Ho avuto la grande opportunità di avere in salotto, per 15 giorni, due TV affiancate. Ma non televisioni qualsiasi, bensì il top delle rispettive tecnologie: l’OLED G6 di LG (link recensione) e l’UHD Quantum Dot di Samsung (link recensione) il 65KS8000.
Le due tecnologie si differenziano sostanzialmente per l’illuminazione dei pixel che compongono l’immagine. Cerco di semplificare al massimo, non me ne vogliano i supertecnici se ometto qualcosa.
L’OLED ha i pixel che emettono la luce (sono loro stessi sorgente luminosa)e questo permette di ottenere un nero perfetto (i pixel sono spenti). Anche un ampio angolo di visuale si ottiene facilmente con questo tipo di pannello che però ha dei contro. Primo tra tutti l’incognita sulla durabilità nel tempo. Gli OLED sono di matrice organica e nel tempo potrebbero perdere luminosità e “impressionarsi”, ovvero avere un effetto di ritenzione di immagini che persistono nella stessa posizione per molto tempo. Per ovviare a questo l’LG entra in salvaschermo dopo poco tempo che un’immagine rimane statica sul pannello (classica situazione da film in pausa). Altro punto a sfavore il controllo più difficile dei pixel alle bassissime luci. Un OLED fa più fatica a mostrarci le sfumature dal nero al grigio molto molto scuro. In ultimo il consumo di energia elettrica, leggermente più alto degli LCD. In LG mi hanno detto che i pannelli dell’attuale generazione “garantiscono” (non in maniera ufficiale, di scritto rimane la garanzia di legge) 100.000 ore di utilizzo prima di degradare e uscire dagli standard qualitativi.
L’UHD Quantum Dot, che è il nome commerciale della tecnologia LCD “evoluta” di Samsung, prevede un sistema di retroilluminazione dei pixel mediante LED (che possono essere dietro al pannello, generando TV più spesse come la serie 9500, oppure “edge” sistemati ai bordi per ottenere tv più sottili come quello che ho provato io). Questi LED emettono luce blu che viene filtrata da un pannello (il Quantum Dot) che ha la proprietà di filtrare questa luce e “pulirla” in modo da illuminare il pannello LCD vero e proprio con una luce “pulita” e “pura”. Questo si traduce nell’ottenimento di colori più naturali e cinematografici. Vantaggi? Colori naturali, durata del pannello praticamente infinita e consumi energetici inferiori.
Svantaggi? L’impossibilità di controllare pixel per pixel la retroilluminazione con i neri che sono affidati alla “chiusura” della tendina LCD (mai perfetta). Ok, ci sono altre tecniche per ottenere neri più profondi, il local dimming (che spegne alcuni led della retroilluminazione) ma non possono essere efficaci come l’avere i pixel spenti.
Nello specifico, queste due TV, rappresentano lo stato dell’arte delle rispettive tecnologie. Inutile dire che si vedono entrambe benissimo. L’OLED ha dalla sua un contrasto praticamente infinito, con i filmati in HDR che esaltano ancor di più questa caratteristica intrinseca (pur l’OLED avendo una luminosità massima inferiore ai 1000 nits teoricamente necessari per ottenere un HDR soddisfacente. Ma compensa con i neri assoluti) mentre pecca leggermente di effetto banding e, sugli sport veloci, di una sorta di leggerissimo “effetto scia” che, attenzione, non è quello dei vecchi LCD, il pannello è comunque velocissimo.
Il Samsung riesce a riprodurre i colori in maniera più fedele alla realtà e alla pellicola. Questo modello specifico riesce a fare uno scaling dalle sorgenti SD decisamente migliore dell’LG (che da il meglio di se con sorgenti di qualità) e, nonostante abbia illuminazione led ai bordi e non posteriore, in Samsung hanno lavorato molto bene e non presenta fastidiosi fenomeni di clouding che un filo ci sono ma decisamente limitati. Anche lui ha un filo di banding ma meno dell’avversario. Invece sulla profondità del nero, pur essendo uno dei migliori LCD che io abbia mai visto, non arriva all’OLED così come nell’angolo di visuale, buono ma non ottimo.
Insomma la scelta è ardua, ci sono pro e contro in entrambe le tecnologie. Ma la sensazione è quella di una tecnologia LCD probabilmente arrivata alla massima espressione tecnologica con il Quantum Dot e una tecnologia OLED con grandi potenzialità ma ancora non completamente matura e rodata.
Vi lascio al video di confronto. Ho cercato di tarare i TV al meglio e tenete in considerazione che le camere utilizzate per la ripresa filtrano un filo i colori…insomma, dovrete fidarvi delle mie parole e dei miei occhi!