Mentre i prototipi futuristici come gli Orion di Zuckerberg sembrano lontani dal diventare di uso comune, gli occhiali Myvu di IMIKI dimostrano che la realtà aumentata può essere già alla portata di tutti, senza poi sacrificare praticità ed estetica. Questi occhiali smart, compatti e funzionali, offrono una gamma di funzionalità che sembrano provenire da un film di fantascienza, ma sono qui, oggi, pronti per essere provati e per dare una marcia in più all’utilizzatore, io mi sono trovato benissimo con la traduzione simultanea che compare per iscritto sulle lenti e ho pensato a tutti quelli che viaggiano tanto o anche agli ipoudenti..
Design e portabilità: leggeri e comodi
Si presentano con un design simile a un normale paio di occhiali, ma con una tecnologia avanzata nascosta nelle stanghette e nelle lenti. Non sono ingombranti, né pesanti: il loro peso di 43 grammi e la forma ergonomica li rendono facili e comodi da indossare anche per lunghe sessioni. Le lenti possono essere accessoriate con clip da sole, utilissime in ambienti molto luminosi, mentre le astine ospitano i microproiettori che riflettono le immagini direttamente verso gli occhi e i comandi.
Un dettaglio interessante: il rettangolo formato dai microprismi sulle lenti è visibile solo da chi indossa gli occhiali e appena percettibile per chi guarda da fuori, se non per dei riflessi sotto certe angolazioni, rendendoli discreti nell’uso quotidiano. Per chi ha bisogno di lenti graduate, sono disponibili adattatori specifici, un’opzione che li rende inclusivi per una vasta gamma di utenti.
Funzionalità: traduzione, navigazione e molto altro
Questi occhiali vanno ben oltre l’intrattenimento. Tra le caratteristiche più impressionanti c’è il traduttore simultaneo, che permette di leggere in tempo reale la trascrizione di conversazioni in lingue straniere. Ad esempio, durante il mio recente soggiorno a Bali, è stato possibile tradurre perfettamente il dialogo in indonesiano delle persone vicine, rendendo immediatamente comprensibile una lingua sconosciuta.
Un’altra funzione notevole è la navigazione GPS, che sovrappone le indicazioni alla realtà circostante: frecce e distanze si integrano nel campo visivo senza distrarre, rendendoli un alleato prezioso per chi viaggia o si muove in città sconosciute.
E non è tutto. La possibilità di utilizzare un teleprompter per leggere testi o discorsi in tempo reale li rende ideali per presentazioni o speech. Inoltre, le notifiche dallo smartphone possono essere trasferite sugli occhiali, permettendo di rimanere aggiornati senza dover guardare costantemente il telefono.
Gli occhiali sono dotati di altoparlanti tradizionali integrati nelle astine, con un volume basso e direzionale che non mina la privacy nelle conversazioni. Non mancano i microfoni per le chiamate vocali, rendendoli un dispositivo completo per la comunicazione. I controlli touch sulle stanghette, come anticipato, consentono di navigare nei menu, regolare il volume, gestire la riproduzione musicale e molto altro, tutto con pochi gesti intuitivi.
Un aiuto per l’accessibilità
Uno degli aspetti più entusiasmanti è il potenziale inclusivo di questi occhiali. La trascrizione in tempo reale di ciò che viene detto attorno a noi, anche lasciando stare il discorso traduzione, può essere di grande aiuto per le persone con difficoltà uditive, offrendo una nuova modalità di interazione con il mondo.
Conclusioni e Prezzi
Con un costo di 599 euro, questi occhiali IMIKI non sono economici, ma rappresentano un assaggio di futuro, un dispositivo all’avanguardia che in realtà è già maturo e pronto per essere usato. La confezione include un cavo USB-C per la ricarica, una pezzolina per la pulizia e la clip per lenti da sole (come optional al momento, ma che potrebbe diventare di serie). Compatibili sia con iOS che Android, sono pronti per soddisfare un’ampia varietà di esigenze, non sono solo un gadget tecnologico, ma un dispositivo pratico e utile per chi viaggia, lavora o desidera semplificare la propria vita quotidiana. Nonostante ci sia spazio per miglioramenti, come design più piccoli o proiezioni a colori, questi occhiali sono già un’ottima dimostrazione di ciò che la realtà aumentata può offrire.