Colori accesi, contrasti elevati e neri profondi, non stiamo parlando di un OLED ma della tecnologia miniLED di LG che, con la sua retroilluminazione a zone, ha fatto grandi passi avanti e se uniamo la sua ottima qualità di visualizzazione ad una personalizzazione dell’immagine molto profonda e al prezzo in rapporto al polliciaggio ecco che otteniamo una TV molto interessante..
Iniziamo dalla dotazione di porte, che è formata da:
- 2X HDMI 2.1, eARC (4k 120hz),
- 2X HDMI 2.0,
- 2X USB 2.0.
Non mancano poi ovviamente l’uscita audio ottica, il modulo CAM, gli ingressi per antenna digitale/satellitare e la connettività WiFi 5 e Bluetooth 5.0.
Il design della TV è minimalista, con cornici molto sottili ed un unico piede centrale, elemento positivo visto che i piedini laterali su di un televisore largo 1,67 metri avrebbero costretto ad un mobile altrettanto largo. Il peso è pari a 41,9 chilogrammi che diventano 50 con la base e 61,5 con tutto l’imballo.
Il display è un QNED, cioè quello che unisce le tecnologie Quantum Dot e NanoCell di LG, con risoluzione 4K e retroilluminazione MiniLED, cioè a zone separate. La profondità dei neri non potrà essere quella assoluta di un OLED che spegne pixel per pixel ma le zone di retroilluminazione che il MiniLED accende e spegne sono davvero tante e si riesce ad ottenere un ottimo risultato minimizzando quel fastidioso effetto alone degli elementi chiari su sfondo nero queste tecnologie avevano in maniera troppo pronunciata nelle precedenti generazioni.
Quando si acquista un televisore di queste dimensioni e si spendono quindi non poche risorse economiche fa poi sempre piacere poterselo “cucire” addosso e il software che LG ha realizzato con questa versione di WebOS è dotato di una funzione che ho trovato geniale. Ci sono sì le decine di regolazioni manuali per luminosità, contrasto, nitidezza, colore e altro ma soprattutto c’è una configurazione guidata che ci permette di realizzare un profilo colore solamente scegliendo le nostre preferite tra una serie di immagini che la TV ci propone. Capirà così i nostri gusti e creerà in automatico un profilo personalizzato. Tanto semplice quanto utile.
Alla qualità di visione si affianca un software, webOS 23, che ho trovato completo ed affidabile. La semplicità di utilizzo è data dal telecomando puntatore di LG, che appunto si punta verso lo schermo e permette di muoversi molto più velocemente, cose se si avesse un laser in mano. LG ha poi integrato in webOS anche un hub Matter per gestire la nostra smart home che oltre a tutti i dispositivi facenti parte del nuovo ecosistema Matter si sincronizza anche con quello Philips Hue ed è compatibile con AirPlay 2 di Apple. Funzione aggiuntiva molto utile e ben accetta. Ci sono poi ovviamente tutte le app di streaming con Netflix, Disney+, YouTube, Prime Video ecc..
Ci manca da parlare solo del comparto audio. Io consiglio sempre di valorizzare televisori del genere con un impianto 5.1 canali o una buona soundbar ma qui si hanno comunque a disposizione 40W con due diffusori orientati verso il basso che creano una buona spazialità e anche 2 subwoofer per dare corposità e bassi. Non male, anche ad alto volume.
Il prezzo di listino sullo store LG è di 2.410 euro e spesso si trova a meno, anche sotto i 2.000 euro. Un prezzo adeguato che va a rendere questa TV, già equilibrata di suo, ancora più ragionevole e sensata, ovviamente stiamo parlando di ben 75″. Ci sono anche misure inferiori e sì, convince!
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