Nel mondo della tecnologia, soprattutto quando si parla di smartphone pieghevoli, è facile lasciarsi trascinare dai numeri. Spesso, però, i dati tecnici non raccontano tutta la verità. Prendiamo ad esempio lo spessore dichiarato di due recenti pieghevoli di fascia alta: Honor Magic V5 e Samsung Galaxy Z Fold7. Sulla carta, il primo vince. Ma nella realtà?
Il gioco dello 0,1 mm
Honor promuove con orgoglio il suo Magic V5 nella colorazione “Ivory White” come lo smartphone pieghevole a libro più sottile al mondo: 8,8 mm da chiuso. Il Galaxy Z Fold7, suo diretto concorrente, si ferma a 8,9 mm. Una differenza talmente sottile da sembrare trascurabile. Eppure, nel marketing, quei decimali diventano spesso motivo di vanto. Ma c’è un piccolo dettaglio che cambia tutto.
Il noto leaker cinese Ice Universe ha messo a confronto fisicamente i due dispositivi, posizionandoli fianco a fianco per verificarne lo spessore reale. Il risultato? Contrariamente a quanto dichiarato, è proprio il Galaxy Z Fold7 a risultare visibilmente più sottile. Com’è possibile?
There is no accurate measuring tool, but we can still draw a rigorous conclusion: Galaxy Z Fold7 is the thinnest folding mobile phone in the world.
I switched the positions of two mobile phones during the test, and the results remained the same, which showed that the factors of… pic.twitter.com/irlNgKOtH0— PhoneArt (@UniverseIce) July 15, 2025
Il “trucco” della pellicola
Il segreto è tutto in una sottile pellicola. Honor include sullo schermo del Magic V5 una protezione preapplicata, che però non viene considerata nella misura ufficiale dello spessore. Eppure, quando si acquista il dispositivo, quella pellicola c’è e incide, seppur minimamente, sulla percezione dello spessore. Samsung, al contrario, non applica una protezione di serie, motivo per cui la sua misura ufficiale riflette più fedelmente la realtà.
Questo dimostra quanto una differenza di 0,1 mm possa essere irrilevante nell’utilizzo quotidiano, ma al tempo stesso facilmente sfruttabile nel marketing per rivendicare primati spesso discutibili e fugaci.
Quando i record servono solo a fare colpo
“Il più sottile”, “il più leggero”, “il più compatto”: sono etichette che fanno presa, ma che raramente incidono davvero sull’esperienza d’uso. Nessuno percepirà 0,1 mm in meno nello spessore, né un grammo in meno nel peso. Ecco perché basare la scelta d’acquisto su queste micro-differenze ha senso solo se si cerca un pretesto per vantarsi con gli amici, non se si punta alla qualità d’uso. Voi sentite una differenza di spessore sul vostro smartphone quando applicate una pellicola? Probabilmente no e anche se fosse non vi cambia certo l’esperienza d’uso e ve ne dimenticate dopo qualche minuto.
Oggi, la maggior parte dei pieghevoli top di gamma è già sufficientemente sottile e leggera da risultare comoda anche da chiusa. In quest’ottica, la decisione su quale modello acquistare dovrebbe basarsi su criteri più concreti: la qualità del display, la durata della batteria, la resa fotografica, l’ottimizzazione del software o la solidità della cerniera.
In conclusione
Numeri e specifiche restano importanti, ma vanno contestualizzati. Una scheda tecnica può attirare l’attenzione, ma solo la prova reale determina quanto un dispositivo sia davvero valido. Prima di farsi affascinare da un primato millimetrico, meglio chiedersi se quel decimo di millimetro farà davvero la differenza nell’esperienza quotidiana. Probabilmente no.