In Italia ne arriveranno solamente due esemplari ma l’esclusività non è la sola carta che R8 GT si possa giocare. Parliamo infatti di 620 cavalli, che fanno di lei l’Audi a trazione posteriore più potente mai creata e di tante altre componenti affinate per migliorare ancora la già ottima R8. L’abbiamo provata in pista. Ecco com’è andata.
Iniziamo dal motore, se lo merita. Si tratta di un V10 da 5.2 litri aspirato capace di sviluppare 456 kW (620 cavalli) di potenza a 8000 giri/minuto. La coppia è pari a 565 Nm fra 6400 e 7000 giri/minuto e la velocità massima è pari a 320 km/h.
Le prestazioni sono da supersportiva, esteticamente si presenta come tale con carbonio a vista un po’ ovunque, sia fuori che dentro e le aspettative non vengono deluse. Da o a 100 in 3.4 secondi e da 0 a 200 in 10.1.
Troviamo poi un cambio S Tronic con rapporti accorciati per passaggi di marcia ancora più rapidi, una nuova modalità Torque Rear a 7 preset selezionabili dal manettino posto sul volante, sedili a guscio e freni carboceramici.
Gli pneumatici sono 245/30 all’anteriore e 305/30 al posteriore montati su cerchi da 20″ a 10 raggi appositamente studiati per questa versione.
In pista ha dato il meglio di sé, con prestazioni invidiabili, e quando siamo passati al drift non è stata da meno. Peccato che verrà prodotta solamente in 333 esemplari, di cui solo due destinati all’Italia, già venduti a 269.500 euro.