IL MONITOR OFFICE “PERFETTO”. Recensione 34″ Philips

Dopo aver provato numerosi monitor, compresi modelli top di gamma come il 49″ OLED della stessa Philips, è difficile sorprendersi. Eppure, questo nuovo monitor da 34 pollici curvo, pensato soprattutto per l’utilizzo quotidiano in ambito office e produttività, ha saputo mettere in discussione le mie certezze. Non per la qualità assoluta dell’immagine, che pur resta molto buona, ma per una serie di soluzioni pratiche e intelligenti che lo rendono straordinariamente comodo nell’uso di tutti i giorni.

Schermo curvo, opaco e di buona qualità: il comfort prima di tutto

Il pannello da 34 pollici in formato ultrawide 21:9 utilizza una tecnologia IPS-VA e si distingue per una riproduzione dell’immagine nitida, un buon contrasto e soprattutto un trattamento opaco che elimina quasi del tutto i riflessi. Per chi lavora in ambienti ben illuminati o con fonti di luce alle spalle, si tratta di un vantaggio concreto e immediatamente percepibile. Chi è passato da un OLED lucido, per esempio, sa quanto possano diventare fastidiosi i riflessi e apprezza subito questa differenza.

La luminosità massima è elevata (450 nit) e anche la fedeltà cromatica è più che sufficiente per un uso quotidiano: si copre il 96% dello spazio colore sRGB. Non è il monitor giusto per chi lavora con stampa professionale o per chi cerca un HDR avanzato, ma per il 99% degli utenti – che usano il monitor per lavoro d’ufficio, navigazione, programmazione, mail, videochiamate e montaggio leggero – le prestazioni sono più che soddisfacenti.

L’uniformità del pannello è buona anche se non perfetta: si nota una leggera differenza di luminosità ai bordi rispetto al centro, ma si tratta di un comportamento fisiologico per questa tipologia di display. Anche l’angolo di visuale (dichiarato a 178°) è più che buono, anche se in condizioni reali si nota una leggera variazione di colore e contrasto quando ci si sposta lateralmente. Tuttavia, grazie alla curvatura da 1500R, studiata per l’uso ravvicinato da scrivania, questi effetti si minimizzano. Il risultato è un’immagine sempre ben visibile senza dover muovere la testa o gli occhi in modo innaturale.

Connettività da workstation: Thunderbolt 4, rete da 2.5 Gbit e un solo cavo

Una delle vere sorprese di questo Philips è la dotazione di porte. Il monitor non si limita alle classiche HDMI 2.0 e DisplayPort 1.4, ma integra anche due porte Thunderbolt 4, una delle quali può alimentare un portatile fino a 100W e contemporaneamente gestire il flusso video e dati. Questo significa che basta un solo cavo per collegare il MacBook (o qualunque altro portatile compatibile) e trasformare il monitor in un hub completo.

A bordo troviamo anche una porta USB-C aggiuntiva, diverse USB-A, un ingresso/uscita audio, e persino una porta Ethernet da 2.5 Gbit. Per chi lavora con file pesanti o ha una rete aziendale ad alte prestazioni, è un dettaglio niente affatto banale. E se si ha un adattatore da 10 Gbit, può essere collegato direttamente via Thunderbolt.

La gestione della scrivania diventa così incredibilmente semplice: meno cavi, meno complicazioni e più ordine. È la praticità a fare la differenza, soprattutto quando si lavora con molte periferiche o si cambia spesso postazione.

Ergonomia completa: regolabile in altezza, inclinazione, rotazione e… con ganci nascosti

Anche sul piano dell’ergonomia, Philips ha pensato a tutto. La base consente la regolazione in altezza su un ampio intervallo, il tilt verticale (circa ±20°), la rotazione quasi completa e un movimento fluido che rende facile trovare la posizione ideale. La struttura è solida, lo spostamento del pannello avviene senza sforzi e non c’è bisogno di supporti esterni per adattarlo alla propria scrivania.

Ma ci sono anche delle “genialate”, come viene definito giustamente nel video originale: una di queste è un piccolo supporto a scomparsa per appendere le cuffie, integrato direttamente nel bordo superiore. E, nascosta nello stesso punto, c’è anche una webcam pop-up da 5 megapixel compatibile con Windows Hello, dotata di microfono integrato e con autofocus automatico: quando ci si sposta lateralmente, la cam segue il volto effettuando un crop digitale per tenerlo sempre al centro. Non è una camera da vlogger, ma per le videochiamate è più che sufficiente, anche in condizioni di luce non perfette.

Quando si entra in call, si accende automaticamente un LED rosso sul monitor, che segnala lo stato di “occupato” a chi è intorno. Inoltre, ci sono pulsanti fisici dedicati per silenziare il microfono o iniziare/terminare le chiamate, una soluzione comodissima per chi lavora spesso in videoconferenza.

Un hub Office intelligente e produttivo

Il menu OSD è ben realizzato, con accesso rapido ai profili colore (incluso un sRGB ottimamente tarato), alle modalità di utilizzo predefinite, alla funzione picture-in-picture e alle varie impostazioni immagine. C’è anche la possibilità di creare un profilo personalizzato salvabile, utile per chi lavora in contesti diversi durante la giornata.

Due funzioni intelligenti completano l’offerta: il sensore di presenza, che spegne automaticamente il monitor quando ci si allontana dalla scrivania per un certo periodo, e il sensore di luminosità ambientale, che regola la retroilluminazione in base alla luce nella stanza. In ottica di risparmio energetico – ma anche per il comfort visivo – sono due chicche preziose.

Il pannello offre un tempo di risposta dichiarato di 4 ms: non è un monitor pensato per il gaming competitivo, ma permette comunque una buona fluidità nella maggior parte degli scenari. Gli altoparlanti integrati sono presenti ma non entusiasmanti: possono bastare per ascoltare una videochiamata o un podcast, ma non sono adatti a contenuti multimediali di qualità elevata.

Prezzo e considerazioni finali: il monitor perfetto per l’ufficio moderno?

Il prezzo è uno degli aspetti più sorprendenti. In base ai canali di vendita, il Philips 34″ curvo viene proposto intorno ai 600 euro, con offerte che possono scendere anche a 560 euro. Considerando la dotazione hardware, la qualità generale del pannello, la webcam integrata, le porte Thunderbolt 4 e le funzioni intelligenti, si tratta di un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Chi lavora con grafica professionale o cerca il massimo dell’HDR probabilmente continuerà a preferire monitor OLED o pannelli IPS di fascia altissima. Ma per la stragrande maggioranza degli utenti – da chi lavora con documenti Office, fogli Excel, navigazione, gestione mail, programmazione, videochiamate e perfino montaggio video amatoriale – questo monitor offre tutto quello che serve per essere più produttivi, comodi e connessi.

Conclusione
Philips ha realizzato un monitor che non punta solo sulla qualità dell’immagine, ma su una progettazione intelligente, concreta e orientata all’uso reale. E questa scelta paga. Difficile trovare, oggi, un prodotto altrettanto completo sotto i 600 euro. L’utente del video ha scelto di sostituire il suo precedente 49″ OLED con questo modello, e sebbene ammetta che il formato ultrawide estremo abbia ancora il suo fascino, la praticità dell’opaco, la webcam, le porte Thunderbolt e l’esperienza d’uso generale lo hanno convinto. E, a conti fatti, anche noi.

SCHEDA TECNICA SITO UFFICIALE

Philips 34B2U6603CH - Monitor curvo WQHD da 34 pollici, altezza regolabile, altoparla...
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