Recensione MOVA MOBIUS 60: il robot lavapavimenti multimocio

Ultimamente credo di averlo già detto ma è proprio vero che l’evoluzione tecnologica nel campo della pulizia domestica sembra non conoscere sosta ed ecco che continuano ad arrivare sul mercato prodotti che spostano l’asticella decisamente più in alto. È il caso del Mova Mobius 60, un robot aspirapolvere e lavapavimenti che non si limita a promettere “meno fatica”, ma introduce una serie di innovazioni concrete e, a mio avviso, incredibilmente intelligenti che ridefiniscono il concetto di pulizia automatizzata.

Il suo punto di forza? Un sistema Multi Mop gestito da una base di ricarica che non solo lava i panni a 100°C, ma li sostituisce attivamente a seconda della stanza da pulire. Ma andiamo con ordine.

Il vero protagonista: il sistema Multi Mop a 100°C

La vera rivoluzione di questo Mobius 60 risiede nel suo approccio al lavaggio. Dimenticate il singolo panno che passa indistintamente dal parquet della camera alla ceramica del bagno. Questo modello è dotato di tre diverse coppie di moci rotanti, ognuna con uno scopo preciso:

  1. Mocio delicato (peloso): Ideale per superfici sensibili come il parquet e i pavimenti in legno, che richiedono un trattamento più gentile.

  2. Mocio per pavimenti duri: Studiato per ceramica e gres, assicura una pulizia profonda senza lasciare aloni.

  3. Mocio Hyper Clean: Progettato per trattenere il calore più a lungo.

Quest’ultimo è il tassello chiave. La base di ricarica, oltre ad avere un design sorprendentemente elegante e curato, è dotata di un sistema che lava i moci con acqua calda a 100°C. Il mocio Hyper Clean, trattenendo questa temperatura, permette al robot di affrontare zone critiche come la cucina o il bagno, dove i residui di grasso sono più ostinati, garantendo una pulizia igienizzante e ottimale.

Una base intelligente (e con doppio detersivo)

La gestione di panni diversi sarebbe inutile senza un’automazione all’altezza. La base del Mobius 60 è dotata di un affascinante meccanismo ad “ascensore” che aggancia e sgancia magneticamente i moci, permettendo al robot di depositare la coppia usata e prelevare quella necessaria per la stanza successiva, tutto in completa autonomia.

Ma non finisce qui. All’interno della base, oltre al capiente sacchetto per la polvere, trova posto un serbatoio per il detersivo con due scomparti separati. Questo permette di utilizzare, ad esempio, un detergente specifico per il legno (incluso in confezione) e uno generico (magari igienizzante o per chi ha animali) per le altre superfici. Sarà poi l’applicazione a decidere quale miscelare in base alla stanza.

Potenza e agilità: 30.000 Pa e un’arrampicata da record

Se il lavaggio è il fiore all’occhiello, le performance di aspirazione e navigazione non sono da meno. Sotto la scocca pulsano ben 30.000 Pa di potenza di risucchio. Ma la vera chicca è una sorta di flap mobile che si abbassa quando il robot incontra tappeti o moquette. Questo crea una “camera stagna” che massimizza l’effetto di suzione, quasi come un effetto “sottovuoto”, per estrarre lo sporco più in profondità nelle fibre.

L’altra innovazione strabiliante è la capacità di superare gli ostacoli. Le sue ruote sono in grado di scavalcare scalini singoli fino a 8 cm di altezza. Non un doppio ostacolo da 4+4 cm, ma un gradino unico da 8 cm. Questo gli permette di gestire piccoli dislivelli tra stanze che metterebbero in crisi qualsiasi altro robot.

Infine, per chi non ha pavimenti perfettamente complanari (come un parquet un po’ “mosso”), i moci posteriori sono leggermente flottanti (fino a 5°), permettendo loro di seguire le imperfezioni del pavimento e garantire un lavaggio sempre aderente alla superficie.

