L’iPad Pro costa tanto? Sicuramente sì. Costa troppo? Ecco, se ad acquistarlo è un professionista che ne sfrutta davvero le potenzialità e non un normale utente che lo fa solo per moda ecco che la risposta diventa “No, anzi, lo possiamo considerare persino economico in confronto ad altre soluzioni professionali”. Se ricordate è un discorso molto simile a quello che avevamo fatto per i Vision Pro, sempre di Apple. L’iPad Pro sta rivoluzionando il mondo dei professionisti creativi, dalle produzioni musicali al disegno digitale. Questo dispositivo, nato inizialmente come un semplice tablet, ha ormai raggiunto una maturità tecnologica tale da diventare un vero strumento di lavoro per molti di loro ed è proprio con loro che ho parlato per scoprirlo!
Durante una recente intervista, ho parlato con un produttore musicale e un disegnatore, entrambi affermati nei loro rispettivi campi, che hanno condiviso la loro esperienza con l’iPad Pro. Entrambi hanno evidenziato come questo dispositivo abbia trasformato il loro modo di lavorare.
Nel caso del produttore musicale e DJ Albert Marzinotto, l’iPad Pro è una piattaforma potente e portatile che gli permette di creare musica ovunque si trovi. Grazie alla versione di Logic Pro ottimizzata per iPad, ora può collegare una tastiera MIDI direttamente al dispositivo e lavorare su tracce in modo fluido e immediato, anche in viaggio. La versatilità dell’iPad Pro consente di passare da un progetto all’altro con facilità, offrendo una modularità superiore rispetto ai tradizionali strumenti di produzione musicale. Inoltre, l’integrazione di software come Alchemy, che offre una vasta gamma di suoni professionali, rende l’iPad Pro una scelta potente per chi vuole creare musica senza compromessi.
Dal punto di vista del disegno ho avuto il piacere di chiacchierare con Roberto Recchioni e anche qui il passaggio ad iPad Pro ha cambiato radicalmente l’approccio al lavoro. La nuova Apple Pencil, combinata con la reattività e la potenza del dispositivo, offre un’esperienza di disegno fluida e precisa, che in molti casi supera quella di dispositivi più tradizionali come la Wacom. Grazie a software avanzati come Procreate, è possibile realizzare interi progetti, dall’illustrazione alla messa in stampa, tutto direttamente sull’iPad Pro. Anche il regista che sto diventando trova l’iPad Pro utile per premontare i video sul set, risparmiando tempo e rendendo immediatamente disponibili i contenuti per una revisione veloce.
Entrambi i professionisti concordano sul fatto che l’iPad Pro è un dispositivo innovativo, capace di offrire soluzioni pratiche e versatili. Tuttavia, non mancano alcune critiche. In particolare, la gestione dei file e il multitasking ancora limitato rappresentano dei colli di bottiglia che rallentano l’efficienza lavorativa, costringendo a volte a passare a un MacBook per compiti più complessi. Inoltre, la necessità di adattatori per connettere certi dispositivi esterni è vista come un difetto, specialmente in situazioni lavorative che richiedono flessibilità e rapidità.
Nonostante questi limiti, il bilancio complessivo è estremamente positivo. L’iPad Pro si conferma come un “game changer” nel panorama dei dispositivi professionali, unendo potenza, portabilità e un’integrazione perfetta con l’ecosistema Apple. Per chi cerca uno strumento all’avanguardia, capace di coprire diversi aspetti della creatività, l’iPad Pro rappresenta un investimento che vale la pena considerare.