CALCIO SERIE A la TECNOLOGIA che c’è DIETRO!

La tecnologia dietro una partita di calcio, una di alto livello, di Lega Serie A, come ve la immaginate? Io grazie a Motorola e A.C. Monza ho avuto l’occasione di scoprire i segreti che stanno sia dietro i 90 minuti di partita allo stadio (Milan- Monza nello specifico) ma anche e soprattutto quelli che riguardano l’utilizzo della tecnologia per preparare la partita.

Vedere una partita come Milan Monza è sempre emozionante e durante quei 90 minuti ci si concentra (giustamente) così tanto sui giocatori e sulla palla che si perde di vista il resto. Io ho scoperto che c’è una sala con una regia dedicata solo ai LED pubblicitari messi a bordo campo e li gestisce in diretta per tutto il tempo, oppure che allo stesso modo c’è una sala con la regia dedicata all’area interviste post partita. Ci sono decine di persone che durante una partita lavorano per far sì che tutto fili liscio e a volte il loro lavoro è proprio questo. Un lavoro “invisibile” del quale magari ci accorgiamo solo quando qualcosa va storto e che invece normalmente diamo per scontato.

Durante la partita c’è però qualcuno che non perde mai di vista il quadro generale, che usa sia in diretta che poi in seguito per rianalizzarla, le immagini provenienti da una camera detta “camera tattica”. Una camera della Lega Serie A che c’è in ogni stadio usato per la massima competizione calcistica italiana e che, a differenza di quelle televisive, inquadra in ogni momento tutto il campo e non solo la zona in cui si svolge l’azione. Questa camera è importantissima per i match analyst, che così possono avere sotto controllo il quadro generale della partita e aiutare l’allenatore in tempo reale.

Ho avuto l’occasione di parlare con Mattia Casella, match analyst dell’ AC Monza, ed è stato lui a spiegarmi tutto ciò. Mi ha raccontato di come i match analyst lavorano sia durante la partita che prima e dopo, di come analizzino grazie a queste camere e grazie ai sensori che i giocatori hanno indosso, il modo di stare in campo delle squadre e dei singoli calciatori e di come di conseguenza preparino le partite di volta in volta in base a chi si trovino ad affrontare. I sensori indossati dai giocatori però ad essere precisi riguardano la figura del preparatore atletico. In questo caso ho parlato con Fabio Corabi, che svolge questo ruolo per il Monza e mi ha fatto capire quanto sia importante la fusione di questi due elementi. Da un lato i dati puri provenienti dal giocatore, la distanza percorsa, le accelerazioni, i cambi di direzione e altre decine di informazioni, dal lato la loro applicazione al campo tecnico-tattico della partita.

La tecnologia può svolgere un ruolo ancora più centrale in tutto questo perché non solo riprese video dalla camera tattica e dati provenienti dai sensori, la Lega Serie A ha anche i dati estrapolati dalle riprese video e quando li distribuirà l’intelligenza artificiale avrà un ruolo fondamentale nell’analisi e in effetti ce l’ha già ora in tante cose. Il CEO Adriano Galliani mi ha raccontato di come ci siano società che basandosi sull’AI aiutino le squadre an analizzare i giocatori e fare il loro mercato in maniera sempre più mirata.

Il ruolo della tecnologia non dovrebbe e non dovrà mai diventare predominante, dettare le scelte dei professionisti, allenatori o giocatori che siano, perché l’intuizione e l’errore umano fanno parte del gioco e tutti lo hanno bene a mente, me lo hanno specificato più volte. Nonostante questo però sta diventando un aiuto sempre più valido, sempre più importante sia nella preparazione che durante il gioco. Del resto ormai ha influenzato anche il modo di fruire del calcio, che adesso viene visto in streaming e da smartphone al contrario di quando stava solo in TV.

Voi che ne pensate? Avete visto Monza Milan? Sareste riusciti a immaginare quanta innovazione e quanta tecnologia c’è ormai dietro i 90 minuti che in tanti aspettano con ansia ogni fine settimana? O magari c’è qualcuno di voi che in questo settore ci lavora?