La pioggia ci dà tregua, sarà la primavera che si avvicina? Non lo so, sono sicuro però di quanto sia bello poter andare di nuovo in giro in bici e di quanto questa nuova N1 Air di Engwe sia interessante. Un marchio che in passato ha realizzato modelli pensati per i rider, comprese le fat bike con acceleratore che ho sempre criticato ma che adesso cambia marcia e presenta una soluzione innovativa che si distingue per leggerezza, prestazioni e un prezzo estremamente competitivo.
Un telaio monoscocca in carbonio che fa la differenza
La caratteristica che salta subito all’occhio è l’utilizzo della fibra di carbonio per il telaio monoscocca, che consente di mantenere il peso complessivo della bici poco sopra i 15 kg. Questo è un vantaggio non solo in termini di efficienza e autonomia – una bici più leggera consuma meno energia – ma anche per la maneggevolezza. Portare la bicicletta in casa, superare una piccola scala o affrontare un gradino diventa molto più semplice rispetto ai modelli più pesanti in alluminio o acciaio. Inoltre, la fibra di carbonio garantisce maggiore rigidità e precisione nella guida, migliorando la qualità complessiva dell’esperienza su strada.
Engwe ha curato particolarmente la geometria di questa bici, a differenza di molte soluzioni con scelte meno studiate. La Map Four N1 Air è disponibile in due versioni: una con scavalco basso più orientata all’uso urbano e una con tubo orizzontale leggermente più alto. L’unico componente in alluminio è la forcella anteriore, mentre il resto della struttura beneficia della leggerezza e della rigidità del carbonio. Le finiture e la verniciatura sono di ottima qualità, aggiungendo un tocco estetico raffinato.
Motore e batteria: efficienza e autonomia
Dal punto di vista tecnico, il motore ha una potenza di 250W con una coppia di 40 Nm. Sulla carta potrebbe sembrare poco, ma l’efficienza del sistema di assistenza e la leggerezza del telaio permettono di sfruttare appieno le prestazioni. La batteria da 360 Wh, anch’essa apparentemente nella media, si rivela più che adeguata per un utilizzo quotidiano, garantendo un’autonomia compresa tra i 60 e gli 80 km, a seconda del livello di assistenza selezionato. L’esperienza di pedalata è fluida, con un sensore di coppia ben calibrato che adatta l’assistenza in modo progressivo e naturale, consentendo di raggiungere rapidamente i 25 km/h.
Una delle qualità che emergono immediatamente è la rigidità del telaio, che trasmette una sensazione di precisione e reattività nella guida. Quando si imprime forza sui pedali, la risposta è immediata, e lo stesso vale per lo sterzo, che offre un controllo preciso anche nelle curve più strette.
Nonostante l’assenza di sospensioni, la Map Four si comporta bene anche su tratti di leggero sterrato o pavé, magari regolando un po’ la pressione degli pneumatici per migliorare il comfort. La silenziosità della struttura in carbonio è un altro punto di forza: la bici non produce rumori indesiderati, segno di un assemblaggio curato e di materiali di qualità.
Scorrevolezza anche senza assistenza
Un altro aspetto sorprendente è la capacità della Map Four di essere utilizzata come una normale bicicletta muscolare. Grazie al peso ridotto e alle geometrie ben studiate, pedalare senza assistenza non risulta affaticante, rendendola una delle poche e-bike che non diventano un peso morto una volta scaricata la batteria. La presenza di un cambio Shimano a sette rapporti, pur essendo di fascia entry-level, contribuisce a migliorare la versatilità della bici, permettendo di adattarsi a diverse situazioni senza difficoltà.
Freni e illuminazione: qualche compromesso
Per mantenere il prezzo competitivo, Engwe ha scelto di montare freni a disco meccanici invece che idraulici. Questo si traduce in una frenata comunque efficace, ma con una minore modulabilità e con la necessità di applicare un po’ più di forza sulla leva rispetto ai sistemi idraulici. Il diametro del disco è di 160 mm, una misura adeguata per un uso urbano e per brevi tratti in salita o sterrato.
L’illuminazione è ben progettata: il faro anteriore è collegato direttamente alla batteria, con un fascio di luce efficace e un angolo di illuminazione che evita di abbagliare gli altri utenti della strada. La luce posteriore, invece, funziona con un piccolo pannello solare integrato, evitando così la necessità di cavi esposti a usura o possibili danneggiamenti.
Funzionalità smart e sicurezza
Dal punto di vista tecnologico, Engwe ha dotato la Map Four di una serie di funzioni avanzate. La bici è equipaggiata con Bluetooth, un’app dedicata e un sistema di geolocalizzazione GPS con eSIM integrata. Questo permette di monitorare la posizione della bici in caso di furto, oltre a offrire la possibilità di bloccarla da remoto.
La gestione dell’antifurto è semplice e intuitiva: una volta attivato, la bici richiede un codice di sblocco per poter essere utilizzata. Se si dispone dello smartphone associato, il sistema riconosce automaticamente il proprietario e si sblocca senza bisogno di inserire manualmente il codice. Tramite l’app è anche possibile regolare il livello di assistenza, attivare le luci e persino delimitare un’area geografica in cui la bici può funzionare, bloccandola automaticamente in caso di uscita da quella zona.
Un altro dettaglio pratico è la porta USB-C integrata, che consente di ricaricare lo smartphone direttamente dalla batteria della bicicletta, aggiungendo ulteriore comodità per chi utilizza dispositivi elettronici durante gli spostamenti.
La leggerezza della Map Four non è solo un vantaggio in marcia, ma anche quando bisogna trasportarla a mano. Per affrontare una scala o una rampa senza pedaliere, la bici dispone di una modalità assistita che permette di spingerla a 6 km/h con il motore attivo. Questo facilita il trasporto in situazioni dove normalmente una bici più pesante risulterebbe ingombrante. Inoltre, la batteria è removibile, consentendo di ricaricarla comodamente a casa senza dover portare l’intera bici vicino a una presa elettrica. Anche in caso di rimozione della batteria principale, la e-bike mantiene attiva la geolocalizzazione grazie a una batteria tampone integrata.
Prezzo e Conclusioni
Engwe ha fatto un ottimo lavoro con la Map Four, riuscendo a combinare leggerezza, prestazioni e funzionalità smart in una bici dal prezzo accessibile, pari a 1.299 euro. Considerando il telaio in carbonio, la tecnologia integrata e la qualità generale del progetto, si tratta di un’offerta davvero competitiva. Certo, non ha alcune caratteristiche di fascia alta come la cinghia in carbonio o un cambio integrato nel mozzo, ma è perfetta per chi cerca un mezzo pratico, efficiente e facile da trasportare, senza rinunciare al piacere di pedalare anche senza assistenza. Con una buona autonomia, un motore ben calibrato e una costruzione solida rappresenta una delle migliori city touring bike disponibili oggi sul mercato.