L’applicazione e la mappatura: controllo da vero professionista

L’applicazione si è dimostrata eccellente, con una mappatura super precisa fin dal primo giro. Oltre alle classiche funzioni di divisione stanze e zone no-go, offre personalizzazioni avanzate:

  • Riconoscimento rampe: È possibile indicare al robot dove sono presenti rampe (anche autocostruite) per permettergli di accedere a zone su più livelli.

  • Aree a altezza ridotta: Il robot riconosce automaticamente gli spazi bassi (come sotto al divano), ma è anche possibile impostare manualmente un’area (ad esempio sotto un sanitario sospeso) dove il robot abbasserà fisicamente il suo sensore LiDAR per passare. L’altezza minima rilevata è di 8,95 cm.

  • Gestione Moci per Stanza: Questo è il cuore del sistema. Dall’app è possibile abbinare a ogni singola stanza il mocio corretto (es. “Hyper Clean” in bagno, “Delicato” in soggiorno, “Trattieni calore” in cucina).

Sebbene esista una modalità “AI” che gestisce tutto in automatico, il consiglio è quello di perdere un po’ di tempo all’inizio per settare tutto manualmente. Andare a “cucirsi addosso” la pulizia, stanza per stanza (tipo di mocio, potenza di aspirazione, quantità d’acqua), permette di ottenere un risultato davvero sartoriale e superiore alle aspettative.

La prova sul campo: efficienza, silenziosità e qualche sorpresa

Messo alla prova, il Mobius 60 ha confermato le sue doti. Il processo di cambio mocio è fluido e il robot è particolarmente silenzioso sia nella fase di lavaggio panni che durante l’aspirazione, anche alla massima potenza.

Nel test di pulizia, la farina è stata spazzata via senza problemi. Con delle briciole molto leggere (vasa spezzettato) messe appositamente in un angolo, al primo passaggio ne ha lasciata qualcuna, ma è ripassato autonomamente al secondo giro (parte dello stesso ciclo di pulizia) e, grazie anche all’estensione del braccetto laterale, ha completato il lavoro senza lasciare nulla.

Sui tappeti, il robot alza i moci di circa 1 cm e aumenta automaticamente l’aspirazione. Proprio per questo, un consiglio pratico è programmare prima un ciclo di sola aspirazione (con i moci che restano in base, evitando di bagnare i tappeti) e solo dopo un ciclo di lavaggio completo.

Il riconoscimento degli ostacoli è di altissimo livello: ha frenato e circumnavigato con un’adeguata area di rispetto sia un (finto) escremento di animale, sia un cavo delle cuffie lasciato volutamente sul percorso. L’anti-ingarbugliamento dei capelli ha funzionato alla perfezione: dopo il test, le spazzole (facilissime da rimuovere) erano completamente pulite.

Infine, la navigazione in aree buie o sotto i mobili (con LiDAR abbassato) è supportata dalla telecamera frontale, che accende un LED per vedere perfettamente dove sta andando.

Manutenzione e verdetto finale

Dopo la pulizia, la base non si limita a svuotare la polvere del robot (con un sistema a impulsi efficace e non troppo rumoroso), ma avvia un ciclo di asciugatura ad aria calda che coinvolge non solo i moci nella vaschetta, ma anche quelli parcheggiati verticalmente e persino il sacchetto della polvere. A questo si aggiunge un sistema UV per sterilizzare ed evitare la formazione di cattivi odori.

Il Mova Mobius 60 è, senza mezzi termini, un robot top di gamma. Le innovazioni che porta sono concrete, utili e funzionano dannatamente bene. Il sistema Multi Mop con lavaggio a 100°C, la capacità di scalare 8 cm e la tecnologia di aspirazione sui tappeti lo pongono un gradino sopra molti concorrenti.

Certo, la qualità si paga. Il prezzo di listino è di 1499€, una cifra da vero top di gamma. Tuttavia, in periodi di sconti come il Black Friday, è molto probabile vederlo a cifre più accessibili. È un investimento importante, ma per chi cerca il massimo dell’automazione e una pulizia realmente personalizzata, questo Mobius 60 rappresenta una delle soluzioni più avanzate e convincenti oggi disponibili.