Recensione POCO X7 Pro

In confezione troviamo il cavo da USB-C a USB-A (ma non preoccupatevi, arriva a caricare a 90W anche con qualsiasi alimentatore power delivery USB-C) e una cover che è una via di mezzo tra quelle rigide e quelle morbide al tatto, comunque ottima e apprezzata.

La costruzione è in vetro, forse non troppo oleofobico quindi qualche ditata rimane, con il frame in plastica per 8,3 millimetri di spessore e 195 grammi di peso, quindi direi nella media. Mi piace che i bordi siano squadrati e lo schermo piatto, quindi è di quelli che si tengono molto bene in mano. C'è anche la certificazione di resistenza ad acqua e polvere IP68.

L'always-on display c'è ma non è molto "always" dato che si attiva solo con un tap sullo schermo. In quanto a connettività troviamo 5G, WiFi 6 dual-band, Bluetooth 5.4, NFC, GPS, Android Auto e connettore USB-C 2.0.

Il display è un AMOLED da 6.67" con risoluzione 1220x2712 pixel, 460PPI, refresh rate a 120Hz e luminosità massima reale pari a 1.400nits o 3.200nits di picco locali. Si tratta di un ottimo pannello, ben visibile sotto al sole anche se non da record come vorrebbero fare credere i 3.200nits, con angoli di visuale e neri assoluti da AMOLED e colori non troppo sparati.

Il processore è un MediaTek 8400 Ultra a 4nm con 8/12GB di RAM e 256/512GB di memoria interna UFS 4.0 non espandibile ma molto veloce.

La batteria è una 6.000mAh con ricarica solo cablata ma molto veloce, a 90W, e soprattutto l'autonomia è ottima. Sono arrivato a sera con il 45% residuo quindi si sfiorano i 2 giorni di utilizzo con un utilizzo non esagerato.

Il software è HyperOS, il classico di Xiaomi, con Android 15 e le patch di sicurezza aggiornate a dicembre. Non è stato dichiarato quanti major update riceverà ma penso 3, quindi 3 anni. Si tratta di un buon software, affidabile e con alcune funzioni di intelligenza artificiale come quelle di riepilogo AI dei testi, formattazione, correzione di bozze e traduttore nelle note, la gomma magica AI per eliminare i soggetti indesiderati dalle foto e non solo, il registratore che trascrive, genera riepiloghi e traduce le note vocali, i sottotitoli generati automaticamente nei video e l'interprete AI che ci permette di conversare sia faccia a faccia che durante le chiamate con chi parla altre lingue. Il tutto avviene in cloud, quindi non in locale, ma funziona abbastanza bene.

Il reparto telefonico mi ha convinto perché ho trovato una buona ricezione, un vivavoce dal volume molto alto (magari non con un audio pieno e corposo ma comunque alto) e anche la possibilità di registrare le chiamate. Unica pecca, l'assenza della compatibilità con le eSIM, che reputo sempre più comode quando si va all'estero.

Il comparto camere è formato da:

• camera principale da 50MP, con apertura f/1.5 stabilizzata otticamente,
• camera ultra-grandangolare da 8MP, con apertura f/2.2 e campo visivo da 120°,
• camera interna da 20MP con apertura f/2.2.

L'audio è sterebo e con un ottimo volume, come anticipato per il vivavoce non ha bassi super corposi e potenti ma va bene.

Le prestazioni sono ottime, MediaTek ultimamente lavora molto bene e anche in questo caso abbiamo velocità e fluidità più che sufficienti. Una sorpresa poi trovare anche in questa fascia di prezzo uno smartphone con la vibrazione secca e precisa.

Il prezzo di lancio pari a 319 euro per la versione 8/256GB e 379 euro per la 12/512GB lo trovo sensatissimo e riesce a dare ancora più senso ad uno smartphone super equilibrato e che già ne aveva di suo. L'unico neo anticipato in apertura è l'assenza della compatibilità con le eSIM ma per il resto.. Direi da tenere sicuramente in considerazione.