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Apple prepara la rivoluzione pieghevole: addio alla piega sullo schermo, ma il prezzo…

La pazienza di Cupertino potrebbe essere la sua arma vincente. Mentre l’universo Android sforna dispositivi flessibili da ormai sette generazioni, Apple ha scelto la via della prudenza, attendendo che la tecnologia maturasse a sufficienza. Ora, però, sembra che quel momento sia arrivato: diverse fonti della catena di approvvigionamento suggeriscono che il gigante californiano sia pronto a lanciare un dispositivo che non solo sfida la concorrenza, ma mira a risolvere il più grande difetto strutturale di questa categoria.

Tuttavia, l’innovazione avrà un costo. Le ultime analisi di mercato prospettano un posizionamento di prezzo che potrebbe ridefinire il concetto di smartphone “premium”.

Il segreto è nel display: verso un design “crease-free”

Se c’è un motivo per cui Apple ha ritardato l’ingresso in questo segmento, è la visibilità della piega centrale. Nei dispositivi attuali, la zona in cui lo schermo si flette tende a sviluppare un solco visibile e tattile che, oltre a essere antiestetico, rappresenta un punto di debolezza strutturale soggetto a rotture nel lungo periodo.

Secondo quanto riportato da fonti vicine alla catena di approvvigionamento citate da UDN, Apple avrebbe raggiunto una svolta tecnologica fondamentale. L’azienda avrebbe ideato un pannello con una struttura proprietaria, lavorando sui processi di laminazione e sui materiali per ottenere, per la prima volta sul mercato, un design totalmente privo di pieghe (crease-free).

Per realizzare questa impresa, Cupertino non si è limitata ad acquistare pannelli standard. Sebbene il display interno pieghevole (stimato sui 7,8 pollici) sia fornito da Samsung, che ha avviato una linea produttiva dedicata, la progettazione strutturale è “Designed in California”.

Materiali aerospaziali e nuove cerniere

La soluzione al problema della piega passa anche attraverso la meccanica. Apple starebbe collaborando con fornitori specializzati come Shin Zu Shing e Amphenol per integrare il pannello con un sistema di cerniere di nuova generazione. L’elemento chiave sembra essere l’utilizzo di componenti in metallo liquido ad alta resistenza. Questo materiale permetterebbe di minimizzare la deformazione durante il movimento, garantendo una longevità del dispositivo superiore alla media attuale e un’esperienza utente (accompagnata da uno schermo esterno da 5,5 pollici) senza compromessi.

Un prezzo da capogiro: l’ipotesi dei 2.399 dollari

L’eccellenza tecnica, se confermata, si rifletterà pesantemente sul portafoglio dei consumatori. Mentre le prime speculazioni parlavano di una cifra vicina ai 2.000 dollari, un nuovo report di Fubon Research ha rivisto le stime decisamente al rialzo.

Analizzando i margini tipici di Apple e i costi della nuova catena di approvvigionamento, gli analisti prevedono un prezzo di lancio intorno ai 2.399 dollari. Per mettere questo dato in prospettiva, basti guardare ai futuri competitor (basandosi sulle proiezioni dei modelli di prossima uscita):

  • Samsung Galaxy Z Fold7: negli USA circa 1.999 dollari (spesso soggetto a sconti).
  • Pixel 10 Pro Fold: circa 1.799 dollari.

Il divario è ancora più netto se confrontato con l’attuale linea iPhone: il presunto pieghevole costerebbe esattamente il doppio di un iPhone 17 Pro Max (che negli USA parte da 1.199 dollari).

Questione di nome: Fold o Ultra?

Considerando la fascia di prezzo stratosferica, prende sempre più corpo l’ipotesi che Apple possa abbandonare la nomenclatura prevedibile di “iPhone Fold”.

Se il dispositivo dovesse davvero costare oltre 2.300 dollari e offrire caratteristiche uniche come lo schermo senza pieghe, il nome “iPhone Ultra” appare molto più coerente con la strategia di marketing dell’azienda. Etichettarlo come “Ultra” giustificherebbe il posizionamento ben al di sopra della linea Pro, identificandolo non solo come un telefono pieghevole, ma come il non plus ultra della tecnologia mobile.

Quando arriverà?

Nonostante l’accelerazione sui test, non vedremo questo dispositivo sugli scaffali a breve termine. Le indiscrezioni indicano che Foxconn ha già allestito una linea di produzione dedicata, segno che il progetto è uscito dalla fase di prototipazione per entrare nella delicata fase di verifica ingegneristica.

Tuttavia, la complessità del progetto sposta la finestra di lancio tra il 2026 e il 2027. Drew Blackard di Samsung ha recentemente ammesso che i pieghevoli stanno diventando mainstream grazie anni di iterazioni; Apple sembra voler saltare la fase di “iterazione pubblica” per presentarsi direttamente con un prodotto maturo e definitivo.

Resta solo una domanda aperta: il mercato è pronto ad accettare uno smartphone che costa quanto due laptop di fascia alta?