Nei LABORATORI TISSOT per L’OROLOGIO CHE NON SI SCARICA MAI

Nella patria delle lancette, a Le Locle, dove ogni angolo profuma di orologeria, Tissot ci ha aperto le porte della sua sede per mostrare qualcosa di davvero inedito: una nuova tecnologia di celle fotovoltaiche trasparenti, integrata per la prima volta nel vetro zaffiro di un orologio analogico. Non un semplice esperimento, ma un passo deciso verso il futuro dell’orologeria svizzera, sempre più ibrida tra tradizione, design e innovazione tecnologica.

Dove la luce diventa energia invisibile

L’innovazione si chiama LightMaster Solar Technology ed è il frutto di anni di ricerca interna condotta da Nivarox, società parte del gruppo Swatch, come del resto anche Tissot, nei laboratori svizzeri dove regnano il silenzio e la pulizia assoluta, necessarie per mantenere l’ambiente privo di polveri. Sebbene molte aree siano coperte da segreto industriale, mi è stato possibile vedere da vicino il risultato finale di questo progetto: un pannello fotovoltaico completamente trasparente inserito direttamente nel vetro zaffiro dell’orologio.

Il primo modello a integrare questa tecnologia è il nuovo Tissot PRC 100, un orologio che, a prima vista, appare come un tradizionale segnatempo analogico, ma che nasconde nella trasparenza del vetro la sua anima fotovoltaica. A differenza di altri modelli come il T-Touch Connect, dove il pannello solare è visibile sul quadrante, qui il design è completamente libero da vincoli estetici: niente più compromessi tra stile e funzionalità.

Un pannello invisibile, un’energia reale

La parte sorprendente è che il pannello solare non si vede, ma funziona. E anche molto bene: un solo minuto all’aperto equivale a un giorno intero di autonomia energetica. La cella solare è capace di funzionare anche sotto luce artificiale, e l’orologio è dotato di un sistema di storage interno che gli permette di continuare a funzionare anche in assenza di luce fino a 14 mesi.

Il sistema è reso possibile da un nuovo movimento sviluppato appositamente da ETA (altra società del gruppo Swatch), altamente efficiente, disponibile in due misure, e capace di operare anche in condizioni di luce molto scarsa. Un esempio pratico? Durante la visita, è stato mostrato un orologio senza batteria, che però si muoveva tranquillamente alla sola esposizione luminosa.

Ma non è finita: quando la carica è bassa, l’orologio entra automaticamente in modalità di risparmio energetico, facendo avanzare la lancetta dei secondi ogni quattro secondi, anziché ogni secondo, per avvisare l’utente che è tempo di “ricaricare” con un po’ di luce. Una trovata semplice ma estremamente intelligente.

Qualità testata, fino all’ultimo cinturino

Durante il tour all’interno della sede, è emerso chiaramente l’enorme impegno di Tissot nella qualità e affidabilità. I test condotti sui prototipi e sui modelli finiti sono estremamente rigorosi. Alcuni esempi:

  • Test di caduta da 1,5 metri, ripetuti più volte.
  • Simulazioni di usura dei cinturini, anche in condizioni di umidità, per imitare il sudore umano.
  • Test di trazione e torsione per verificare la resistenza dei cinturini, soprattutto quelli in acciaio.
  • Controlli sulla ricarica dei movimenti meccanici, simulando le vibrazioni e i movimenti del polso.

Ogni dettaglio, fino alla più piccola vite, è sottoposto a verifica. E la logistica? Altro fiore all’occhiello: un magazzino completamente automatizzato, gestito elettronicamente, con una rapidità e precisione sorprendenti, degna delle migliori fabbriche di alta tecnologia.

Un’innovazione che affonda le radici nel passato

Nel corso della visita ci è stata anche mostrata la stanza Heritage, dove si può ripercorrere la lunga storia di Tissot nel campo dell’innovazione. Già in passato, il marchio aveva sperimentato materiali all’avanguardia come la plastica, anticipando di fatto il concetto alla base degli Swatch. E già nel 2006, con il PR50 Solar, era iniziata la ricerca sulle celle solari, arrivando oggi a un risultato che sembra davvero uscito dal futuro.

Il PRC 100: stile, funzionalità, autonomia

Il nuovo Tissot PRC 100 LightMaster Solar sarà disponibile in diverse configurazioni estetiche, con cinturini in pelle, metallo e PVD, adatti sia a uno stile elegante che sportivo. È coperto da una garanzia di 3 anni, ma ciò che fa davvero la differenza è la promessa di non dover cambiare la batteria per 15 anni, un valore che supera ampiamente la media di qualunque altro orologio al quarzo.

Considerazioni finali

Vedere da vicino la nascita di un prodotto così complesso, spesso giudicato solo una volta finito, permette di apprezzare il lavoro nascosto dietro a ogni innovazione. Tissot, pur mantenendo salde le proprie radici svizzere ed europee, ha saputo sviluppare una tecnologia che potrebbe cambiare il modo in cui pensiamo all’alimentazione degli orologi, e non solo. Una cella fotovoltaica trasparente apre scenari interessanti non solo nell’orologeria, ma anche in altri settori: dall’elettronica di consumo ai dispositivi medici, fino a possibili integrazioni nell’abbigliamento tecnico o smart.

In un’epoca in cui spesso le novità arrivano da Stati Uniti o Cina, fa piacere vedere un’innovazione tutta europea, nata nelle montagne svizzere, dove il tempo non solo si misura, ma si costruisce con pazienza, precisione e visione. Brava Tissot!

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