Circa un mese fa Broadcom provava l’ennesimo tentativo di acquisire Qualcomm alzando la propria offerta. Il produttore di microprocessori con sede a Singapore mise sul piatto 82 dollari per azione (60 in contanti e il resto in titoli) per prendere il controllo del rivale americano. Il valore dell’operazione e’ di 146 miliardi di dollari, compresi i debiti.
A distanza di un mese, quando tutto sembrava volgere alla chiusura, la trattativa è stata bloccata dal presidente Donald Trump.
Trump ha infatti affermato che «il proposto takeover di Qualcomm da parte dell’acquirente è vietato, e qualunque sostanzialmente equivalente merger, acquisizione, o takeover, sia diretto che indiretto, viene vietato».
Ciò che incuriosisce è il motivo, considerando che il suo intervento è arrivato senza chiedere l’intervento della Commissione sugli interventi esteri, perchè si parla di “sicurezza nazionale”.
Quello che più ci viene da pensare è che gli Stati Uniti abbiano timore nel vedere un colosso americano finire in mani estere, specie se si parla di uno dei più grandi produttori di microprocessori. E poi, nell’anno del 5G, potrebbe finalmente trovare nuove forze.
Carlo Cannarella