Nuovo telaio, portata maggiorata, motore anteriore da 350W, freno a disco e nuovi pneumatici. Questo Ninebot F40E ha subito tanti miglioramenti diventando davvero un bel monopattino, ma riuscirà a distinguersi dalla massa?
Il telaio è formato da due tubolari in acciaio ed è molto resistente, adesso ha 120 chilogrammi di portata, un motore anteriore da 350W e dietro il freno non più a pedale, meccanico, ma a disco, non idraulico ma che garantisce comunque un netto miglioramento.
Il nome è un indicazione dell’autonomia, che dovrebbe essere di 4o km ed infatti esistono anche le versioni F25E ed F30E. In realtà non corrisponde perfettamente, su questo F40E ho rilevato 30/35km di autonomia effettiva in città. Per la ricarica ci mette 6 ore.
Le ruote da 10″ non sono più piene come sui vecchi modelli ma non hanno nemmeno la camera d’aria, quindi tubeless e sono dotate di un particolare rivestimento in gel per farle diventare anti foratura. La tenuta è ottima, anche su sterrato o in curva dà sempre una sensazione di sicurezza ed il comfort nonostante l’assenza delle sospensioni è buono, gli pneumatici assorbono bene le sconnessioni. Ovvio, non è adatto a buttarsi giù da una rampa di gradini.
La velocità dipende dalle tre modalità sulle quali è settabile: eco fino a 12km/h (anche se in realtà dovrebbe essere 6), “D” fino a 20km/h e “Sport” che permette di arrivare ai 25. L’accelerazione da 0 a 15km/h non è proprio fulminea, da 15 a 25 invece è ben più presente.
La frenata è ottima, veramente potente e soprattutto ben gestita, appena si molla l’acceleratore il monopattino va libero in avanti, appena si piega la leva del freno parte prima la frenata rigenerativa e poi, progressivamente, quella del disco.
Un’altra novità di questa versione “F” è il “Battery System Management” (BMS), che consente in caso di guasto di una cella della batteria di bypassarla in modo da poter tornare comunque a casa.
Il prezzo di questo F40E è di 599 euro, quello di F30E scende a 529 euro mentre per F25E bastano 499 euro. Oltre alla batteria cambia qualcosa anche alla potenza erogata dal motore, F40 infatti è dichirato capace di affrontare pendenze del 20% mentre gli altri due rispettivamente del 15 e 10% (dalle mie prove direi però di togliere un 5% a tutti per avere dati più veritieri). In generale mi è piaciuto, bel monopattino, ma forse è un po’ troppo “nella media”, nel senso non è nè estremamente piccolo e leggero né con un’autonomia importante, diciamo che va bene ma che non si distingue!