Design, leggerezza, montaggio e.. italianità! Sì, ho trovato questa Noko Forza decisamente interessante, con un lato smart ancora migliorabile ma ottima ciclistica!
Noko in realtà si declina in tre versioni, questa in prova è la Forza, poi c’è la Vulcano, un po’ più gravel ed infine la Noko Tempo, con il tubo orizzontale del telaio più inclinato e quindi più adatta alla città ed anche alle donne.
Partiamo subito con una particolarità, la cinghia in VEER, più silenziosa di quelle “classiche” in carbonio e con un tensionatore che la tiene sempre alla tensione ideale.
Il motore è l’italiano FSA da 250W di potenza con 43Nm di coppia ed i sensori di coppia e velocità entrambi integrati al suo interno, soluzione ideale per la pulizia del design generale.
La batteria è una 250Wh posta all’interno del tubo obliquo ed espandibile con altri 250Wh riponibili nel porta borraccia.
Ho particolarmente apprezzato il sistema frenante, sia per le prestazioni dell’impianto idraulico con freni a disco da 160mm che il passaggio completamente nascosto dei cavi che partono dalle leve sul manubrio.
Il livello di assistenza è settabile su 5 livelli, con il primo, quello chiamato “eco” l’autonomia si allunga fino a 100km ma l’assistenza è davvero minima, con gli altri invece si ha un’assistenza via via sempre più importante e soprattutto disponibile subito alla pressione dei pedali grazie al sensore di coppia. Un minimo ritardo comunque c’è, e si sente soprattutto nelle partenze in salita, ma nulla di preoccupante.
Non benissimo il LED sul pulsante per cambiare l’intensità dell’assistenza che serve anche ad indicare l’autonomia residua, è un po’ debole e con il sole non si vede più. Quando ci sarà l’applicazione potremo usarla per visualizzare questi ed altri dati ma fino ad allora rimane un po’ scomodo.
Salito in sella apprezzo subito la leggerezza, i 14kg di peso sono davvero pochi e permettono di riuscire a partire anche a motore spento o in eco, cosa che altrimenti non verrebbe così semplice visto il rapporto unico (ci sono però anche i modelli con il cambio). Il telaio risponde bene, anche sullo sterrato, la frenata è potente, modulabile e precisa e anche quando superiamo i 25km/h, limite massimo legale per l’assistenza, il motore stacca in maniera graduale e quasi impercettibile.
L’autonomia oscilla fra i 40km, con la massima assistenza possibile, e i 70/80km pedalando un po’ di più.
Finiamo come avevamo iniziato: leggerezza, design e montaggio, così come l’italianità e l’assistenza data da questo motore sono i suoi grandi pro. Il prezzo è di 2.990 euro, non bassissimo ma nemmeno esagerato. I contro sono la mancanza dell’applicazione, almeno per adesso, e proprio in vista di questa mancanza il LED molto poco visibile sotto al sole. Ottimo progetto italiano, magari ancora da affinare su alcuni dettagli ma che già così convince!
