si discutono ed insieme alla qualità costruttiva fanno di questo Xiaomi uno smartwatch solito in tutti i sensi. Mi ha convinto? No, purtroppo non fino in fondo, l’autonomia ancora una volta rappresenta un po’ il tallone d’Achille degli smartwatch con WearOS e poi ci vorrebbe un po’ più di cura dei dettagli da parte di Xiaomi..
Uno smartwatch deve resistere a sudore, possibili urti dovuti allo sport e acqua quindi servono materiali resistenti che qui ci sono tutti. Watch 2 Pro è costruito in acciaio inossidabile ed è disponibile in due versioni, una con cassa nera e cinturino in gomma nero e l’altra con cassa argento e cinturino in pelle marrone. Le dimensioni sono pari a 47.6mm di lug to lug, 45.9mm di diametro e 11.8mm di spessore, il peso è pari a 64.5 grammi escluso cinturino ed è resistente a 5 atmosfere di pressione.
Il display è un AMOLED da 1.43″ con risoluzione pari a 466×466 pixel, 326 PPI e luminosità che arriva a 600 nits. La qualità del pannello non si discute, si vede vede e ha bei colori ma ho riscontrato una mancanza per quanto riguarda il sensore di luminosità e l’always-on. Il sensore di luminosità non indovina sempre il livello giusto, soprattutto quando ci sono mezze luci un po’ più difficili da leggere e poi l’always-on ha la possibilità di pianificazione oraria ma non intelligente, o meglio. C’è anche quella intelligente ma non mi ha convinto, non disattiva ad esempio l’always-on la notte quando mettete in non disturbare e vi addormentate.
Il processore è lo Snapdragon W5+ Gen 1 a 4nm con 2GB di RAM e 32GB di memoria interna. Si tratta del primo Xiaomi con WearOS di Google è questa è una novità che apprezzo molto. Significa avere uno store davvero ricco di app, incluso WhatsApp, significa avere l’assistente vocale di Google, che funziona molto bene e significa entrare a far parte di un ecosistema completo ed affidabile. Purtroppo però significa anche avere un sistema operativo molto energivoro.
La batteria è una 495mAh e la ricarica avviene in circa un’ora ma quello che è più importante è quanto dura. L’autonomia di questo Watch 2 Pro è di poco più di un giorno se usiamo l’always-on display o di quasi due se lo disattiviamo. In linea con gli altri WearOS, con gli Apple Watch ma purtroppo a me non piace dover ricaricare anche l’orologio così spesso, preferisco quelli che durano almeno una settimana o poco meno. Così diventa anche difficile monitorare il sonno perché la notte lo metterete sotto carica ed è un peccato perché lo monitora anche bene.
La sensoristica include un sensore di ritmo cardiaco abbastanza preciso, un sensore di temperatura che mi ha stupito per precisione e anche i sensori necessari per analizzare la composizione corporea per impedenzometria, cioè tramite una piccola scarica di corrente che attraversa il corpo e ne “legge” appunto la composizione di massa muscolare, magra ecc. Funzione sempre più diffusa e utile. Lo sport viene monitorato molto bene e ci sono anche dei programmi di allenamento, ad esempio per la corsa. È incluso, infine, anche il GPS, veloce e prevciso.
Xiaomi ha pensato anche ad altoparlante e microfono, per poter effettuare le chiamate, ed infatti c’è anche la variante compatibile con le eSIM. Oltre che alle chiamate si può rispondere anche ai messaggi e volendo, se preferite scrivere, c’è anche la tastiera qwerti completa a schermo, utilizzabile grazie al correttore di Google che è abbastanza intelligente.
Xiaomi Watch 2 Pro ha un prezzo pari a 269,99 euro nella variante solo Bluetooth 5.2 e 329,99 euro in quella compatibile con le eSIM. Un prezzo che non è nemmeno troppo alto per essere il prezzo di listino e che sarebbe anche a fuoco con la dotazione dell’orologio. Peccato solo per quel sensore di luminosità poco preciso e per l’always-on poco smart. Dettagli che non mi hanno permesso di apprezzarlo fino in fondo così come l’autonomia, ma quello è un denominatore comune a tutti i WearOS.