Apple potrebbe essere sul punto di cambiare radicalmente la sua strategia di lancio degli iPhone. Secondo un recente report che conferma e arricchisce voci già circolate, l’azienda starebbe seriamente valutando un calendario bi-annuale per le nuove uscite. In pratica, potremmo iniziare a vedere nuovi modelli non solo in autunno, come da tradizione, ma anche nella prima metà dell’anno.
Pressioni dalla concorrenza e nuove esigenze strategiche
La spinta principale a questo cambio di rotta arriverebbe dalla crescente pressione competitiva, in particolare nei mercati chiave come la Cina. Brand come Samsung e OnePlus presentano spesso i loro dispositivi di punta tra gennaio e giugno, conquistando per mesi l’attenzione del pubblico prima che Apple faccia la sua mossa. Allineandosi a questo ritmo, Apple potrebbe mantenere più costante il focus mediatico sull’iPhone lungo tutto l’anno, evitando i lunghi mesi di silenzio dopo l’autunno.
Ma non è solo una questione di marketing. Concentrando tutte le novità in un singolo evento a settembre, Apple fatica a dare pari visibilità ai modelli top di gamma e a quelli più accessibili. Una suddivisione in due momenti separati consentirebbe di valorizzare meglio ogni categoria di prodotto.
Il piano ipotizzato: tra primavera e autunno
Per il 2025 non sono previsti cambiamenti: l’attesa gamma iPhone 17, che includerà le versioni standard, Pro e il nuovo iPhone 17 Air, dovrebbe arrivare puntuale in autunno, probabilmente a settembre.
La vera rivoluzione, però, potrebbe iniziare nel 2026. In primavera, Apple sarebbe intenzionata a lanciare un modello più economico, l’iPhone 17e. Un evento insolito, considerando che le versioni “SE” hanno finora seguito un ciclo di aggiornamento biennale o più. In autunno, invece, potrebbe essere la volta del debutto del primo iPhone pieghevole della casa di Cupertino, presentato accanto ai modelli iPhone 18 Pro, Pro Max e a una variante più sottile, che potrebbe chiamarsi iPhone 18 Slim o Air giunto a quel punto già alla sua seconda generazione.
In una mossa ancora più sorprendente, la versione base dell’iPhone 18 potrebbe non essere presentata in autunno, ma slittare all’inizio del 2027, insieme al successivo modello economico iPhone 18e. Questo nuovo approccio avrebbe anche un impatto concreto sulle linee produttive: anziché un picco di attività concentrato in estate e un brusco calo dopo l’uscita autunnale, la produzione verrebbe distribuita in modo più uniforme lungo l’arco dell’anno.
Cosa ci aspetta dopo il 2026?
Guardando oltre, l’autunno 2027 dovrebbe segnare l’arrivo della seconda generazione di iPhone pieghevoli, accompagnata dalla famiglia iPhone 19 Pro e da un nuovo modello Slim o Air, stavolta con display più ampio. La tendenza verso schermi sempre più grandi, insomma, sembra destinata a proseguire senza sosta.
Se questo piano verrà attuato, ci troveremo di fronte a una gamma di iPhone molto più articolata, con modelli distribuiti su due eventi annuali. Le versioni “e”, più accessibili, potrebbero diventare aggiornamenti regolari, mentre il foldable iPhone potrebbe trasformarsi in una presenza fissa nella lineup, evolvendo anno dopo anno.
Un impatto destinato a farsi sentire
Un cambiamento di questa portata non riguarderebbe solo Apple. Anche la concorrenza sarebbe chiamata a rivedere i propri calendari, per evitare il confronto diretto con i nuovi lanci di Cupertino. E i fornitori della filiera produttiva dovrebbero riorganizzare interamente le loro operazioni, passando da una produzione stagionale a un flusso costante.
Insomma, se Apple dovesse davvero decidere di scaglionare i lanci dei suoi iPhone, l’industria degli smartphone si troverebbe di fronte a un nuovo punto di svolta. Le certezze che hanno retto per oltre un decennio potrebbero presto essere messe da parte. E per milioni di utenti, le novità firmate Apple non sarebbero più un appuntamento autunnale, ma una promessa costante, in ogni stagione dell’anno. E voi che ne pensate?