Scegliere la motorizzazione per l’auto nuova all’interno del panorama automobilistico attuale, può sembrare un’impresa complicata. Tra le molteplici opzioni disponibili però spiccano due scelte che, secondo noi, per la maggior parte delle persone, risultano le più sensate: l’elettrico puro e il full hybrid. Grazie a Hyundai, che ci ha prestato due Kona diverse, oggi vogliamo aiutarvi a scegliere e a fare chiarezza analizzando pro e contro di queste due motorizzazioni e non solo, ovviamente anche di diesel e plug-in.
Le due motorizzazioni che abbiamo scelto per questa prova le abbiamo scelte perché, dati alla mano e percorrenze in Italia alla mano, auto elettriche e full hybrid rappresentano il meglio per il 90% degli utenti grazie alla loro combinazione di efficienza, sostenibilità e praticità. Hyundai Kona ne è un esempio concreto: disponibile, fra le altre versioni, sia in versione elettrica sia full hybrid, offre una panoramica completa su queste due tecnologie.
Perché scegliere un’elettrica?
L’auto elettrica è la campionessa in termini di efficienza, sia per l’efficienza del motore nel convertire l’energia stoccata a bordo in moto che supera il 90%, a differenza del 30 o 40% dei motori termici a benzina o diesel, sia per il recupero dell’energia in frenata. Inoltre il costo chilometrico che può essere molto basso. Se si considera un prezzo medio di 0,40 €/kWh, guidare un’elettrica costa circa 6 euro ogni 100 km. Ma la vera convenienza dipende da dove e come si ricarica:
- A casa con una wallbox e magari un impianto fotovoltaico si può scendere fino a costi irrisori.
- Alle colonnine rapide in autostrada si può arrivare anche a 0,9 €/kWh, rendendo meno vantaggiosa l’opzione.
In termini di manutenzione, l’elettrico è imbattibile: ci sono meno parti mobili, niente cambio olio o sostituzioni di componenti come frizioni. Per esempio, con pacchetti di manutenzione ordinaria offerti dai produttori come Hyundai, i costi si aggirano sui 580 € in 5 anni, una cifra irrisoria rispetto a qualsiasi motore termico. C’è sempre il fattore batterie ma tutti i produttori offrono garanzie più che rassicuranti, Hyundai ad esempio le garantisce per 8 anni o 160.000 chilometri ma anche andando oltre questi valori sappiamo che la degradazione delle batterie delle auto non è così drastica, non è certo come per gli smartphone dove dopo 2/3 anni ci viene già voglia di cambiarla.
Inoltre il discorso sull’efficienza del motore spiega anche perché le elettriche risentono di più delle condizioni esterne come salite, temperature rigide, carico a bordo ecc. Le termiche sembrano risentirne meno perché riuscendo a trasferire nel movimento solo quel 30-40% di energia di cui parlavamo prima poi le condizioni esterne influiscono solo per quel 40% e quindi se quel 40% aumenta sul totale si nota poco. Nelle elettriche invece questa percentuale arriva al 90% e oltre e di conseguenza quando varia ci accorgiamo subito del variare dell’autonomia ma tutto ciò è paradossale, fa sembrare i motori termici “immuni” a salite/freddo/carico ma in realtà lo sono perché “buttano” via così tanta energia che quella richiesta realmente dalle condizioni della strada influisce poco e i motori elettrici che sono così tanto efficienti vengono “penalizzati” perché ce lo fanno notare. A farla breve non è che l’elettrico sprechi più “combustibile” alle alte velocità rispetto ad un termico, è che spreca meno a quelle basse, se l’autonomia poi è inferiore alle termiche è perché per arrivare alla pari ad oggi ci vorrebbero batterie troppo grandi, non è colpa della tecnologia dei motori elettrici, anzi.
Ad ogni modo l’elettrico non è per tutti. Chi non ha la possibilità di ricaricare a casa o al lavoro e percorre molti chilometri al giorno potrebbe trovare quest’opzione poco pratica, soprattutto se l’autonomia della batteria è limitata.
Il full hybrid: il compromesso perfetto
Il full hybrid è un’ottima soluzione per chi cerca efficienza senza la necessità di una ricarica esterna. Questa tecnologia permette di:
- Recuperare energia durante le frenate e le decelerazioni, immagazzinandola in una batteria.
- Utilizzare la combinazione tra motore termico ed elettrico per ridurre i consumi, specialmente in città.
Con un consumo medio di 20 km/l e un prezzo della benzina di circa 1,70 €/l, un’auto full hybrid costa 8,5 euro ogni 100 km. Qui i costi di manutenzione sono di circa 1.600 € in 5 anni.
Un altro grande vantaggio del full hybrid è la semplicità: non richiede ricariche esterne, adattandosi perfettamente a chi cerca un’auto efficiente senza “sbattimenti” legati alla gestione della batteria e della ricarica.
Plug-in Hybrid e Diesel: di nicchia, ma sempre utili
Ci sono però situazioni in cui altre motorizzazioni possono avere senso, anche se in maniera più limitata.
Plug-in hybrid: una scelta di compromesso
Il plug-in hybrid (PHEV) combina un motore termico con uno elettrico dotato di batteria ricaricabile esternamente, con presa e cavo come le elettriche per intenderci. Tuttavia, questa soluzione spesso somma gli svantaggi di entrambe le tecnologie: peso elevato, costi di manutenzione maggiori e necessità di ricarica frequente viste le batterie comunque mai paragonabili a quelle delle full electric.
Quando ha senso scegliere un PHEV?
- Se si ha accesso a una wallbox o una presa domestica per ricaricare comodamente la batteria.
- Se si percorrono quotidianamente distanze compatibili con l’autonomia elettrica (solitamente 50-100 km).
In questo caso, il plug-in può offrire il meglio di entrambi i mondi: zero emissioni per i tragitti brevi e un motore termico per i viaggi più lunghi se ne fate comunque relativamente spesso. Come diciamo sempre quindi “I Plug-in vanno caricati! Altrimenti, se non potete caricarli, non comprateli“.
Diesel: ancora valido per alcuni
Il diesel, spesso criticato per l’impatto ambientale, può essere la scelta migliore per una ristretta nicchia di utenti, come gli agenti di commercio che percorrono 300-400 km al giorno, soprattutto in autostrada. In questi scenari, l’efficienza del motore diesel rispetto al benzina e l’assenza di infrastrutture di ricarica rispetto all’elettrico lo rendono ancora competitivo. Tuttavia, secondo le statistiche, poche persone rientrano in questa categoria e con i diesel euro6 non è più come le genazioni precedenti, che alla fine anche in città andavano bene. I diesel Euro 6 presentano una serie di filtri come il FAP che se usati troppo spesso per brevi tragitti non raggiungono le temperature ideali di utilizzo e si tappano creando continui problemi al motore con accensione di spie, viaggi dal meccanico ecc.
Conclusioni: dipende sempre dalle vostre esigenze
La scelta della motorizzazione non è universale: dipende da fattori come il chilometraggio medio, la disponibilità di infrastrutture di ricarica e il budget. Se l’elettrico e il full hybrid rappresentano le opzioni più sensate per la maggior parte degli utenti, plug-in hybrid e diesel possono avere senso per specifiche esigenze.
Il mercato automobilistico offre oggi un’enorme varietà di soluzioni: scegliete con intelligenza, pensando a cosa si adatta meglio al vostro stile di vita. Senza pregiudizi su quale sia la migliore tecnologia o quale sia la peggiore perché semplicemente non esiste una migliore in assoluto o peggiore in assoluto. E voi? Qual è la vostra scelta?