Apple ha presentato la terza generazione di Apple Watch Ultra, lo smartwatch più robusto e avanzato della sua gamma. Le novità rispetto al modello precedente non sono numerosissime, ma una in particolare può fare davvero la differenza per una certa categoria di utenti: la comunicazione via satellite.
Vediamo nel dettaglio tutte le caratteristiche, i miglioramenti e i limiti di questo nuovo modello.
Design e display
La cassa rimane sostanzialmente identica alla generazione precedente, ma cambia la tecnologia produttiva: il titanio non viene più ricavato da un unico blocco tramite fresatura, bensì realizzato con stampa 3D strato su strato. Il risultato è impeccabile: la finitura è uniforme e non si percepiscono gli strati di stampa.
Il display è leggermente più grande, pur mantenendo dimensioni della cassa pressoché invariate. La luminosità massima raggiunge i 3000 nit, garantendo un’ottima leggibilità in ogni condizione di luce, con un angolo di visione migliorato rispetto al passato. In realtà, le differenze rispetto al modello precedente non sono così marcate, ma resta uno schermo eccellente.
Apple ha mantenuto anche la compatibilità con i cinturini delle generazioni passate, un dettaglio non da poco visto il costo degli accessori.
Comunicazione via satellite e SOS
La novità più importante è senza dubbio l’arrivo della comunicazione satellitare, già vista su iPhone. Una funzione che può rivelarsi vitale per chi pratica trekking, alpinismo, navigazione d’altura o semplicemente si trova in zone prive di copertura cellulare.
In caso di caduta o incidente, l’orologio è in grado di rilevare automaticamente l’emergenza e contattare i soccorsi, ora anche via satellite. Un aspetto che, per chi svolge attività outdoor in luoghi isolati, o magari naviga spesso, fa sport come la vela, va in barca e si allontana quel tanto che basta a perdere la connettività cellulare in caso di caduta in mare può davvero fare la differenza tra la vita e la morte.
La versione Cellular supporta già il 5G, ma in Italia la tecnologia non è ancora abilitata dagli operatori. Poco male: per l’uso tipico di uno smartwatch non è fondamentale scambiare grandi quantità di dati.
Autonomia e ricarica
La batteria segna un piccolo passo avanti, ma resta uno dei limiti principali dell’Apple Watch Ultra. Con display always-on attivo si arriva a circa due giorni di utilizzo, che diventano tre disattivando la funzione e affidandosi al rilevamento del movimento del polso.
Il tempo di ricarica è migliorato: in circa 45 minuti si raggiunge l’80%, rendendo possibile ricaricare l’orologio ogni due giorni, magari durante la colazione o la doccia. Non siamo ai livelli degli smartwatch meno integrati, che arrivano a durare settimane, ma Apple punta sull’ecosistema e sulla versatilità piuttosto che sull’endurance estrema.
Funzioni software e salute
Molte delle novità arrivano grazie a watchOS 26, quindi disponibili anche su modelli precedenti.
- Gestualità: con un semplice movimento del polso si può tornare indietro nei menu, un sistema più pratico di altre gesture.
- Ehi Siri e Note: è ora possibile dettare note testuali direttamente dall’orologio, sincronizzate con i dispositivi Apple.
- Monitoraggio del sonno: l’app Salute integra un contatore con punteggio numerico e grafici dettagliati su qualità del riposo, risvegli e battito notturno.
- Fitness: le schermate di allenamento sono più ricche e personalizzabili. Con il telefono sul manubrio della bici, l’Apple Watch diventa una vera dashboard con velocità, dislivello e altri parametri.
- Pressione arteriosa: viene introdotta la misurazione algoritmica, che non restituisce valori numerici ma avvisa l’utente in caso di valori costantemente sopra la norma, suggerendo di rivolgersi a un medico. La funzione non è ancora attiva in Italia, ma dovrebbe arrivare a breve.
Precisione GPS e sensori
Il GPS si dimostra molto preciso anche in contesti difficili come le aree urbane dense di palazzi. Nei test su percorsi ciclistici a Milano, le mappe hanno tracciato fedelmente anche deviazioni e rotatorie.
Sensori e rilevamenti rimangono affidabili, confermando l’Apple Watch come uno dei migliori smartwatch in termini di accuratezza dei dati raccolti.
Prezzo e considerazioni finali
Il nuovo Apple Watch Ultra 3 costa come il predecessore 909 euro, mantenendo quindi una fascia di prezzo elevata.
Chi possiede già un Ultra di generazione precedente non troverà motivi così forti per l’aggiornamento: le novità principali riguardano software e piccoli affinamenti, mentre l’unica funzione realmente sostanziale è la comunicazione via satellite.
Per chi pratica escursioni in luoghi isolati, questa caratteristica può rivelarsi decisiva e giustificare l’acquisto. Per tutti gli altri, il consiglio è di mantenere il modello attuale.
In definitiva, l’Apple Watch Ultra 3 resta un orologio eccellente, con punti di forza come precisione, funzioni SOS, ecosistema iOS e qualità costruttiva. Il limite della batteria rimane, ma è un compromesso inevitabile in un dispositivo che punta a offrire il massimo livello di integrazione con iPhone.