I pieghevoli più grandi, quelli che una volta aperti permettono di lavorare quasi come su di un tablet, sono solo “effetto wow” o si sanno dimostrare utili ed efficaci anche nell’uso quotidiano? Per risucire a rispondere a questa domanda li abbiamo provati per mesi, in un vero long test e qualcuno ci è riuscito, qualcun altro meno. Ecco le nostre conclusioni sulla sfida fra OnePlus, Honor e Samsung!
Materiali – Estetica – Touch & Feel
Il form factor è lo stesso, si tratta di pieghevoli che ruotano attorno all’asse verticale, cosiddetti “a libro”, formato però che ogni casa ha deciso di interpretare in modo diverso:
- OnePlus Fold si distingue per avere il comodo slider tipico del brand per mettere in silenzioso e pesa 245 grammi. Costruito bene e anche abbastanza comodo da tenere in mano se non fosse per un fastidioso problema: il comparto camere è così grosso e pesante che lo sbilancia e rischia di ribaltarsi facendo una capriola in avanti se non lo tenete con la giusta attenzione.
- Honor ha puntato tutto sull’ergonomia sviluppando il più leggero e sottile dei tre, siamo a 10,1 millimetri (da chiuso) per 231 grammi. Il più comodo da usare e il più bilanciato dei tre, per ergonomia vince senza dubbi.
- Samsung ha scelto fin dal primo modello di rendere il suo Z Fold molto stretto, in modo che da chiuso risultasse comodo da usare con una mano e da aperto diventi quasi quadrato. Funziona? Un po’ sì ma non si riesce a fare proprio tutto dal display esterno essendo così stretto quindi non saprei anche perché con i suoi 253 grammi è il più pesante ma non dimentichiamoci una cosa che per molti potrebbe essere importante: è l’unico certificato IP68.
Display
Il display di solito è quell’elemento dove Samsung risulta imbattibile ma stavolta devo dire che, pur trattandosi in ogni caso di ottimi display sia interni che esterni, ha qualcosina in meno in particolare in termini di luminosità. OnePlus Open infatti raggiunge i 2.800 nits su entrambi i display, Honor 2.500 nits fuori e 1.600 nits in quello interno e Samsung “solo” 1.200 nits su quello esterno e 1.750 nits su quello interno. Valori comunque molto alti e che al momento della sua uscita sembravano quasi impressionanti ma che ormai sono stati superati, in ogni caso promossi tutti e il Galaxy va detto che è anche compatibile con la S-Pen (che però non trova alloggiamento dentro al dispositivo come su S24 Ultra).
Autonomia
Il discorso batteria e autonomia è parecchio importante perché ci sono differenze e non da poco.
- OnePlus ha optato per una 4.800mAh con ricarica solo cablata a 67W che riesce a finire la mia giornata stress tipica con il 10% residuo.
- Honor invece è riuscita ad ingegnerizzare una nuova batteria super sottile ma da ben 5.000mAh con carica a 66W e che mi ha portato a fine giornata con ancora il 30% residuo.
- Samsung sembra rimasta un po’ indietro con la sua 4.400mAh che carica a 25W, anche se è l’unica con la carica wireless a 15W ma che non riesce ad arrivare a fine giornata o ci arriva proprio precisa precisa scaricandosi completamente.
Hardware e Prestazioni
Le prestazioni non rappresentano una discriminante in questo confronto perché sono tutti e tre animati dallo Snapdragon 8 Gen 2, il top di gamma Qualcomm dell’anno scorso quindi nessun problema e prestazioni da top in tutti e tre i casi.
Software
Il software è ovviamente ottimizzato su tutti per l’utilizzo con il doppio display, per trasferire le app da un display all’altro quando lo apriamo/chiudiamo e per il multitasking. Quest’ultimo in particolare l’ho trovato più intelligente, rapido ed intuitivo su OnePlus e Honor mentre sul Samsung ci vuole quel passaggio in più per mettere un’app in finestra e cercarne un’altra che rallenta un filo l’operazione e la rende più scomoda. Lo stesso vale per le notifiche, che con la visualizzazione in pop-up sui primi due risultano più comode e visibili ma non fastidiose. Si insomma, Samsung è stata la prima ad arrivare ma sembra un po’ aver rallentato il suo sviluppo ma su una cosa rimane imbattibile: gli aggiornamenti. Arriveranno per più a lungo e con maggior frequenza, questo sicuramente e poi bisogna tenere conto anche dell’enorme ecosistema sia hardware che software impareggiabile rispetto agli altri due, soprattutto se ci siete già dentro possedendo altri dispositivi.
Fotocamera
Il comparto camere è quello che penalizza il OnePlus in termini di usabilità ed ergonomia ma quando si tratta di fare foto almeno si dimostra il migliore, questo sì. Vince sicuramente sullo zoom, visto che è l’unico con la camera periscopica mentre su principale e grandangolo le differenze si assottigliano, soprattutto con l’Honor che risulta molto equilibrato. Il Samsung perde nettamente sulla grandangolare ma vince sui video (quantomeno quelli girati con la cam principale). Trovate il confronto fotografico qui in basso e potete giudicare voi stessi.
Riproduzione audio musicale e telefonico
Il comparto telefonico è ottimo su tutti e tre in termini di ricezione e qualità audio e soprattutto, nota molto positiva, su tutti c’è la compatibilità con le eSIM. Honor pecca un po’ sul dialer proprietario molto scarno, che non segnala i numeri SPAM.
L’audio è stereo e con un buon volume su tutti anche se Honor è quello che spicca meno, sarà magari perché essendo il più sottile ha meno spazio per la risonanza e per gli altoparlanti, mentre fra gli altri due vince il Galaxy di Samsung. Nessuno ha l’ingresso per il jack delle cuffie.
Conclusioni e Prezzi
Le conclusioni non possono che passare dai prezzi e l’esperienza d’uso a lungo termine:
- OnePlus Open lo troviamo sullo store ufficiale a 1.849 euro nell’unica versione disponibile da 16/512GB. Un ottimo smartphone, con un software ottimizzato davvero bene, un multitasking efficace, una buona autonomia e soprattutto un ottimo comparto camere. Il suo difetto è l’usabilità perché proprio per via del comparto camere sembra sempre si voglia ribaltare in avanti e tenerlo in mano diventa poco confortevole.
- Honor Magic V2, si prende a 1.499 euro in sconto, a volte a 100 euro in più ma mai al listino di 1.999 euro e lo avrete già capito, è il vincitore. Lui è quello che più si avvicina all’idea di foldable che da portare è grande e pesante quanto un telefono normale ma che poi, quasi a sorpresa si apre, è l’unico che ci ha fatto venire la voglia di riprenderlo dopo il primo test.
- Samsung Galaxy Z Fold, al momento 1.799 euro su Amazon in versione 12/256GB, ha pur sempre alle spalle l’ecosistema Samsung e la garanzia sugli aggiornamenti ma sembra essersi adagiato sugli allori. Troppo pesante e stretto, alla fine invoglia ad aprirlo per essere usato e in mobilità non è un bene.