Un vecchio scooter, che magari ha tanti chilometri, che inquina parecchio, che non possiamo più utilizzare perché le normative di alcune aree urbane non ce lo permettono è da buttare? Grazie al retrofit e grazie in questo caso a Talet-e la risposta è: assolutamente no! Ridiamo una nuova vita ai vecchi mezzi, abbattiamo le emissioni e traiamo anche un beneficio economico non dovendone comprare uno nuovo..
Il retrofit, un po’ come il condizionamento dei cellulari, che io ho sempre sostenuto e promosso, ci permette di alimentare quell’economia circolare che fa bene a noi e all’ambiente, fa bene a tutti. La start-up che si è occupata dell’installazione di questo kit sull’Honda SH 150 di cui vi parlo oggi si chiama Talet-e ma la produzione è di una certa Newtron, della quale abbiamo parlato da pochissimo e che ricorderete sicuramente.
L’obiettivo di Talet-e è quello di creare kit per il retrofit elettrico su Honda SH 125, 150, 300 ma anche Vespa GT-S, Liberty e pian piano tutti gli scooter più diffusi in Italia. A giocare un ruolo fondamentale è la PEU, Piattaforma Elettrica Universale, che proprio nell’ottica dell’efficienza e del risparmio viene installata sugli scooter in modo da rendere l’80% della componentistica comune a tutti i modelli, favorendo così l’abbattimento dei costi, e solamente il 20% poi di parti differenti per adattarsi ai differenti telai.
Ho avuto modo di provare, come anticipato, un Honda SH 150 al quale era stato effettuato il retrofit e le sensazioni che mi ha dato alla guida sono state tutte positive e superiori al termico. La moto è ancora piacere di guida, è diverso e lo capisco ma lo scooter cittadino è solo effettuare spostamenti nel minor tempo possibile divincolandosi in mezzo al traffico. Ecco, l’SH elettrico diventa ancora più pronto, più scattante e di conseguenza più comodo anche in quei movimenti che si fanno per divincolarsi in mezzo alle macchine ferme in coda, quelli a bassissima velocità con i piedi a terra o quasi, per intenderci, perché in quel caso avere una risposta diretta manopola dell’acceleratore/ruota senza il ritardo tipico degli scooter che prima salgono di giri e poi iniziano a muoversi rende tutto più comodo.
La frenata migliora perché a quella meccanica, che ovviamente rimane invariata, si aggiunge quella rigenerativa del motore mentre la dinamica di guida rimane invariata perché le modifiche sono studiate in modo da non alterare la distribuzione dei pesi. Il motore elettrico va al posto di quello termico e la batteria va al posto del serbatoio, quindi sotto la sella. A proposito di batteria l’autonomia varia fra gli 80 e i 120 chilometri ma il mio era ancora un prototipo e poi si può migliorare aggiungendo delle batterie esterne, rimovibili, dove prima c’era la marmitta, che si possono anche portare a casa per la ricarica.
Il costo del retrofit è di 2.500 euro tutto incluso ma per tutte le informazioni più dettagliate, i tempi e l’offerta di lancio vi rimando al link qui in basso. Per me è un’idea super promossa, anzi, non solo l’idea ma soprattutto la realizzazione perché è tutto fatto bene, studiato nei dettagli e anche il prezzo è decisamente sensato considerando che un vecchio scooter, magari con il motore in cattive condizioni dato che non ci serve, possiamo trovarlo sul mercato a pochissimo o tanto meglio per chi lo ha già. Voi che ne pensate?