Lava davvero bene questo DREAME ma è un po’ figlio di qualche compromesso dovuto al fatto che è il primo con questo sistema di lavaggio pavimenti. Sono convinto che in futuro molti robot avranno questo form factor per il lavaggio che è sicuramente più performante del classico pannetto bagnato proprio per il fatto che i “modi” vengono lavati più volte durante l’operazione di aspirazione.
Partiamo da una nota negativa: la sua stazione di ricarica non è autosvuotante ma è comunque abbastanza ingombrante. Questo succede perché invece del sistema di svuotamento dentro la base troviamo due serbatoi, uno per l’acqua pulita e uno per l’acqua sporca, entrambi da 4 litri. Questo fa sì che per svuotarlo dovremo letteralmente tirarlo fuori dalla sua sede, aprire il coperchio e procedere manualmente.
Aspirazione e Lavaggio
L’aspirazione avviene dalla spazzola centrale rotante, spazzola molto larga e composta da un misto di silicone e setole quindi molto efficace nel tirar su un po’ di tutto. Per gli angoli c’è invece la spazzola laterale che gli permette di arrivare ovunque.
La potenza di aspirazione può essere settata su quattro livelli, da quello silenzioso al “turbo” ma devo dire che già il secondo, quello normale, è più che efficace.
Passiamo al lavaggio, il suo vero punto di forza. Viene effettuato grazie a due panni rotanti tenuti attaccati al robot in maniera magnetica, quindi molto facili da attaccare e staccare, e anche “ammortizzati” in modo di aderire sempre al meglio contro il pavimento.
I due dischi “mocio” vengono lavati ed asciugati in maniera automatica dalla base, ecco il perché dei due serbatoi che dicevamo prima, e questo avviene quando vogliamo noi, cioè ogni tot metri quadrati o ad ogni passaggio da una stanza all’altra. Questa pulizia è la vera svolta secondo me perché significa che lui laverà sempre con i panni puliti.
Ovviamente si può scegliere il livello di umidità del panno fra tre livelli, ed in base a questo considerando i 4 litri di acqua pulita contenuti nel serbatoio della base riusciremo a fare fra 150 e 200mq. L’unica cosa è che non si possono impostare livelli di umidità diversi per stanze diverse tutti in un unico lavaggio quindi o usiamo la stessa quantità di acqua per tutta la casa o effettuiamo lavaggi diversi facendolo partire di volta in volta con le singole stanze da lavare.
Intelligenza ed Applicazione
Ha il sensore LiDAR ma non la camera anteriore, quindi mappa la casa ma non riconosce benissimo gli oggetti “mobili” che trova in giro, come cavi e fili elettrici.
Si integra nell’ecosistema Xiaomi, quindi l’applicazione da utilizzare è la Mi Home, sulla quale troveremo la mappa della casa che ci darà la possibilità di scegliere se pulire tutto o solo determinate stanze.
Per quanto riguarda gli assistenti vocali lui è compatibile con Google e Alexa, ma gli si può solo dire di iniziare la pulizia generale senza specificare determinate stanze.
Dall’app si possono anche creare muri virtuali e zone vietate o al lavaggio o sia a lavaggio che aspirazione.
Conclusioni e Prezzo
Dreame W10 arriverà in Italia l’11 febbraio al prezzo di 889 euro e questo lo fa diventare un nì. Perfetto per lavare grandi superfici, ad esempio lo vedrei benissimo in un negozio ma come dicevo all’inizio non mi piace però il fatto di doverlo svuotare manualmente e di doverlo tirar fuori di peso dalla base ogni volta. Insomma, il primo di una nuova generazione molto interessante, comunque già utile per qualcuno ma che può migliorare!