Questa non sarà solo una recensione del Lenovo che ho in prova, ma essendo il primo Chromebook sul canale cercheremo di capire cosa sia Chrome OS, come funzioni e per chi possa andare bene anche sostituendo un classico PC o Mac.
Lui nello specifico mi ha convinto, ha una bella tastiera, un bel trackpad, un buon audio stereo e una dotazione completa di porte. Type-C che serve anche per la ricarica, l’alimentatore è compreso in confezione, USB Type-A, jack per le cuffie, slot per microSD.
Ha anche un bel display, IPS, fullHD da 13″ e una buona webcam che può essere oscurata fisicamente.
Ha due caratteristiche che secondo me sono essenziali per un Chromebook: lo schermo touch e il form factor 2 in 1. La prima è utile perché lui ha il Play Store ed è compatibile con tutte le app Android, che sono pensate per essere usate con il touch, la seconda perché è comodo poterlo girare e usare in modalità tablet.
La batteria ha una durata impressionante, io sono riuscito a fare 10/12 ore di schermo acceso. La ricarica completa con il caricabatterie da 45W in confezione avviene in 1 ora e mezza.
Ha anche la penna, utile per prendere appunti o usarla come puntatore laser durante le presentazioni.
La caratteristica di Chrome OS è quella di poter girare anche su macchine dotate di hardware poco potente, lui ad esempio ha una CPU Intel Celeron 5205U da 1.90GHz con 4GB di RAM e solo 64 di memoria interna eMMC (espandibile tramite microSD) e con Windows sarebbe un PC decisamente lento. Con Chrome OS invece gira senza problemi anche in multitasking.
Il suo prezzo è di soli 430€, ma in generale i prezzi dei Chromebook sono attorno a questa fascia, anche meno e quindi molto più abbordabili dei PC Windows.
Il sistema operativo è basato su Linux ed è molto semplice, come con un telefono Android basta accenderlo, accedere all’account Google ed è tutto già configurato.
Le applicazioni possono essere scaricate dal Play Store e sono tutte compatibili senza problemi oppure dallo store delle estensioni di Chrome dove troviamo tutte quelle di video call come Google Meets, Zoom o Microsoft Teams.
Chromebook per lo smart working
Pensiamo adesso a cosa serve per lo smart working: io direi su tutto video call e office. Sulle prime abbiamo già visto che non c’è nessun problema trovando le App sullo store web di Chrome o al massimo ripiegando sul Play Store. Ovviamente è presente tutta la suite Classroom di Google.
Riguardo office abbiamo tre modi per aprire e lavorare sui nostri file: il primo è online, su cloud, usando Office 365, il secondo riguarda i file in locale ed è utilizzando l’app Documenti di Google, il terzo, sempre per i file in locale è quello di scaricare l’app Word per Android dal Play Store.
Se si va oltre office, mail e video call, e cioè per il proprio lavoro servono app specifiche come Matlab, Autocad, modellazione 3D o montaggio video allora il Chromebook non ci può più aiutare, serve un PC Windows o un Mac.
Conclusioni
In conclusione il grande pro dei Chromebook è costare poco ed essere adatti all’80% delle attività quotidiane. Io li consiglio agli studenti fino alle medie o a dei lavoratori con esigenze base. Il contro è non essere compatibili con tutte quelle app professionali e specifiche di chi lavora tanto con il PC o studia materie che le richiedono.