COME VA VERISURE? L’HO INSTALLATO. PRO e CONTRO Recensione

Quando si parla di sicurezza domestica, il nome che salta fuori più spesso nelle conversazioni e nelle pubblicità è indubbiamente Verisure. La curiosità attorno a questo ecosistema è altissima: funziona davvero? Vale il canone mensile? Per rispondere a queste domande, non bastava leggere una scheda tecnica. È stato necessario installare l’impianto, vivere l’esperienza del montaggio professionale e, soprattutto, simulare un’intrusione per vedere come reagisce la tanto decantata centrale operativa.

Oggi analizzeremo ogni componente, dal kit base agli accessori avanzati come il nebbiogeno, per capire se la promessa di “sicurezza a 360 gradi” viene mantenuta.

L’installazione professionale: l’importanza del fattore umano

Il primo impatto con Verisure non è tecnologico, ma umano. A differenza dei kit “fai da te” che arrivano in una scatola, qui arriva un professionista. Nel mio caso, l’installatore (Simone) si è dimostrato non solo puntuale, ma estremamente preciso e pulito nel lavoro. “Fai come se fosse casa tua”, gli ho detto, e lui ha agito di conseguenza.

Un aspetto fondamentale che ho notato subito è che tutto il sistema è via radio. Non è stato necessario passare cavi, rompere muri o fare tracce. L’installazione è pulita e poco invasiva. Inoltre, il tecnico non si limita a fissare sensori a caso: studia la casa. Ad esempio, i sensori per porte e finestre sono stati posizionati strategicamente in basso sugli infissi. Perché? Per permettermi di tenere le finestre a “vasistas” (ribalta) anche con l’allarme inserito. Se un malintenzionato provasse ad aprirle completamente, l’allarme scatterebbe comunque. È una finezza installativa che fa la differenza nel comfort quotidiano.

Analisi del Kit Base e degli accessori avanzati

Il sistema Verisure non è un semplice antifurto, ma un ecosistema composto da diverse parti che dialogano tra loro. Vediamole nel dettaglio.

La Centralina e la comunicazione

Il cuore del sistema è la centralina. Viene nascosta in un punto sicuro della casa, alimentata dalla rete elettrica ma dotata di una batteria tampone per resistere ai blackout. La sua forza sta nella ridondanza della comunicazione: utilizza la rete LAN, il Wi-Fi e, come backup di sicurezza, ha una SIM 4G integrata. Questo significa che è quasi impossibile isolare la casa dal mondo esterno.

I Sensori di movimento e perimetrali

Il “sensore di movimento pure” è un dispositivo a infrarossi che nasconde una particolarità: integra una fotocamera. Attenzione, non è una videocamera di sorveglianza classica (per la privacy non fa video continui), ma scatta sequenze di fotografie solo in caso di allarme per inviarle alla centrale operativa. Sulle finestre e sulle porte, invece, troviamo i sensori Shock Sensor. Sono a doppia tecnologia: rilevano l’apertura magnetica, ma anche le vibrazioni. Se qualcuno prende a martellate la porta o prova a forzarla, l’allarme scatta prima che il ladro entri. Ovviamente, sono tutti dotati di sistema “tamper” anti-manomissione.

Il valore aggiunto: Nebbiogeno e Smart Lock

Per la mia configurazione ho scelto due accessori che ritengo fondamentali. Il primo è il Nebbiogeno. Per me rappresenta il vero salto di qualità. Oltre alla sirena e alle notifiche, questo dispositivo agisce fisicamente: in pochi secondi satura l’ambiente di una nebbia densa (non tossica, simile al fumo da discoteca, non sporca i mobili) che azzera la visibilità. Il ladro non può rubare ciò che non vede. Il secondo è la Smart Lock. Verisure sostituisce il cilindro della vostra porta (deve essere europeo) e installa una serratura motorizzata. Questo permette di dimenticare le chiavi, aprire la porta con lo smartphone o con i tag, e integrare l’apertura con il disinserimento dell’allarme.

La prova sul campo: falsi allarmi e test di intrusione

Non mi sono limitato a guardare i led accendersi. Ho voluto provare la reattività della Centrale Operativa, anche involontariamente.

L’incidente durante le riprese (Il test involontario)

Mentre giravo il video, ho inavvertitamente fatto scattare l’allarme muovendomi in casa con il sistema inserito. Ero preoccupato perché stavo registrando con il telefono su cui ho la SIM principale. Ebbene, non ho fatto in tempo a preoccuparmi: la centrale operativa si è attivata immediatamente tramite il pannello voce (un dispositivo separato che funge da interfono e sirena). Una voce mi ha chiesto di identificarmi. Ho dovuto fornire la “Parola Chiave” (nel mio caso “Catalizzatore”, scelta in fase di installazione). Una volta verificata la mia identità, l’operatore ha resettato l’allarme. Ho apprezzato molto anche la gestione via app: mi è arrivato subito un report con scritto “Scatto d’allarme gestito, nessun rischio”. Hanno verificato le foto, hanno sentito la mia voce, hanno capito che era un errore. Questo dà sicurezza.

La simulazione del furto

Successivamente ho simulato un’intrusione vera. Sono uscito, ho inserito l’allarme e ho provato a rientrare come un ladro. La reazione è stata fulminea:

  1. Sirena attivata.
  2. Notifica immediata sullo smartphone (“Persona rilevata”).
  3. Vibrazione sullo smartwatch.
  4. Ricezione del video clip (grazie alle telecamere Arlo integrate).
  5. Chiamata dalla Centrale Operativa attraverso il pannello voce in meno di 60 secondi.

