Con questo video non volevo discutere su quale fosse il pieghevole migliore ma ragionare sul fatto che, questa nuova visione, dà una possibilità di creare telefoni per determinate tipologie di utilizzo.
Facciamo un esempio, adesso abbiamo: la conchiglia di Moto Razr e Galaxy Z Flip; il libro con piegatura interna del Fold di Samsung che ha anche un display esterno ma piccolo; il libro con piegatura esterna del Mate XS di Huawei che permette di avere un display grande anche da chiuso.
Parere personale: io preferisco lo Z Flip di Samsung perchè mi permette di avere un telefono piccolo in tasca e un display che è sostanzialmente paragonabile ad un telefono tradizionale. Ha comunque dei limiti: il display esterno è piccolo per far stare due batterie, lo troviamo più grande su Moto Razr ma manca una buona autonomia.
Forse il compromesso migliore è quello del Galaxy Fold, perchè consente comunque un’utilizzabilità molto buona anche da chiuso. Per chi lavora, potrebbe essere comodo avere un display di questa grandezza – seppur non grande come quello del Mate XS o di un tablet. A proposito di tablet, con un Huawei Mate XS non ne sentirete la necessità ma è grande e pesantuccio.
Per quanto riguarda la costruzione: dal Fold – ritirato e poi commercializzato nuovamente per quel problema che ricorderete – che ha un display pieghevole ma non così tanto come sul Galaxy Z Flip che permette un raggio di piegatura minore.
Sul Mate XS, piegandosi verso l’esterno, ha una piegatura che si nota maggiormente.
Abbiamo visto anche qualche pieghevole del futuro: come quello di Xiaomi che ha la doppia piegatura e permette di avere una comodità, nell’apertura, maggiore. Oppure quello di TCL che però, con la sua apertura a fisarmonica, diventa davvero spesso quando chiuso.
Insomma, i pieghevoli di oggi sono un po’ figli dei compromessi.
Interessantissimo quando ci saranno i display arrotolabili o, magari, interessante sarà capire come si muoverà Apple che – sicuramente – ci starà lavorando. Del resto, sappiamo che Apple è solita cercare di migliorare tecnologie già esistenti e non proporne di nuove.
Ma su tutto, questa guerra dei Form Factor differenti ha messo un po’ di pepe in settore ormai incredibilmente piatto. Ma una cosa i produttori non devono dimenticare: che tutto questo hardware deve adesso essere accompagnato da un software sviluppato ad hoc per il determinato form factor, non si può più standardizzare un’interfaccia a modelli così differenti tra loro.