Il MAGAZZINO ROBOTICO del FUTURO di AMAZON in AMERICA

Amazon mi ha invitato a Nashville, Tennessee, per scoprire le tecnologie del futuro che verranno implementate nei loro prossimi magazzini. Il magazzino di Nashville, uno dei più grandi al mondo, è un vero colosso con 20 km di nastri trasportatori e 3.000 persone impiegate. Ma la parte interessante è l’orgoglio italiano: ricordo di aver visto in fase beta una macchina capace di impacchettare oggetti di qualsiasi dimensione durante la mia visita all’Innovation Lab di Vercelli, uno dei tre laboratori Amazon dedicati all’innovazione. Ora questa tecnologia è stata implementata qui a Nashville.

Il nuovo sistema di imballaggio su misura ha consentito ad Amazon di ridurre di due terzi l’uso della plastica, grazie all’adozione della carta. Questa innovazione permette di creare pacchi perfettamente adattati alle dimensioni dei prodotti, evitando così la necessità di materiale di riempimento. Inoltre è incredibile vedere la precisione e la velocità con cui i nastri trasportatori muovono le casse, gestendo automaticamente le precedenze e coordinando le diverse linee di trasporto.

Ma la vera novità sono i robot di nuova generazione. A differenza di quelli che avevo visto nei magazzini precedenti, che dovevano operare in spazi delimitati, questi sono liberi di muoversi all’interno del magazzino. Grazie a sensori avanzati, telecamere e tecnologia LiDAR, riescono a evitare gli ostacoli, lampeggiando per segnalare la loro presenza agli operatori umani e persino mettendo la “freccia” quando devono svoltare. Ho visto uno di questi robot manovrare agilmente tra le persone, sollevare armadioni e trasportarli in modo completamente autonomo. Vederli in azione dal vivo è impressionante!

Un’altra tecnologia interessante è il braccio robotico con dita pneumatiche, capace di afferrare pacchi di varie dimensioni utilizzando il sottovuoto. Questa macchina automatizza un compito che in passato richiedeva molto tempo e interventi manuali, posizionando i pacchi nelle giuste ceste, pronte per essere trasportate dai robot.

Ho anche avuto modo di vedere i nuovi veicoli elettrici Rivian che Amazon sta utilizzando per le consegne dell’ultimo miglio. Questi furgoni, già operativi in migliaia di unità negli Stati Uniti, sono progettati per ottimizzare la distribuzione dei pacchi. A bordo, un sistema di riconoscimento automatizzato aiuta il corriere a individuare il pacco giusto da consegnare, semplificando enormemente il processo e riducendo i tempi di lavoro.

Nonostante il livello di automazione avanzata va sottolineato che l’integrazione tra persone e robot rimane fondamentale. L’obiettivo non è sostituire i lavoratori, ma trasformare il loro ruolo. I robot si occupano delle attività più ripetitive e pesanti, mentre i dipendenti possono concentrarsi su compiti più complessi e qualificati, supportati anche da programmi di formazione specifici.

E poi, un’ultima chicca: i droni per le consegne arriveranno anche in Italia, ma bisognerà attendere ancora un po’. La tecnologia è in sviluppo e la priorità è garantire che siano sicuri e rispettino tutte le normative. Insomma, il futuro delle consegne e della logistica è più vicino di quanto pensiamo, ma c’è ancora tanto da scoprire!