L’operatrice, vedendo le immagini e sentendo i rumori, mi ha intimato di identificarmi. Anche qui, dopo aver fornito la parola chiave, la situazione si è risolta con grande cortesia ed efficienza. “Mamma mia che efficienza”, mi sono trovato a dire. Sapere che c’è qualcuno che guarda e agisce mentre tu non ci sei, è impagabile.

Esperienza d’uso quotidiana: addio vecchie chiavi

Tornare a usare le chiavi fisiche dopo aver provato questo sistema sembra un tuffo nel passato. L’integrazione tra hardware e software rende l’accesso a casa fluidissimo. Ecco le modalità che ho trovato più comode:

  • Tag NFC: Sono dei piccoli “gettoni” colorati. Basta appoggiarli al lettore (o alla tastiera esterna) e la porta si apre disattivando contemporaneamente l’allarme. Comodissimo per chi non ha dimestichezza con la tecnologia (bambini, anziani) o per i collaboratori domestici.
  • L’App: Dallo smartphone posso aprire la porta a distanza, controllare se ho chiuso tutto e gestire gli accessi.
  • Automatismi: La Smart Lock ha una funzione che apprezzo molto: lo scrocco rimane aperto per 3 secondi. Basta spingere la porta, anche se hai le mani occupate dalle borse della spesa. Inoltre, ho impostato la chiusura automatica dopo un minuto: mai più il dubbio “ho chiuso la porta a chiave?”.

La modalità “In Casa”

C’è una funzione molto utile per la notte o quando siamo dentro: la modalità parziale. Con un semplice click (o appoggiando il tag), chiudo la serratura blindata e attivo solo i sensori perimetrali di porte e finestre, lasciando liberi i sensori di movimento interni. Posso girare per casa liberamente, ma se qualcuno tocca una finestra, scatta l’inferno.

L’App Verisure: molto più di un telecomando

L’applicazione merita un capitolo a parte perché nasconde funzioni che vanno oltre il semplice “attiva/disattiva”.

  • Pulsante SOS: Tenendolo premuto si invia una richiesta di aiuto immediata alla centrale, geolocalizzata.
  • Funzione “Accompagnami”: Questa è geniale per la sicurezza personale. Se dovete fare un tragitto pericoloso o rientrate tardi la sera, impostate un timer. Se allo scadere del tempo non confermate di essere arrivati sani e salvi, parte l’allarme in centrale con la vostra ultima posizione.
  • Gestione Utenti: Potete creare profili con permessi diversi (amministratore, utente base) e assegnare tag specifici, così sapete sempre chi è entrato e a che ora.
  • Privacy: Una nota sulle foto. Dall’app posso richiedere una foto ai sensori di movimento (“Vedi immagine”), ma non è un video in streaming. La centrale operativa, invece, può accedere alle immagini solo ed esclusivamente se scatta un allarme. La privacy è tutelata.

Quanto costa? Prezzi, canone e il concetto di “Comodato d’uso”

Arriviamo al punto dolente, o meglio, alla caratteristica che divide le opinioni. Verisure non vende solo un prodotto, vende un servizio. Il costo di installazione del kit base parte da 299€, ma per una configurazione completa come la mia (con nebbiogeno, Arlo, Smart Lock) si arriva facilmente intorno ai 1000€. A questo va aggiunto il canone mensile, che parte da 34,90€ e sale in base agli accessori. C’è un vincolo contrattuale di 12 mesi (con penali se si esce prima) e, cosa fondamentale da capire, l’impianto è in comodato d’uso. Se disdite, vengono a riprenderselo.

Questo approccio può far storcere il naso a noi italiani, abituati a voler “possedere” l’oggetto che paghiamo. Tuttavia, c’è un rovescio della medaglia estremamente positivo che ho definito “Zero Sbatti”.

Il valore del servizio “Zero Sbatti”

Cosa pagate con quel canone?

  1. Manutenzione Totale: Se si scarica la batteria di un sensore (e ce ne sono tanti), non dovete andare a comprarla e arrampicarvi sulla scala. Il sistema avvisa Verisure, che manda un tecnico a cambiarle gratuitamente. A vita.
  2. Sicurezza Vera: Un antifurto tradizionale che suona e basta, oggi, serve a poco. I vicini lo ignorano, e se vi arriva la notifica mentre siete lontani, cosa fate? Qui pagate dei professionisti che verificano, filtrano i falsi allarmi, chiamano le forze dell’ordine e, se serve, sparano il nebbiogeno.
  3. Assistenza: Qualsiasi guasto o malfunzionamento è coperto.

Conclusioni: a chi lo consiglio?

Dopo una settimana di utilizzo intenso, la mia opinione è chiara. È un sistema non economicissimo sul lungo periodo, ma offre un livello di tranquillità che un sistema “fai da te” non può dare.

Il ragionamento sul servizio è vincente. Ho parlato con grossi costruttori di antifurti tradizionali e anche loro ammettono che il futuro è nel servizio, non nell’hardware. Avere una centrale operativa certificata (livello 2 di sicurezza) che risponde in meno di 60 secondi è un valore aggiunto enorme. È la soluzione ideale per chi vuole protezione senza pensieri, per chi ha in casa persone anziane o poco tecnologiche, e per chi vuole delegare la gestione della sicurezza a dei professionisti. Se cercate il risparmio assoluto e volete gestire tutto da soli, guardate altrove. Ma se cercate la sicurezza “chiavi in mano” e un’assistenza proattiva, Verisure mantiene le promesse.

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