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Facebook nuovamente nei guai: dati a Amazon, Apple e tante altre?

Dopo lo scandalo di Cambridge Analitica, Zuckerberg ha dovuto difendersi davanti a tribunali e mettere una pezza ai danni fatti a causa della condivisione impropria dei dati dei suoi utenti.

Circa 19 miliardi è l’ammontare di denaro perso a causa della faccenda, danno di immagine che comunque continua a farlo essere il sesto uomo più ricco al mondo.

E a quanto pare non è bastata la lezione, Zuckerberg è nuovamente accusato di aver condiviso informazioni con le più grosse aziende del mondo della tecnologia, aziende del calibro di Amazon, Yahoo, Netflix, Spotify, Apple e Microsoft. 

E per dati non si intende solo i propri ma anche quelli dei nostri amici, oltre ad aver concesso l’accesso ai messaggi privati degli utenti.

Il New York Time ha provato a fare un’analisi della situazione ha dichiarato che, pur non vendendo ufficialmente dati, quest’ultimi sono il core della Silicon Valley e che le aziende citate sono in possesso di una quantità decisamente superiore a quella di Cambridge Analitica.

Per l’ennesima volta, quindi, Facebook non avrebbe controllato a dovere la sicurezza dei dati degli utenti.

La replica è arrivata e non fa altro che ribadire quanto detto per Cambridge Analitica, aggiungendo che Facebook sta attualmente revisionando le API al fine di applicare nuove restrizioni.

Secondo voi, come andrà a finire? Usate ancora Facebook?