iPHONE e iPAD con iOS26 Beta Pubblica. DA INSTALLARE? Test di 5 GIORNI

Con l’arrivo della beta pubblica di iOS 26, è iniziato il consueto periodo di test e valutazioni per chi ama provare in anticipo le novità Apple. In questo caso, l’aggiornamento l’ho installato sia su iPhone sia su iPad, in particolare su un iPhone 16e. Il giudizio complessivo? Piuttosto positivo, anche se con alcune riserve legate soprattutto alla nuova interfaccia grafica. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambia, come si comporta la batteria e cosa aspettarsi anche da iPadOS 26, il tutto arricchito da una parentesi dedicata all’ecosistema Insta360, che ha fornito il “supporto tecnico” per questa prova.

CarPlay, batteria e stabilità generale

Uno dei primi test sul campo è avvenuto durante un viaggio di due ore e mezza verso una delle spiagge preferite in Sicilia. CarPlay ha funzionato perfettamente, sia in modalità wireless che cablata, senza alcun problema di compatibilità o stabilità. Al termine del viaggio, la batteria dell’iPhone era all’80%: un dato confortante, considerando che si tratta di una beta e che il telefono è stato usato attivamente.

L’impressione generale è che la batteria non risenta negativamente dell’aggiornamento. Il device non si surriscalda, anche con utilizzi intensi come la registrazione di video o l’utilizzo delle app di editing. Questo fa pensare a un buon lavoro di ottimizzazione, anche se la fluidità generale del sistema non è ancora al livello di una release finale: qualche incertezza nel passaggio tra applicazioni si nota, ma nulla che comprometta seriamente l’esperienza d’uso.

Interfaccia “Liquid Glass”: più bella o solo più complicata?

La novità estetica più evidente di iOS 26 è la nuova interfaccia “Liquid Glass”. Si tratta di un effetto visivo che restituisce l’impressione di vedere i menu e le schermate attraverso un vetro satinato, creando una sorta di profondità 3D e trasparenze accentuate. L’effetto è particolarmente visibile nei menu contestuali e nella schermata Home, dove anche le cartelle e le icone sono state ridisegnate in chiave vetrosa, monocromatica o con nuove tonalità.

Tuttavia, il giudizio su questo cambiamento è soggettivo. Se da un lato si può apprezzare il tentativo di rinnovamento, dall’altro si rischia di complicare la lettura visiva per chi preferisce un’interfaccia minimalista e pulita. Inoltre, molte app di terze parti devono ancora adattarsi graficamente al nuovo design, creando un certo disallineamento tra icone vecchie e nuove.

Homescreen 3D e app Fotocamera più semplice

Tra le funzioni più “wow” c’è la nuova Homescreen 3D, che consente di impostare una foto in modo tale da distinguere chiaramente tra soggetto in primo piano e sfondo, con un effetto parallasse dinamico quando si muove il telefono. È un dettaglio estetico, certo, ma ben realizzato e d’impatto.

Molto apprezzata anche la nuova app Fotocamera, finalmente semplificata. Le opzioni principali (foto, video, zoom 1x e 2x) sono subito accessibili e la UI è stata ripulita, rendendo più veloce e intuitivo l’uso. Sul modello 16e manca la grandangolare, ma la resa dell’app resta convincente.

Dialer, traduzioni e coerenza grafica

La nuova grafica coinvolge anche l’app Telefono (Dialer), ma in modo solo parziale. Alcuni elementi, come la schermata iniziale con i preferiti, adottano già il nuovo design, mentre altri, come il tastierino numerico, rimangono ancorati allo stile piatto precedente. Il risultato è un’interfaccia graficamente incoerente che, si spera, sarà uniformata nella versione definitiva in arrivo a settembre.

Una novità più concreta è l’introduzione delle traduzioni in tempo reale durante le chiamate, con funzioni che permettono la registrazione, la trascrizione e il riassunto automatico della conversazione. Al momento, però, queste funzionalità sembrano limitate da questioni normative in Italia e non sono ancora disponibili sul nostro territorio.

iPadOS 26: finalmente multitasking serio

La vera rivoluzione di questa beta, però, si vive su iPad. Con iPadOS 26 debutta finalmente una gestione delle finestre degna di un sistema operativo desktop. Le applicazioni possono essere ridimensionate, spostate, affiancate e messe in background con maggiore naturalezza. Il tutto accompagnato da una gestione a finestre fluida, personalizzabile, con tanto di menu a tendina in stile desktop e possibilità di layout rapidi.

In parallelo resta disponibile anche Stage Manager, la modalità multitasking introdotta da Apple nelle versioni precedenti, che qui viene ulteriormente affinata. Le app aperte possono essere visualizzate a lato e richiamate con un semplice tap, rendendo più immediata la gestione di più attività contemporaneamente.

Anche l’app File è migliorata, con maggiore integrazione dei servizi cloud e una UI più vicina a quella di un file manager tradizionale. In definitiva, iPadOS 26 porta il tablet Apple sempre più vicino alla produttività “da computer”, pur con i limiti delle app ancora pensate per un uso touch e non pienamente desktop.

Insta360: l’altro lato della prova

A rendere ancora più interessante questo test è stata la collaborazione con Insta360, che ha fornito le sue ultime action cam per accompagnare il viaggio in Sicilia. Il video che documenta l’intera prova è stato girato con la nuova Ace Pro 2, affiancata dalla X5 e dalla sorprendente GO 3S, una delle cam più versatili e compatte del mercato.

La GO 3S in particolare mi ha colpito, ancora una volta, per leggerezza e qualità d’immagine. Può essere montata praticamente ovunque, dal casco al drone, grazie agli accessori dedicati. La X5, invece, offre riprese a 360° con possibilità di regia in post-produzione e una qualità video migliorata, anche in condizioni di scarsa luminosità. Con il recente aggiornamento firmware, la qualità è salita notevolmente, insieme all’autonomia, migliorata del 20%.

Non è mancato neppure qualche imprevisto: una caduta contro una roccia ha scheggiato leggermente una lente, ma senza danni alla cam. Fortuna vuole che Insta360 fornisca un kit di sostituzione lenti, che evita di dover mandare il dispositivo in assistenza. Tra le novità, anche due nuovi microfoni: il Mic Air, compatto e versatile, e un secondo con GPS e display integrato, utile per monitorare la ripresa anche a distanza.

Conclusioni: installarla o no?

La risposta breve è sì, iOS 26 beta pubblica è abbastanza stabile da poter essere installata anche su un dispositivo d’uso quotidiano, a patto di avere la prudenza di fare prima un backup. La batteria regge bene, non ho riscontrato bug gravi e le prestazioni generali sono buone. Certo, qualche incertezza nella fluidità c’è ancora, ma è normale in una beta.

Il vero punto critico resta l’interfaccia grafica “Liquid Glass”, che potrebbe dividere gli utenti tra chi la considera un miglioramento estetico e chi la giudica una complicazione inutile. Su iPad, invece, la gestione a finestre rappresenta un netto passo avanti e porta il tablet più vicino a un uso professionale.

In conclusione, se siete curiosi di provare le nuove funzionalità e non fate affidamento su applicazioni troppo specifiche o sensibili, potete installare iOS 26 beta pubblica senza troppe preoccupazioni. E magari approfittare dell’estate per esplorare anche il mondo delle action cam con strumenti come quelli di Insta360, che sembrano davvero in grado di accompagnare ogni tipo di avventura.

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