Recensione MOVA 600: ROBOT TAGLIAERBA SMART

Siamo tornati là dove tutto è iniziato, nel giardino di Luca, teatro di test e confronti fra i migliori robot tagliaerba dell’ultima generazione. Dopo aver messo alla prova mesi fa il Dreame A2, un top di gamma da 2.700 euro, è il momento di scoprire se un robot da un terzo del prezzo può davvero offrire un’esperienza soddisfacente. Protagonista di questa prova è il nuovo Mova 600, progettato per gestire giardini fino a 600 m². Mova, per chi non lo sapesse, è un sub-brand di Dreame: stessa casa madre, approccio più accessibile.

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Installazione e navigazione: semplice, efficace, senza cavi

Una delle principali attrattive del Mova 600 è l’assenza del filo perimetrale: la navigazione avviene grazie alla combinazione di LiDAR e GPS, senza la necessità di installare antenne RTK o accessori ingombranti. L’installazione è estremamente semplice e ben guidata dall’applicazione, che si collega via Bluetooth (è necessario restare entro 10 metri di distanza nella fase iniziale). Dopo un aggiornamento software e un rapido giro di calibrazione, il robot inizia a costruire la mappa del giardino, riconoscendo automaticamente quando ha completato il perimetro.

Durante la prova, il Mova 600 si è mosso con sicurezza anche su superfici irregolari, affrontando buche, dislivelli e pozzetti di irrigazione senza esitazioni. Grazie alle ruote tassellate, è in grado di superare pendenze fino al 45% (circa 24°), appena sotto i 25° del Dreame A2. Una differenza marginale che nella pratica incide poco.

Design essenziale ma funzionale

Il Mova 600 punta tutto sull’essenzialità. Basta aprire lo sportellino superiore per rendersene conto: la regolazione dell’altezza di taglio (da 20 a 60 mm) avviene tramite una manopola meccanica piuttosto massiccia. Nessuna regolazione elettronica dinamica, niente moduli 4G (disponibile come optional), niente videocamera frontale. L’assenza della camera implica anche la rinuncia al riconoscimento avanzato degli oggetti e alla possibilità di monitorare il giardino da remoto, ma il LiDAR e il bumper anteriore svolgono comunque un ottimo lavoro nell’evitare ostacoli.

Sotto la scocca troviamo un sistema di taglio simile a quello dell’A2, con materiali leggermente meno raffinati, ma comunque perfettamente adeguati per l’uso outdoor. Il robot è completamente impermeabile e dotato di sensore pioggia che lo fa rientrare alla base in caso di maltempo. Non manca neppure la funzione antigelo e la possibilità di ridurre la velocità notturna per un funzionamento più silenzioso.

Prestazioni sul campo: taglio preciso e continuo

Durante i test, il robot ha affrontato un giardino diviso in due aree separate da un vialetto in cemento, dimostrando ottime capacità di gestione multi-zona. L’app consente infatti di assegnare aree distinte e collegarle con un percorso prestabilito. Il taglio può essere impostato in varie modalità: direzione perpendicolare, incrociata, a scacchiera, e persino con falciatura automatica dei bordi.

Notevole la capacità di personalizzare l’altezza di taglio fino a 2 cm, un valore che consente di mantenere il prato (o anche solo le infestanti!) molto ordinato. A differenza del Dreame A2, che scende solo fino a 3 cm, il Mova offre quindi una gestione ancora più precisa dell’aspetto estetico. Certo, impiega più tempo: la batteria da 2.5 Ah non basta per completare in un solo ciclo i 122 m² del giardino di prova, fermandosi intorno all’80%. Tuttavia, Mova offre un’opzionale batteria da 5 Ah, che raddoppia l’autonomia e viene regalata a chi acquista il prodotto dopo aver visto la recensione originale.

Va comunque ricordato che il robot è pensato per lavorare in modo continuo e autonomo, mantenendo l’erba sempre alla stessa altezza. Non è quindi concepito per un singolo taglio settimanale, ma per un mantenimento costante, magari giornaliero o a giorni alterni.

L’app: ricca di opzioni, semplice da usare

L’applicazione che gestisce il Mova 600 è uno dei suoi punti di forza. L’interfaccia è chiara, intuitiva e molto completa. Tra le opzioni più interessanti troviamo:

  • Personalizzazione delle zone di taglio, anche separate,
  • Esclusione di aree con forme particolari, per promuovere la biodiversità (funzione sempre più richiesta),
  • Evitamento ostacoli regolabile (in base all’altezza),
  • Monitoraggio usura lame e spazzole,
  • Impostazioni di ricarica personalizzate, utili ad esempio con impianti fotovoltaici,
  • Allarme antifurto (il robot si blocca se viene sollevato o spostato fuori area),
  • Storico dei tagli effettuati,
  • Modalità “non disturbare” e riduzione rumore notturno.

Tutte queste funzioni si gestiscono via app, dato che il robot non ha un display o tastierino fisico come il Dreame A2: un piccolo compromesso in nome della semplicità.

Conclusioni: vale la pena risparmiare?

Alla fine dei conti, il Mova 600 ha dimostrato di essere un robot rasaerba sorprendente, nonostante il suo prezzo inferiore ai 1.000 euro. Sì, mancano alcune funzioni premium come la videocamera, il 4G o la regolazione elettronica del taglio. Ma le fondamenta sono solide: navigazione precisa, installazione semplificata, gestione multi-zona, taglio efficace e una app completa. Per un giardino di dimensioni contenute (fino a 600 m²) e un utilizzo smart ma senza fronzoli, è difficile chiedere di più.

Se avete già un sistema di videosorveglianza o semplicemente non sentite il bisogno di vedere il vostro giardino in diretta, non vi mancherà affatto la videocamera. E se il vostro prato è tenuto in modo ordinato, anche se composto da erbacce, il Mova 600 farà il suo dovere con precisione e silenziosità.