Recensione Wybot S2: ROBOT PULISCIPISCINA a ENERGIA SOLARE e SMART.

C’è qualcosa di straordinariamente soddisfacente nel vedere una piscina sporca tornare limpida e perfettamente pulita… soprattutto quando è un robot a fare tutto il lavoro al posto nostro. È il caso del Wybot S2 Solar, un dispositivo pensato per la pulizia autonoma delle piscine che ho avuto modo di testare in una location davvero speciale: una villa che ho progettato personalmente ai tempi in cui facevo l’architetto a tempo pieno. Il test si è svolto nella piscina del mio amico Nicola, che ringrazio per aver accettato, su mia richiesta, di lasciarla appositamente sporca per mettere alla prova questo robot.

Montaggio e installazione: tutto in pochi minuti

Il Wybot S2 Solar è un dispositivo sorprendentemente semplice da installare. Il cuore del sistema è la sua base di ricarica solare, dotata di piedini regolabili che permettono di fissarla con precisione al bordo della piscina. Una volta regolate le “zampette”, si bloccano con due viti in modo da tenere verticale la parte immersa, quella che comunica con il robot. Il collegamento tra base e modulo immerso è intuitivo: grazie a marcature colorate (rosso e bianco), è impossibile sbagliare. Il robot si ricarica a induzione, quindi non ci sono contatti elettrici esposti, una scelta intelligente, sicura e duratura.

Il pannello solare inizia subito ad alimentare la base e, se c’è sufficiente luce solare, anche il robot stesso si attiva, segnalando l’avvio con un LED blu. Per il primo utilizzo, comunque, è consigliabile un ciclo completo di ricarica tramite alimentatore.

Come funziona: app, modalità e intelligenza

L’elemento che sorprende subito è l’intelligenza complessiva del sistema. Non si tratta del solito robot “cieco” che si muove casualmente: il Wybot S2 Solar sa dove va, cosa fa e torna sempre alla sua base. Il controllo avviene tramite app, che mostra in tempo reale lo stato di carica della base e del robot, e offre varie modalità di pulizia: solo fondo, solo pareti, oppure “full pool”, cioè l’intera piscina.

L’app consente anche la programmazione delle pulizie e il controllo remoto: è possibile guidare manualmente il robot in un punto preciso e dirgli di pulire in un raggio di 2 metri attorno a quell’area. Impressionante la reattività anche sott’acqua: grazie alla parte immersa della dock, la comunicazione non si interrompe nemmeno quando il robot è completamente sommerso.

Il test l’ho svolto in una piscina di circa 11×7 metri con una profondità di 1,40 m. Dopo 30 minuti di lavoro, il Wybot aveva già pulito circa il 40% della superficie. Dopo 74 minuti, il risultato era quasi completo, con la batteria del robot al 30%. Un’efficienza notevole, considerando che il robot è completamente autonomo e si ricarica grazie alla luce solare.

Tra le aree più complesse affrontate con successo: i gradoni alti 30 cm, la linea d’acqua (zona solitamente più ostica), e persino le fughe tra i teli della piscina. L’unico limite riscontrato è nei gradini più piccoli per l’ingresso, dove la pulizia è stata meno precisa.

App avanzata e modalità “expert”

La personalizzazione non finisce qui: nell’app si possono definire la forma della piscina (rettangolare, ovale, rotonda o libera), la presenza di dislivelli e scalini, e anche il materiale. Interessante anche la possibilità di scegliere il pattern di pulizia: a S, a scacchiera, a stella per il fondo, mentre per le pareti si può optare per movimenti a N, H o V.

La funzione “clean waterline” è una delle più intelligenti: il robot risale leggermente il bordo per pulire la fascia di contatto tra acqua e telo, particolarmente soggetta a incrostazioni.

Manutenzione semplice e zero vincoli

Una volta terminato il ciclo, il Wybot torna alla base con precisione millimetrica. I filtri si rimuovono e si puliscono in pochi gesti: uno raccoglie le impurità grossolane, l’altro filtra l’acqua prima dell’espulsione. L’intero robot è leggero da maneggiare sott’acqua e semplice da estrarre, anche se a fine pulizia, essendo pieno d’acqua, diventa ovviamente un po’ più pesante da tirar fuori.

Un altro vantaggio: il sistema non ha installazioni fisse, non richiede cablaggi, né allacciamenti elettrici. Si può montare in pochi minuti, rimuovere con altrettanta facilità e spostare o riporre quando non serve.

Conclusioni e Prezzo

Il Wybot S2 Solar ha un prezzo di circa 1200 euro, ma per quello che offre è un investimento più che sensato. È un dispositivo completamente autonomo, capace di programmare le pulizie settimanali, funzionare in tutte le stagioni, ed eliminare la necessità di interventi manuali per la manutenzione ordinaria. Certo, in caso di pulizie straordinarie o in presenza di incrostazioni più gravi, l’intervento umano resta utile, ma per il 90% delle situazioni quotidiane il robot se la cava da solo.

Esteticamente potrebbe non essere il massimo su un deck chiaro, ma la reversibilità del sistema, completamente plug & play, rende la sua presenza poco invasiva.

Per essere il primo robot pulisci-piscina che provo, posso dire che è un aiuto concreto nella gestione della piscina privata. Nicola lo proverà per tutta l’estate e tornerò sicuramente a parlarvene per un aggiornamento a lungo termine. Intanto, se anche voi siete amanti delle piscine ma non della fatica, questo Wybot merita sicuramente di essere preso in considerazione.

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