Ebbene sì, dopo la triste notizia di aver abbandonato definitivamente il progetto Stadia, dedicato al cloud gaming, Google lancia ben tre Chromebook in collaborazione con Acer, Asus e Lenovo dedicati proprio a questo: il gaming in cloud.
La prerogativa di questo modo di giocare è proprio quella di non dover avere per forza PC potenti e costosi, ma essere solo dotati di una connessione decente e poco più, con i giochi che invece girano su dei mega server da qualche parte nel mondo. Cosa significa quindi “dedicati al cloud gaming” se cloud gaming significa giocare senza PC da gaming? Secondo Google e le tre aziende con le quali ha collaborato significa avere quantomeno altre “piccole” accortezze come display a 120 o 144Hz che ci permettano di giocare appunto fino a 120 o 144 FPS, tastiere anti ghosting con illuminazione RGB e connettività veloce WiFi 6 e WiFi 6E.
Il ragionamento fila in effetti, e se le società come Amazon con il progetto Luna, Nvidia con GeForce Now e Microsoft con l’Xbox Cloud Gaming dovessero continuare a credere in questo settore (cosa che non ha fatto Google con Stadia..?) e la rete fissa dovesse diventare sempre più veloce e stabile, questi Chromebook potrebbero avere tantissimo senso (al giusto prezzo).
I tre Chromebook non sono ancora disponibili in Europa ma negli USA arrivano a prezzi fra i 649 e i 699 dollari, con tre mesi di Amazon Luna inclusi, tre di GeForce Now con il piano di abbonamento massime prestazioni che permette di far girare i giochi sulle RTX 3080 e con la beta del servizio Microsoft.
Insomma, il discorso potrebbe diventare interessante, soprattutto per chi viene raggiunto dalla fibra è quindi gode di una connessione adatta, peccato che proprio Stadia mancherà!