Recensione OPPO Reno 14

Con il Reno 14, Oppo continua a presidiare la fascia media del mercato con un dispositivo che, pur non essendo un top di gamma, riesce a offrire un’esperienza completa e bilanciata. Dopo un’estate di utilizzo intenso, tra mare, foto, social e test approfonditi, è il momento di raccontarvi pregi e difetti di questo smartphone, che punta su autonomia, fotocamere e un software arricchito da funzioni AI.

Peso e dimensioni

157.9 x 74.7 x 7.3 millimetri
187 g

Sistema operativo

Android 15, ColorOS 15

Storage

512 GB

Display

6.59"
1256 x 2760

Camera

50 mpx f/1.8
Frontale 50 mpx

SOC e RAM

Mediatek Dimensity 8350 (4 nm)
RAM 12 GB

Rete

HSPA, LTE, 5G

Batteria

6000 mAH

Materiali design e touch-and-feel

Il primo impatto con Oppo Reno 14 è quello di un dispositivo che richiama molto da vicino l’estetica dell’iPhone, pur con un tocco personale. La scocca in alluminio e il retro in vetro con giochi di luce danno un look premium, seppur divisivo: in un sondaggio, metà degli utenti l’ha trovato originale, l’altra metà poco convincente.

Lo smartphone si impugna bene: spesso appena 7,4 mm e con un peso di 187 grammi, non risulta mai ingombrante. La certificazione IP69 ha retto anche a un bagno in mare involontario: dopo un rapido risciacquo, nessun problema di funzionamento.

L'always-on display è presente e lo sblocco avviene tramite un sensore sotto al display veloce e reattivo. Lato connettività, presente tutto ciò che serve: 5G, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.4, GPS, NFC e USB-C, con la sola mancanza dell’uscita video.

Display

Il Reno 14 monta un pannello AMOLED da 6,59" con risoluzione 1256x2760 pixel, refresh rate fino a 120 Hz, campionamento del tocco a 240 Hz e protezione Gorilla Glass 7i. Lo schermo raggiunge un picco di 1.200 nit e una densità di 460 ppi.

La resa è eccellente: colori vividi, fluidità impeccabile e un rapporto schermo/scocca del 93,4% che massimizza l’immersione. Anche con mani bagnate o sotto la pioggia il touchscreen resta reattivo. L’unico limite è la leggibilità sotto il sole diretto di agosto, dove altri smartphone fanno meglio.

Processore e memoria

Sotto la scocca troviamo il MediaTek Dimensity 8350 a 4 nm, abbinato a 12 GB di RAM LPDDR5X e fino a 512 GB di memoria UFS 3.1.

Batteria

Uno dei punti forti è senza dubbio la batteria: 6.000 mAh certificati per 1.600 cicli di ricarica, una longevità ben superiore alla media. Nell’uso reale, anche con giornate molto intense, si arriva tranquillamente a due giorni di autonomia e oltre 5 ore di schermo acceso.

La ricarica cablata è a 80 W, ma solo con caricabatterie Oppo/OnePlus/Realme compatibili. Con alimentatori Power Delivery di terze parti, la potenza si ferma a circa 13,5 W. Non è supportata la ricarica wireless, una mancanza che può pesare nella fascia di prezzo.

 

Software ed ecosistema

Il sistema operativo è ColorOS 15 basato su Android 15, con patch aggiornate a luglio 2025 e 6 anni di supporto software garantito. Il software integra funzioni AI molto interessanti: riepilogo di pagine web, lettura vocale, traduzioni in tempo reale e strumenti creativi come AI Studio per la manipolazione delle immagini. Un'implementazione completa, che a mio parere si rivela una marcia in più rispetto a molti concorrenti.

Foto e video

Il comparto fotografico è quello che più sorprende su un medio gamma. Sul retro troviamo:

  • 50 MP principale f/1.8 con OIS,
  • 50 MP teleobiettivo f/2.8 con OIS e zoom ottico 3.5x,
  • 8 MP ultra-grandangolare f/2.2.

Davanti, la fotocamera da 50 MP f/2.0 con autofocus garantisce selfie dettagliati.

Le prestazioni sono ottime: la combinazione di sensori ad alta risoluzione e stabilizzazione ottica permette scatti nitidi, con zoom fino a 50x sfruttando l’AI, che elabora ma mantiene risultati accettabili. L’ultra-wide resta invece il punto debole, con soli 8 MP e prestazioni inferiori in condizioni di scarsa luce.

Le funzioni AI ampliano le possibilità creative: ricomposizione automatica, cancellazione oggetti, scatto perfetto per combinare più foto di gruppo e persino modifiche delle espressioni facciali. Nei video si arriva al 4K a 60 fps con principale e tele, mentre la grandangolare si ferma al Full HD. La stabilizzazione è efficace, con transizioni fluide nello zoom.

Nel complesso, per foto e video, il Reno 14 si posiziona come uno dei migliori medio gamma del momento.

Audio

L’audio stereo è potente, con volume molto alto, anche se i bassi non risultano particolarmente corposi. Nel complesso, per filmati, musica e contenuti social, l’esperienza multimediale è convincente.

App e gaming

Le prestazioni sono buone: il telefono gira fluido, con solo qualche micro-lag occasionale nelle operazioni più pesanti. Da segnalare una vibrazione un po’ “mollosa”, non precisissima in digitazione ma comunque abbastanza potente.

Giudizio finale

Oppo Reno 14 arriva in Italia nella configurazione da 12/512 GB a 549 euro al lancio. Come spesso accade con Oppo, il prezzo iniziale è un po’ alto, ma calando nel tempo diventerà decisamente più competitivo.

I punti di forza sono chiari: design sottile e curato, autonomia da riferimento, ottimo comparto fotografico e un software ricco di funzioni AI. Tra le mancanze si segnalano l’assenza di ricarica wireless, la limitazione del Power Delivery e l’ultra-wide non all’altezza del resto.

Nel complesso, però, Reno 14 è uno smartphone pragmatico e affidabile, capace di soddisfare la maggior parte degli utenti con un mix equilibrato di autonomia, multimedialità e fotografia. Un “medio” che si fa apprezzare, soprattutto quando il prezzo si allineerà al mercato.

Design:

8.4

Display:

8.2

Uso generale:

8.4

Fotocamera:

7.9

Autonomia:

9.5

Qualità prezzo:

7.9

Voto finale:

8