La MIA COLLEZIONE di FLOP (scammato male)

Bene ma non benissimo. Oggi voglio fare un bilancio amaro ma onesto del mio percorso nel mondo del crowdfunding e delle startup tecnologiche. Un viaggio costellato da entusiasmi, speranze e, purtroppo, parecchie scottature. Vi racconto alcune delle più clamorose “fregature”, o comunque delusioni, che ho sperimentato in prima persona, prodotti acquistati (o solo promessi) che incarnano perfettamente le difficoltà che spesso si incontrano quando si cerca di innovare senza un solido know-how alle spalle.

Reevo Bike: la bici futuristica senza mozzi… e senza freni

Partiamo dalla Reevo Bike, una e-bike dall’aspetto spettacolare con ruote senza mozzi, finanziata con entusiasmo attorno al 2021. Un design unico, quasi futuristico. Costava circa $2000, ai quali ho dovuto aggiungere altri $200 per sdoganamento e spedizione. Ma appena arrivata… un disastro: non frena, fa rumore, la trazione è pessima, il cavalletto instabile e la leva del freno si è rotta appoggiando semplicemente la bici. La lega era così scadente da sembrare zama fusa. Dopo un anno e mezzo di rincorse con il supporto (“ti spediamo il pezzo, no aspetta…”), l’azienda è sparita. Caso chiuso: emblema del fallimento nella realizzazione di un progetto troppo ambizioso per un team inesperto.

Rabbit R1: l’IA tascabile che doveva cambiare tutto

Poi c’è il Rabbit R1, un gadget presentato come il primo assistente AI da tasca, completamente vocale, senza tastiera, con la promessa di interazioni naturali. $199 per un dispositivo che avrebbe dovuto rivoluzionare il modo di comunicare con la tecnologia. In realtà, non funziona come promesso. I blogger internazionali l’hanno stroncato, da Marques Brownlee in giù. Io non l’ho nemmeno recensito: l’ho solo provato grazie a un amico, e già all’annuncio avevo fiutato la fregatura. Per quanto l’azienda stia ancora cercando di migliorarlo (è arrivato persino il supporto in italiano), il prodotto rimane un esperimento confuso e poco utile.

Naucrates Ride On: la valigia con motore che non è mai partita

Come resistere a un’idea così folle? Una valigia motorizzata che si muove da sola, vi segue in aeroporto, si sblocca con riconoscimento facciale. Era il 2019, costava $444, e sembrava il gadget del secolo. Peccato che non sia mai arrivata. La campagna su Indiegogo ha raccolto migliaia di commenti delusi, e chi l’ha ricevuta lamentava problemi gravi di funzionamento. Alcuni articoli l’hanno definita apertamente una truffa, e non posso dargli torto.

Crowdfunding: strumento potente, ma estremamente fragile

Il crowdfunding è uno strumento straordinario per democratizzare l’innovazione, ma ingegnerizzare un prodotto con pochi fondi è molto difficile. Ho un amico, vero nerd dei progetti Kickstarter, che mi ha mandato un file riepilogativo delle sue campagne: pochi successi, molti fallimenti, tante delusioni. In alcuni casi i prodotti sono arrivati ma erano obsoleti, oppure sono stati realizzati male, oppure l’azienda è sparita lasciando gli utenti con un oggetto inutile.

I giganti copiano, gli startupper falliscono

Spesso accade che un’idea interessante lanciata su Kickstarter venga copiata e migliorata da aziende con veri reparti R&D. Così chi ha creduto nel progetto originale resta con poco o nulla. Ma il crowdfunding resta comunque un’opportunità importante per fare emergere nuove idee, alcune delle quali, va detto, sono diventate successi globali.

Esperimenti tech riusciti (o almeno arrivati)

Non tutte le mie scommesse sono state disastrose. Alcuni gadget esotici sono arrivati, e funzionavano anche. Ricordo con affetto il Neonode N1, un micro-telefono touchscreen con infrarossi, ordinato attorno al 2004. Funzionava con una griglia invisibile di raggi per rilevare il tocco. Un’idea pazzesca, per l’epoca. E sì, era arrivato a casa mia.

Altri flop degni di nota

  • Wow Shoes: scarpe adattive con suola pneumatica. Erano geniali in teoria, ma mai entrate in produzione.
  • Linfa – Serra Idroponica Smart: un prodotto spedito e venduto anche su Amazon, ma basato su un cloud ormai defunto, il che la rende oggi inutilizzabile.
  • Scooter pieghevole da 45 km/h: bello sulla carta, mai lanciato davvero.
  • Nuvap: sensore di qualità dell’aria innovativo ma basato su un sistema cloud ora a pagamento. Mi è arrivata una mail di rinnovo per oltre 1600€ l’anno. Fuori scala. Anzi. Fuori di testa.

Tra i pochi casi di truffa vera, una mini auto radiocomandata vista su Instagram, pagata €59,90 per un’offerta “scontatissima” durante le ferie. Mai arrivata. Solo dopo ho scoperto, su Reddit, che il sito era probabilmente un caso di dropshipping truffaldino: spediscono solo a chi fa reclami insistenti. Io ero al mare, mi sono fidato… e ho perso i soldi.

Consigli finali per non farsi fregare

  • Verificate sempre la reputazione di chi propone il prodotto.
  • Diffidate delle offerte troppo belle per essere vere.
  • Preferite Amazon o siti ufficiali.
  • Leggete le condizioni d’uso del cloud: molti dispositivi smart diventano inutili se il server va offline.
  • Se fate crowdfunding, considerate i rischi: non è shopping, è un atto di fiducia.

Conclusione: nerd sì, ma con giudizio

Il mondo delle startup e del crowdfunding è affascinante e pericoloso. Ho collezionato molti fallimenti, ma anche esperienze curiose, prodotti visionari e qualche soddisfazione. Alla fine, l’innovazione è fatta anche di errori, e in un certo senso è giusto così. Ma meglio sbagliare con consapevolezza, imparando a distinguere un sogno realizzabile da una promessa vuota.

Ci vediamo alla prossima… magari con una nuova fregatura da raccontare!