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Nvidia investe 5 miliardi di dollari in Intel: nasce un’alleanza sui chip per data center e PC

Intel ha registrato un rialzo del 30% nelle contrattazioni pre-market dopo l’annuncio di un accordo con Nvidia. Quest’ultima investirà 5 miliardi di dollari nel colosso dei semiconduttori, diventandone uno dei principali azionisti con circa il 4% del capitale. Anche Nvidia ha beneficiato della notizia, con un incremento del 3% del proprio titolo.

Un patto industriale strategico

L’intesa prevede che le due società sviluppino nuovi chip per data center e PC, combinando CPU Intel e GPU Nvidia in un’architettura capace di velocizzare la comunicazione tra processori. Questa evoluzione mira a consolidare la leadership nel settore dell’intelligenza artificiale, dove la capacità di gestire enormi flussi di dati rappresenta un fattore competitivo decisivo.

Contesto politico e tensioni sulla governance

L’operazione si inserisce in un momento delicato per Intel, sotto i riflettori della politica statunitense. Il presidente Donald Trump ha infatti contestato la nomina del nuovo CEO Lip-Bu Tan, chiedendone le dimissioni per i suoi legami con la Cina. Nonostante queste pressioni, l’accordo con Nvidia rafforza la posizione dell’azienda e apre a nuove prospettive industriali.

Condizioni finanziarie rafforzate

Con questa iniezione di capitali, Intel amplia ulteriormente le proprie riserve. Negli ultimi mesi aveva già ottenuto 2 miliardi da Softbank e firmato un’intesa da 5,7 miliardi con il governo USA. Secondo il CFO David Zisner, la compagnia si trovava già in una “buona posizione di cassa”, e i nuovi fondi potranno sostenere lo sviluppo del processo produttivo 14A, la prossima generazione tecnologica.

Un fronte comune contro AMD

La novità più rilevante riguarda la concorrenza. Le nuove soluzioni congiunte porteranno Nvidia a integrare i propri chip con le CPU Intel, introducendo server AI con connessioni ultraveloci che finora erano esclusiva delle architetture Nvidia. Una mossa che potrebbe intensificare la sfida ad AMD, principale rivale nel mercato delle CPU.

L’accordo resta in attesa dell’approvazione degli enti regolatori e, almeno per ora, non include la produzione dei chip Nvidia nelle fonderie Intel. Le due aziende hanno chiarito che i piani già in corso non subiranno modifiche, mentre le tempistiche per i nuovi prodotti non sono ancora state comunicate.

COMUNICATO STAMPA