Elettrica, plug-in o full hybrid.. quale scegliere? La certezza è che questa nuova Kia Niro si adatta ad ogni esigenza e lo fa non dimenticando mai il vostro comfort a bordo ed il rispetto per l’ambiente!
Iniziamo dall’estetica, e quale che sia la motorizzazione quella ha sempre una sua personalità ed originalità. Troviamo davanti i fari full-LED, una griglia ed un paraurti entrambi ridisegnati ed il montante C a contrasto.
Il posteriore è l’unica zona dove forse avrei preferito un po’ più di carattere. La capacità del baule, questa sì, varia in base alla motorizzazione, nello specifico troviamo:
- 445 litri che diventano 1445 a sedili abbattuti nella Full Hybrid,
- 348 litri che diventano 1342 a sedili abbattuti nella Plug-In Hybrid,
- 475 litri (più 20 davanti) che diventano 1392 a sedili abbattuti nella versione elettrica.
Gli interni dimostrano un grande passo in avanti rispetto al passato sia come materiali, attenti all’ambiente e riciclati, che soprattutto come dettagli e finiture, tutte ben curate e piacevoli sia da vedere che da toccare.
NIRO Full Hybrid
Il primo modello testato è proprio la full hybrid, una vettura con motore termico aspirato da 105 cavalli ed uno elettrico da 32kW che insieme raggiungono i 141 cavalli e 265Nm di coppia. Il peso è di 1490kg ed il prezzo va da 30.500 euro a 34.500 euro.
La dinamica di guida non è certo da sportiva ma la rende una vettura comunque piacevole da guidare e confortevole, molto neutra. La rigenerazione in frenata è settabile su più livelli (ed arriva a rigenerare davvero tanto per essere solo una ibrida) e mettendo in modalità sport si possono anche sfruttare le palette al volante per cambiare manualmente, in modalità eco invece si usano proprio per settare la potenza della frenata rigenerativa.
Gli ADAS ci sono tutti, sono ben tarati e dinamici, nel senso che il cruise control adattivo ad esempio si adegua non solo al traffico ma anche ai limiti di velocità che “legge” sui cartelli e l’assistente di corsia se trova sovrapposte più linee a delimitare le corsie dà la precedenza a quelle gialle per i lavori in corso quando ci sono.
Parlavamo di dinamica di guida e la prova in autostrada tedesca senza limiti di velocità lo ha confermato, anche a 180km/h prendendo i curvoni ha mantenuto sempre una sensazione di stabilità e sicurezza. In città invece si gode del silenzio reso possibile dal motore elettrico alle basse velocità e troviamo anche un sistema di adattamento automatico al traffico della frenata rigenerativa.
NIRO Elettrica
Il design non cambia molto, la versione elettrica è un paio di centimetri più alta da terra e ovviamente presenta lo sportellino per la ricarica, che a proposito avviene a 11kW in AC e 73kW in DC, che significa poco più di un’ora per la ricarica vista la batteria da 64,8kWh.
Quella elettrica, con i suoi 150kW e 255Nm, è la versione più potente. Il suo peso è di 1739 chilogrammi ed il prezzo sta fra 42.700 e 47.500 euro.
Il più grande punto di forza di questa NIRO elettrica è probabilmente l’efficienza. Parliamo di 13.9kWh/100km registrati durante la prova (prevalentemente in città) e di un’autonomia che si avvicina molto ai 450km dichiarati, davvero non male per una batteria da 64,8kWh.
L’auto elettrica ovviamente dà il meglio di sé in città ed in mezzo al traffico, qui troviamo una vera guida one-pedal che ci permette, grazie alla frenata rigenerativa, di non usare mai il freno.
Tutta la potenza e la coppia del motore elettrico sono molto ben gestite dall’elettronica, che tiene la vettura sempre in assetto, e riesce a non far pattinare le gomme nemmeno sul bagnato (cosa che a controlli disattivati è praticamente impossibile).
Niro Plug-In Hybrid
Finiamo questa nostra anteprima con la motorizzazione plug-in, una ibrida quindi ma con la possibilità di ricaricare la batteria da 11,3kWh non solo in movimento ma anche tramite la presa di corrente a 3,3kW.
Troviamo in questo caso un’accoppiata motore termico da 105 cavalli ed elettrico da 62kW per un totale di 183 cavalli e 265Nm. Il suo peso è di 1610 chilogrammi ed il prezzo oscilla fra 41.000 e 43.000 euro.
La differenza di potenza con la Full Hybrid si sente tutta, non si arriva in ogni caso alle prestazioni dell’elettrico ma si ha più spinta, è una buona via di mezzo. Come ogni plug-in però ha senso solo se viene ricaricata e non usata come un ibrido semplice, perché così potremo sfruttare i 59 chilometri percorribili in modalità solo elettrico e risparmiare effettivamente tanta benzina mentre giriamo in città.
La cosa che manca, secondo me importante in una plug-in, è l’impostazione per risparmiare la batteria, almeno una certa percentuale, perché magari abbiamo un tratto da fare in città dopo tanta autostrada ma così ci arriveremo con la batteria scarica.
Le sensazioni di guida passano dalla taratura un po’ più rigida come sull’elettrica ma anche dai cerchi da 18″ come quelli della Full Hybrid (17″ sull’elettrica) e quello che si viene a creare è un ottimo feeling di guida, davvero interessante.
Il ragionamento però, nonostante lei vada appunto molto bene, è però: Full Hybrid per risparmiare ed elettrica per avere così tanta efficienza quindi lei ha senso? Non saprei, magari per qualcuno.. come sempre dipende dal vostro tipo di utilizzo!